Contributi esterni: argomento proposto da Mario Pulimanti: Il trattamento che lo Stato comunista cinese attua nei confronti dei cattolic
Sono un cattolico e scrivo per denunciare il trattamento
che lo Stato comunista cinese attua nei confronti dei
cattolici. Le chiese cristiane in Cina vengono
saccheggiate continuamente e, secondo l'agenzia Misna,
sono 392 gli edifici colpiti nell'ambito della campagna
governativa contro "i componenti di gruppi religiosi
illegali". A questi gruppi appartengono i cristiani che
rifiutano di aderire alla "Chiesa Patriottica",
un'entità governativa, nata per controllare i fedeli e
imbrigliare la libertà religiosa, che nomina i propri
vescovi e non riconosce l'autorità del Papa. Nella
provincia dello Zhejiang, principalmente nella
municipalità di Wenzhou, da dove proviene la quasi
totalità degli immigrati cinesi in Italia e in Europa,
già nel 2000 le autorità locali avevano scatenato una
dura azione repressiva distruggendo centinaia di luoghi
di culto cristiani, arrestando i fedeli e rilasciandoli
solamente dopo aver ottenuto, minacciandoli, la loro
accettazione ad aderire alla "Chiesa Patriottica". Il
portavoce di Wenzhou in quell'occasione dichiarò :
«L'obiettivo è demolire queste costruzioni illegali e
correggere questo decadente stile di vita» perché «nelle
aree rurali la superstizione religiosa è ancora
sfrenata». Possibile che la Comunità europea non sia a
conoscenza di queste cose? E se lo sa come mai non
interviene in difesa di questi movimenti cattolici
perseguitati così ingiustamente?
GdS 20 VI 2005 - www.gazzettadisondrio.it