Contributi esterni: argomento proposto da Fabrizio e Nicola Valsecchi: I nostri due libri
Egr. direttore,
siamo Fabrizio e Nicola Valsecchi, gemelli cernobbiesi
di ventotto anni, e abbiamo pubblicato due romanzi, "La
Chiromante" (2002) e "B. e gli uomini senz'ombra"
(2004), che il prossimo luglio (dal 28 al 31) saranno
presentati in rappresentanza del nostro paese all’European
Twins Festival di Riccione.
Le presentiamo brevemente i nostri due libri, che hanno
raccolto pareri positivi da Gad Lerner, Michele Santoro,
Paolo Mieli, Ferruccio De Bortoli e dall'on. Giulio
Andreotti e catturato l'attenzione del dr. Gabriele La
Porta, che ne ha parlato diffusamente nei suoi programmi
notturni in R.A.I. Recentemente i libri sono stati anche
presentati a Telelombardia, nella trasmissione
"Buongiorno Lombardia", condotta da Rocco Casalino in
collaborazione con Raffaello Tonon. Tuttavia molto poco
é stato fatto nella nostra città per valorizzarli da
parte dei giornali e media locali (sul numero di
febbraio della rivista Como é apparsa una recensione a
firma di Francesca Molinari, siamo intervenuti a Radio
Cantù In Blu, nella trasmissione "Buona Domenica Cantù",
condotta da Gianni Stoppa mentre il 12/04 abbiamo avuto
una recensione su "Il Riformista" e il 29/04 un articolo
su "Il Venerdì di Repubblica"). Saremmo veramente
onorati se lei li prendesse in considerazione per
un’eventuale recensione. A noi farebbe molto piacere un
suo giudizio critico o qualche consiglio da parte sua,
che ci aiuterebbero comunque a migliorare e a capire se
il nostro desiderio di fare gli scrittori è destinato a
rimanere un sogno o se le nostre potenzialità potranno
portare a qualcosa di più concreto.
Breve contenuto del romanzo "La Chiromante":
“La Chiromante” è un testo allegorico, che tratta
poeticamente il tema della vita e della morte,
attraverso la storia di un Luna Park e dei suoi
visitatori nella sera dell’ultimo spettacolo. La vicenda
ruota attorno alla misteriosa figura di una chiromante
alla quale tutti si rivolgono, per conoscere il proprio
destino, esponendo le paure, i sogni irrealizzati, le
speranze nascoste. Lei, che interroga le carte, che
osserva ogni persona, che vede il futuro dentro una
sfera di cristallo, conosce tutto di tutti, anche se la
sua presenza nella stanza appare impalpabile ad ogni
visitatore. Ogni personaggio, semplice comparsa che
tuttavia diviene protagonista, si pone davanti a lei in
maniera diversa e il comportamento di ciascuno
influenzerà i giudizi della chiromante e cambierà
talvolta il corso del destino. Il romanzo ha una
struttura molto particolare: il primo capitolo -
intitolato “La fine” - si aggancia all’ultimo -
intitolato “Il nuovo inizio” - quasi a sottolineare la
ciclicità della vita. Ogni capitolo può essere scomposto
e inserito in un punto qualsiasi del racconto stesso, in
una struttura narrativa circolare-aperta, senza togliere
nulla alla narrazione stessa. Al lettore resta la
possibilità di immedesimarsi nei personaggi, di
scegliere se scomporre la vicenda, girando gli eventi
stessi, decidendo in che direzione partire e in quale
arrivare, modificando l’ordine stesso dello scritto.
Ogni personaggio diventa un “simbolo” della vita ( fatta
di controversie e problemi, sogni e speranze, paure e
illusioni... ) e parla con l’ignoto, rappresentato
idealmente dalla chiromante stessa. Nel testo ogni
vocabolo, per nostra precisa scelta, assume un
significato particolare, dovendo trasmettere un suono,
un ritmo, una sensazione ed un’emozione “viva”. Gli
avvenimenti che si susseguono rapidamente coinvolgono il
lettore, che si incuriosisce dalla vicenda per scoprire
ciò che succede, ma allo stesso tempo ogni pagina è un
invito a riflettere sulla vita e i suoi valori. Nel
libro è possibile ricostruire anche un magico gioco di
tarocchi nel quale avanzano tre carte: quali? E perché?
E qual è il significato di questi arcani che restano? E
quale significato assume la vita in relazione alle carte
rimaste?
Note:
Titolo: "LA CHIROMANTE, UNA PROFEZIA". La parola
"profezia" del sottotitolo é stata aggiunta dalla nostra
editrice, dr.ssa Monica Montanari, che ha rivisto se
stessa e un momento della sua vita in un personaggio del
libro, (Ctrl. pp. 92). Il romanzo ha anche questo
sottotitolo perché é arrivato alla casa editrice il
giorno stesso della sua spedizione: l'11 settembre 2001,
proprio nel momento in cui si dava l'annuncio delle
torri gemelle. Il manoscritto é stato aperto a caso e
l'editrice ha letto quanto segue ( vedi pagina 83 del
libro ) :
“D’improvviso una grande esplosione! Il fuoco inghiottì
ogni cosa. Bambole e collanine, cavalli a dondolo e
birilli… gioie e giocattoli. Due piccoli aeri della
giostra, liberarsi dalle catene, che facevano percorrere
loro sempre la stessa rotta, colpire improvvisamente
prima una, poi l’altra, torre del castello stregato… Le
torri, come cartapesta, divampare e accartocciarsi
infine su se stesse… Fiamme di fuoco divampare dalla
terra secca… La visione si dileguò.”
Breve contenuto del romanzo "B. e gli uomini
senz'ombra":
“B. e gli uomini senz'ombra” è la voce del silenzio,
analizzato in tutte le sue forme, attraverso la vita di
un diversamente abile ( muto ), una persona piena di
idee, sogni, speranze, orgoglio e voglia di vivere,
nonostante la sua diversità.
In questo personaggio si rispecchia la vita di chi non
riesce o non può esprimersi.
Dando voce al silenzio attraverso “la penna”, il
protagonista - che non dice nemmeno il suo nome
(nascosto in uno dei due acrostici presenti nel libro)
ma che rappresenta in ogni suo gesto un po’ ognuno di
noi - cresce, vive, conosce, impara, soffre, reagisce…
Il linguaggio si evolve a seconda della sua crescita
fisica e morale, riflettendo i suoi umori ed esprimendo
quello che a volte la bocca non dice. Il protagonista
assiste ai cambiamenti del suo paese, M. Horizon, e
della sua gente con l’arrivo di un sinistro e misterioso
uomo di medicina, il Dottor B., e di una sindrome
influenzale che colpisce quasi tutti gli abitanti di
questo piccolo centro di montagna … E si trova davanti
alla scelta di poter cambiare, come quasi tutti gli
altri…, ma preferisce rivolgersi ad editori lontani per
poter raccontare quello che di misterioso sta succedendo
nella sua M. Horizon.
Ogni personaggio ha un nome puntato, come ne “La
Chiromante”.
Il tema della diversità è analizzato in maniera non
lagnosa e scontata, ma in modo “realistico”, tanto da
assumere i ritmi e le pause dei silenzi di ognuno di
noi…
Noi che possiamo dire tutto, ma spesso ci blocchiamo
quando si tratta di dare sfogo ai nostri sentimenti…
Noi che abbiamo la fortuna di essere liberi di esprimere
le nostre idee, ma che temiamo di confrontarci con
quelle degli altri e ci rifugiamo quotidianamente in
rumori assordanti che ci evitano di riflettere e parlare
con noi stessi…
La pagina più curiosa del libro “B. e gli uomini
senz'ombra” è un foglio lasciato volutamente bianco, che
ricorda la nevicata che prelude al cambiamento a M.
Horizon, che pone un qualsiasi attento lettore
all’incontro del vero silenzio…Ed in questa pagina
ognuno può esprimere se stesso, può dare voce al proprio
io oppure cambiare addirittura l’esito della vicenda
stessa. Il silenzio diviene una pagina bianca da
imbrattare con la nostra voce. Il finale è una lettera
aperta del protagonista, che si rivolge a chiunque,
lasciando l’esito della vicenda stessa alla nostra
fantasia o ad un seguito… magari in un nuovo nostro
lavoro, perché ogni persona è un libro con una storia da
raccontare, finché ci sarà qualcuno che saprà leggere o
ascoltare…
Note:
"B. e gli uomini senz'ombra" é un romanzo che ha diverse
chiavi interpretative. Parla di un diversamente abile,
del valore e dell’uso delle parole, della libertà in
ogni sua forma, dell’editoria, dell’autoaccettazione,
della solitudine, della situazione dei giovani - in
generale -, di uno strano "virus" e… di un certo dottor
B., che controlla la vita di un paese non tanto
immaginario...
valsecchi@gruppointercom.net
GdS 20 VI 2005 - www.gazzettadisondrio.it