SEMPRE PIU’ FORMAGGIO
I formaggi valtellinesi sono stati i protagonisti a Milano della “Due volte Valtellina”, la serata di degustazione formaggi organizzata a Milano dall’ONAF, l’organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio, presso la sede dell’ONAV, i colleghi assaggiatori di vino.
Giovedì 23 marzo il Consorzio per la Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto, nella persona del direttore Davide Pozzi, ha presentato ai numerosi intervenuti diversi formaggi che, come suggerisce il titolo stesso della serata, sono stati accompagnati da un altro prodotto di Valtellina, i vini.
Alla presenza dei due maestri assaggiatori Beppe Casolo e Marco Moroni sono stati serviti in tavola il Valtellina Scimudin, un Valtellina Casera con stagionatura di 90 giorni, un Valtellina Casera con stagionatura di 6 mesi, un Bitto del 2005 e un formaggio Latteria stagionato. Per accompagnare la degustazione e godere dei variegati sapori della valle è stato scelto un vino Inferno Negri.
La quarantina di presenti ha rivolto numerose domande e richiesto informazioni. In particolare il Valtellina Scimudin ha incontrato pienamente il favore dei partecipanti, confermando le aspirazioni del Consorzio riguardo a questo formaggio che ha le carte in regola per divenire un prodotto di punta della Valtellina. Anche il Valtellina Casera stagionato è stato molto apprezzato, prodotto ancora poco conosciuto dal consumatore, ma che per i suoi aromi e gusto particolari rimane facilmente impresso nella memoria di chi lo assaggia .
Il Consorzio ha accettato volentieri l’invito rivoltogli dall’ONAF milanese, dal momento che Milano risulta essere una delle più importanti vetrine, oltre che una città strategica per quanto riguarda le vendite. Questa promozione mirata è un’attività che il Consorzio ha intenzione di ampliare, insieme alla promozione del Valtellina Casera e alla difesa delle DOP (i prodotti a denominazione di origine protetta). Oggi vediamo un Consorzio che opera a 360°, che dopo gli ultimi anni di impostazione del lavoro ha l’intento di crescere sempre più per poter dare maggiori garanzie al consumatore e soprattutto per poter creare le giuste condizioni di lavoro e di remunerazione agli allevatori di Valtellina.
Chiara Moroni