UCT - L’AUTOTRASPORTO ANDRÀ AL FERMO

Dopo il flop dell’incontro a Palazzo Chigi esigue le possibilità di evitare che dal 12 febbraio l’autotrasporto italiano si fermi

L’incontro tra i rappresentanti delle associazioni di categoria e del Governo che si è svolto a Palazzo Chigi lo scorso venerdì 2 febbraio non ha portato alcuna novità positiva rispetto alle aspettative del settore.

Il Ministro dei Trasporti prof. Alessandro Bianchi e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio On. Enrico Letta si sono presentati all’incontro proponendo sostanzialmente la stesura di una nuova intesa; questo per tentare di ottenere, attraverso l’assunzione di ulteriori impegni esclusivamente sulla carta e senza aver rispettato quanto sottoscritto in precedenza, la revoca del fermo dei servizi già proclamato dalle associazioni di settore.

Alla luce di quanto accaduto le imprese di autotrasporto hanno ribadito di non essere più in grado di sopportare il ritorno ad una politica fondata sui continui rinvii e hanno rivendicato con forza la necessità di arrivare a scelte e decisioni utili al settore e alla politica economica del Paese, della quale il trasporto è parte essenziale.

Le federazioni aderenti al Cuna (Coordinamento Unitario Autotrasportatori), a cui aderiscono la Confartigianato Trasporti e la F.A.I. Federazione Autotrasportatori Italiani, hanno pertanto giudicato in modo negativo il comportamento del Governo, specificando come, in questo modo, si dovrà assumere la responsabilità di far subire al Paese le conseguenze di una settimana di fermo dei servizi di autotrasporto programmata a partire dal 12 febbraio prossimo.

Le associazioni di categoria ritengono quindi necessario e doveroso che l’opinione pubblica sia informata dei rischi e dei danni economici che il comportamento poco serio del Governo rischia di far correre al Paese.

Beatrice Martelli

Beatrice Martelli
Dalla provincia