La Croce Rossa diventa (!) Cristallo rosso. A quando le “parole inquadrate” al posto di “crociate”?
Caro Direttore, la Croce Rossa
Internazionale per evitare di essere identificata nei paesi dove
opera, come un’organizzazione cristiana e filo occidentale, ha
deciso di eliminare il simbolo della croce dal suo logo. Molti
osservatori si sono strappati i capelli e hanno accusato
l’organizzazione di calarsi le brache. Nessuno però ha notato
che tale iniziativa era già stata ideata con notevole anticipo,
da circa la metà del clero cattolico. All’indomani del Concilio
Vaticano II, in sordina e per la verità, senza che la gerarchie
capitoline approvassero, migliaia di sacerdoti, in ossequio ai
semi di verità presenti nelle altre religioni non cristiane,
decisero di celare il crocifisso (solitamente appuntato sul
clergyman), alla vista dei fedeli. A guardarsi in giro, a
quarant’anni di distanza dall’evento spartiacque tra vecchia e
nuova Chiesa, di sacerdoti “scrociati” se ne vedono sempre più.
Riparazione al passato, o ingenuità moderna?
Gianni Toffali
Gianni.Toffali@inwind.it
NOTA DI REDAZIONE:
Giriamo la notizia al settimanale che "vanta innumerevoli
tentativi di imitazione" perché veda di provvedere. Come si fa a
a continuare a pubblicare le parole "crociate"? Bisogna cambiare
nome, per esempio chiamarle parole "inquadrate". E cos' il
Ministero della Difesa revochi le "croci" al valore concesse e
le sostituisca con i "cristalli" al valore. Il Presidente Ciampi
si guardi bene di dare l'onorificenza di Cavaliere di Gran
Croce. La chiami Cavaliere di Gran cristallo. E così via...
A scanso di equivoci sappiamo com'era nato il simbolo della
Croce Rossa: Svizzera e non Cristo. C'é però il fatto che la
saggezza popolare aveva fatto coincidere le due cose, così come
dall'altra parte del mondo dove c'é, guarda caso, la Mezz Luna
rossa. Dal calore umano che comunque la Croce sprigiona alla
freddezza che comunque contraddistingue i cristalli, anche i più
belli. Annotiamo. La serie é tutt'altro che finita. (NdR)
GdS 20 VIII 2005 - www.gazzettadisondrio.it