La Camera approva il disegno di legge costituzionale - Incentivi per convertire auto a GPL e metano - - P.A.: emanata direttiva per la qualità dei servizi online - - Rapporto sullo stato dell'agricoltura italiana
DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE
E' stato assegnato alla 1ª Commissione Affari
Costituzionali del Senato, in sede referente, il disegno di
legge costituzionale, di iniziativa governativa, A.S.
n. 2544-D recante "Modifiche alla Parte seconda della
Costituzione". Il provvedimento era stato approvato in seconda
deliberazione dall'Aula della Camera dei Deputati nella seduta
del 20 ottobre 2005. Questo, in estrema sintesi, il disegno di
legge. Istituisce il Senato federale della Repubblica, quale
Camera rappresentativa degli interessi del territorio e delle
comunità locali. Riduce il numero complessivo dei parlamentari
(518 alla Camera dei Deputati, 252 al Senato federale).
Snellisce l'iter di approvazione delle leggi. Rimodula l’assetto
delle attuali competenze legislative: da un lato, ritornano allo
Stato alcune materie difficilmente frazionabili; dall’altro
lato, si valorizza il ruolo delle autonomie regionali,
attraverso l’attribuzione di competenze esclusive attinenti alla
sanità, alla scuola ed alla sicurezza pubblica (devolution).
Modifica le modalità di elezione e le funzioni del Presidente
della Repubblica, quale supremo garante della Costituzione.
Introduce in Costituzione la figura delle Autorità
amministrative indipendenti.
Rafforza il ruolo delle Regioni speciali nel procedimento di
approvazione dei rispettivi statuti. Rafforza il ruolo
dell’Esecutivo, sia attraverso l’indicazione diretta del Primo
ministro da parte del corpo elettorale, sia attraverso il ruolo
che questi assume all’interno del Consiglio dei Ministri, sia
all’interno del procedimento legislativo. Rende sempre possibile
il ricorso al referendum sulle leggi costituzionali. Reca
un’articolata fase transitoria, per assicurare la gradualità nel
passaggio dall’attuale al nuovo sistema.
Incentivi per convertire auto a GPL e metano
Smog: in arrivo incentivi di 350 euro per convertire auto a GPL
e metano. E' stato infatti firmato, il 19 ottobre scorso a
Parma, dal Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
l'accordo di programma del progetto Carburanti a basso impatto
ambientale.
Lo stanziamento anti-smog, complessivamente di 20 milioni di
euro, è così ripartito:
15 milioni di euro serviranno per incentivare i cittadini a
convertire a GPL e metano i veicoli attualmente alimentati a
benzina; 5 milioni di euro sono invece destinati a finanziare
gli impianti di rifornimento per le flotte di pubblica utilità.
L'accordo prevede che possa accedere al contributo chiunque
voglia installare un impianto a GPL o a metano su un veicolo che
risulti di proprietà e che sia residente in uno dei Comuni,
individuati dalle Regioni e dalle Province autonome, nei quali i
livelli di uno o più inquinanti atmosferici eccedano il valore
limite. Il contributo è erogato per tutti i veicoli alimentati a
benzina immatricolati fra il 1 gennaio 1993 ed il 31 dicembre
2000 appartenenti alle categorie "euro 1" e "euro 2".
L'incentivo previsto per la conversione di veicoli alimentati a
benzina è pari a 350 euro, sia nel caso dell'installazione di un
impianto di alimentazione a metano che nel caso
dell'installazione di un impianto a GPL. Gli incentivi saranno
disponibili al termine dell'iter procedurale che dovrebbe
concludersi a fine novembre.
P.A.: EMANATA DIRETTIVA PER LA QUALITA' DEI SERVIZI ONLINE
La "customer
satisfaction", ossia la verifica della soddisfazione del
cittadino, entra nella Pubblica amministrazione italiana. Il
Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, di concerto con il
Ministro per la Funzione Pubblica, ha infatti emanato una
direttiva per la qualità dei servizi online degli uffici
pubblici e la misurazione della soddisfazione degli utenti,
ossia i cittadini e le imprese. Obiettivo della direttiva,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 243 del
18 ottobre 2005, è infatti quello di fornire indicazioni per
migliorare la qualità e promuovere l'utilizzo dei servizi
online, attraverso un'attenta ed efficace rilevazione delle
esigenze degli utenti. In sostanza la Pubblica Amministrazione
deve operare non in funzione delle proprie esigenze, ma di
quelle dei cittadini e delle imprese. Ed è fondamentale che sia
il cittadino a valutare se le realizzazioni informatiche online
soddisfino, oppure no, le sue aspettative.
Nel provvedimento si dettano le linee guida per questa azione,
finalizzata tra l'altro ad attenuare la pressione sui canali di
erogazione tradizionali (ossia gli sportelli) consentendo così
di ridurre i relativi costi. Presso il Centro Nazionale per
l'Informatica nella Pubblica Amministrazione-CNIPA sarà
costituito un Centro di competenza a disposizione delle
amministrazioni per l'attivazione degli adempimenti di
monitoraggio previsti dalla direttiva stessa. Lo stesso CNIPA
supporterà le amministrazioni nell'individuare le criticità da
superare per una efficace erogazione on line dei propri servizi,
nonché nel ricercare le soluzioni più idonee a risolvere
eventuali problemi tecnici ed organizzativi.
RAPPORTO SULLO STATO DELL'AGRICOLTURA ITALIANA
E' stato
presentata a Roma, il 20 ottobre scorso, la terza edizione del
"Rapporto sullo stato dell'Agricoltura italiana", curata
dall’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA). La relazione
prende in considerazione i principali fatti che hanno
determinato la recente evoluzione del quadro economico e
politico per sviluppare riflessioni e proposte riguardo agli
assetti presenti e futuri della politica agraria nazionale.
L’analisi dei risultati economici è accompagnata da un attento
esame dell’attuale articolazione dell’intervento pubblico e, in
specie, dell’avvio della nuova PAC (Politica agricola comune) e
degli interventi condotti a livello nazionale. Per quanto
riguarda gli interventi pubblici, sono stati circa 16 i miliardi
di euro di cui l'agricoltura ha beneficiato annualmente, come
sostegno pubblico, nel periodo 2000-2004. Un sostegno costituito
per il 69% da trasferimenti diretti (di cui 41,2% erogati nel
quadro della Pac e il 24,2% per gli interventi regionali) e per
la restante parte (31%) da agevolazioni, soprattutto
previdenziali e contributive (16,5%). Le analisi contenute nel
Rapporto sono, principalmente, finalizzate a fornire gli
elementi conoscitivi per individuare i punti critici
dell'attuale intervento pubblico e per delineare possibili,
nuovi modelli di politica agraria, in grado di sostenere il
futuro sviluppo della nostra agricoltura.
NLC
GdS 30 X 2005 - www.gazzettadisondrio.it