Contributi esterni: argomento proposto da Achille Lorenzi Lettera firmata falsamEnte con il mio nome
La sequenza epistolare
(omessa la nostra risposta sintetizzata sopra):
Buongiorno,
Vorrei sapere quando e se intendete apportare qualche
precisazione o addirittura cancellare la lettera firmata
falsamente con il mio nome che è stata pubblicata dal
Vostro Giornale.
Ho scritto una settimana fa ma senza che vi sia stata
alcun riscntro da parte Vostra.
Sto pensando di rivolgermi alla Polizia Postale o a
qualche legale per segnalare questo utilizzo indebito
della mia identità.
Incollo sotto la mia lettera della scorsa settimana in
cui Vi ho segnalato questo abuso.
Spero di ricevere una Vostra risposta.
Saluti cordiali
Achille Lorenzi (segue
indirizzo e telefono)
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Oggetto: Lettera firmata falsamente con il mio nome.
Spett.le Redazione della Gazzetta di Sondrio,
Seguo da qualche tempo i vari interventi di Testimoni di
Geova ed ex appartenenti a questa organizzazione
religiosa che vengono pubblicati dal Vostro Quotidiano.
Oggi sono rimasto a dir poco allibito nel leggere una
lettera firmata con il mio nome:
"«1) Achille Lorenzi
Vorrei tranquillizzare il sig. Matteo Vicini ed il sig.
Moriondo, dicendo loro che noi ex Testimoni di Geova
abbiamo adesso cominciato a dire la nostra versione e
non smetteremo di parlare. Stessero pur certi che non
saranno certo loro che cercano di prenderci in giro, di
inviarci accuse, di dirci che copiamo (poi chi
copieremo, se noi stessi?) a farci stare zitti. Siamo in
un paese democratico ed abbiamo il diritto, ripeto il
diritto, di dire la nostra versione e di raccontare le
nostre esperienze di ex Testimoni di Geova.
Cordialmente».
(link:
http://www.gazzettadisondrio.it/CO420.html
).
Voglio precisare che io non ho scritto questa lettera e
che di conseguenza l’autore di questo messaggio si è
indebitamente appropriato della mia identità!
Non solo, ma quasi tutte le esperienze firmate, delle
quali gli autori si attribuiscono la paternità, in
realtà non corrispondono all’identità di chi le ha
spedite: si tratta di storie e testimonianze copiate di
sana pianta da vari siti web, in particolare dal mio
(www.infotdgeova.it ).
Ne elenco alcune:
1) Ornello C.
(http://www.gazzettadisondrio.it/fds/a-313.html ):
copia/incolla da questa pagina:
www.infotdgeova.it/lasciare.htm .
Fin qui niente di male: evidentemente l’autore si è
rispecchiato nei contenuti e nei sentimenti espressi ed
ha quindi sottoscritto, trascrivendone il testo, quello
che ha trovato nel mio sito.
2) Ben più grave invece è il contenuto di questa
lettera: http://www.gazzettadisondrio.it/fds/a-314.html
Qui, un certo Oreste Piteo, ha copiato due testimonianze
riportate nel mio sito. La prima riguarda una coppia che
conosco personalmente e la cui vicenda è riportata qui:
www.infotdgeova.it/intolleranza.htm.
Simona e Pierpaolo, i protagonisti di questa storia non
hanno mai scritto alla Gazzetta, anzi, si domandano
perplessi chi sia l’autore di questi copia/incolla.
Nella stessa lettera, il sig. Oreste Piteo copia parte
di un’altra testimonianza riportata nel mio sito:
www.infotdgeova.it/storia.htm
La cosa davvero triste è che il protagonista di
quest’ultima esperienza è tragicamente morto in un
incidente stradale e quindi di sicuro non può aver
scritto nulla!
3) Altra lettera, firmata Angela Maria Liverani:
http://www.gazzettadisondrio.it/fds/a-320.html
Anche questa copiata dal mio sito:
http://www.infotdgeova.it/anna.htm
Si tratta di un articolo che venne pubblicato dal
quotidiano Avvenire il 24 marzo del 2000. La
protagonista, che conosco personalmente, non si chiama
Angela Maria Liverani e mi ha assicurato di non aver mai
scritto al Vostro Quotidiano firmandosi con tale nome.
4) Altra lettera, firmata dal sig. Mario de Filippi:
http://www.gazzettadisondrio.it/fds/a-333.html
Copiata/incollata da questo sito evangelico:
http://evangelici.altervista.org/tdg15mot.html
Un copia/incolla di per sé lecito in questo caso, anche
se ritengo si dovrebbe per correttezza specificare che
le cose scritte non sono farina del proprio sacco.
Ritengo che se qualcuno non vuole firmarsi con nome e
cognome sia libero di farlo. Potrebbe chiedere alla
Redazione del Vostro Giornale di omettere il proprio
nome, così come avviene di solito quando qualcuno non
vuole rivelare al pubblico le sue generalità.
Assai diversa però è la situazione qui evidenziata: ci
sono persone (o forse solo una persona), che copiano le
storie e le testimonianze altrui, senza chiedere loro il
permesso, e firmandosi con nomi fasulli. Non solo, ma
per quanto riguarda la lettera firmata con il mio nome,
qui siamo in presenza di un illecito, di un reato che
merita di essere segnalato alla Polizia Postale.
Vi chiedo quindi di precisare che la lettera pubblicata
in data odierna (13/05/05) non mi appartiene.
Vi inviterei anche ad usare maggiore cautela nel
pubblicare simili testimonianze “firmate”, non perché il
contenuto di tali testimonianze non sia vero ma perché
siamo in presenza di una sorta di plagio e di un
indebito utilizzo delle generalità altrui
(Un dibattito di carattere
religioso faceva pensare alla buona fede. Evidentemente
non é cpsì... NdR).
Mi è capitato in alcune occasioni di scrivere delle
lettere ad alcuni quotidiani sull’argomento “Testimoni
di Geova”. Mi sono comunque sempre firmato con nome e
cognome, indicando anche il mio indirizzo ed il mio
numero di telefono.
Ricordo un paio di occasioni in cui omisi questi dati e
la redazione di un quotidiano mi scrisse per avere il
mio indirizzo completo ed anche il mio numero di
telefono. Una richiesta legittima e doverosa, proprio
per evitare abusi ed episodi come quelli evidenziati in
questa mia lettera.
Perché anche la Redazione della Gazzetta di Sondrio non
si accerta dell’identità di chi scrive prima di
pubblicare lettere ed esperienze che non appartengono
alle persone che le hanno scritte?
(Un dibattito di carattere
religioso faceva pensare alla buona fede. Evidentemente
non é cpsì... Ci spiace per chi é in buona fede ma
dobbiamo cambiare registro NdR).
Un cordiale saluto
Achille Lorenzi
GdS 20 V 2005 - www.gazzettadisondrio.it