LUMINARIE A SONDRIO
Pubblichiamo quanto scritto dal quotidiano “Il Giorno”.
La nascita delle luminarie: chiediamo al Sindaco di allora Alberto Frizziero”.
“Semplice. Venne da me Negri (tessuti) con un collega a chiedere se potevo dal loro l’autorizzazione a mettere le luminarie nelle vie Dante e Beccarla. Risposi al volo che non solo l’autorizzazione c’era ma che, visto che loro si assumevano il costo del noleggio, il Comune sarebbe intervenuto per la fornitura di energia. E così fu”.
Ma poi come si sviluppò l’iniziativa?
“Visto l’esito le volevano in tanti. Con il Presidente dell’ASM Campodoni e il Direttore Bertazzini concordammo il da farsi. L’ASM si faceva carico di tutti i costi. I commercianti pagavano una cifra modesta. Una via non secondaria del centro, visto il no dei commercianti, restò al buio, ma l’anno dopo capirono la lezione e luce fu anche lì. Fin che fui Sindaco andò avanti così”.
E cosa consiglia di fare ora?
“Non entro ovviamente nelle diatribe e – mi si consenta la battuta – non sono così “saggio” da dare consigli. Se il Comune è al verde e se una parte dei commercianti non ne vuol sentire la prospettiva natalizia dell’epicentro di una provincia turistica, del capoluogo di una vera regione alpina, della sede di due giganti della finanza italiana, al buio – già notevole peraltro con la nuova illuminazione – è quam qui maxime deludente. Prendiamo allora spunto da Napoli, da come veniva finanziata la Festa di Piedigrotta con la sua grandissima partecipazione popolare: ogni giorno al pagamento del pane veniva da parte della gente un’aggiunta, e nessuno si sottraeva. Facciamo appello al civismo dei concittadini imitando questa tradizione, anche se è di Napoli che in questi giorni non pare al top”.
In extremis si è trovata la soluzione. Ci pensa l'ASM che introita un contributo dai commercianti (da rendere pubblico l'elenco di chi versa e quello di chi non versa!). Quella che era stata trovata un quarto di secolo fa e che aveva retto per tanti anni…