ACQUE: TORREGGIO E TARTANO SOTTO “I RIFLETTORI VIA”
Malgrado lo sforzo nostro e di quanti sono mobilitati a difesa delle acque, le pratiche degli uffici pubblici Regionali e Provinciali si accavallano e crescono di giorno in giorno.
Ora siamo alle prese con la riunione di "concertazione dei pareri" per arrivare al decreto di VIA su due importanti derivazioni: TORREGGIO e TARTANO che si svolgeranno a distanza di pochi giorni l'una dall'altra.
A noi preme sottolineare che il VIA servirebbe a scongiurare la costruzione di impianti idroelettrici incidenti, tra l'altro, su gravi dissesti, su zone già abbastanza compromesse o pericolose o monitorate, e di come gli uffici pubblici interessati a dare un parere autorizzativo in materia tendano sempre e comunque a "passarci sopra" (x).
Siamo convinti che le aree di dissesto esistono "con o senza" gli impianti idroelettrici e che le zone di crisi si manifesterebbero comunque senza l'intervento umano.
Siamo altrettanto convinti che l'intervento umano su queste aree innesca, accelera e aggrava il percorso naturale degli eventi mettendo a repentaglio anche delle vite umane.
Prima o poi succederà e in quel caso chi pagherà? Sarà negligenza, non ottemperanza o quant'altro?
Franco Rabbiosi
(x) Per dovere di obiettività: gli uffici operano in un contesto che è giuridico e che obiettivamente ci penalizza (ndr)