Contributi esterni
Bisogna avere una visione positiva, sugli immigrati.
Una società, una umanità ricca e variegata nei colori
della pelle, nell'
aspetto fisico, nella cultura, nelle idee, nelle
religioni, nelle etnie, sta affermandosi, nonostante
tutto, nel nostro paese. Questa civiltà cosi nuova,
nella sua complessità, esprime una ricchezza
fondamentale, quella della, diversità come valore umano.
Si sta comprendendo, pur con molte resistenze, che
l'interscambio di abitudini, di culture, tra persone
diverse, perché provenienti da territori diversi del
pianeta, arricchisce e non impoverisce il territorio e
le persone che li accoglie. Un arricchimento di stimoli,
di vedute, di aperture mentali, un allargamento delle
prospettive psicologiche e culturali, un arricchimento
creativo, bello, veramente positivo. Basta vedere come
all'uscita di scuole che accolgono bambini di tutti i
paesi, la mente ed il cuore si allargano, sentendo i
suoni vocali di bambini e bambine che parlano lingue
diverse, ma che giocano in maniera identica, basta per
sentirsi, contenti, più felici ed appagati.
Bisognerebbe mantenere la stessa visione, naturalezza,
la stessa umanità, la stessa accoglienza, la stessa
apertura con la mente e con il cuore anche sugli
immigrati adulti, questo ci aiuterebbe a fare scelte
politiche e di governo più giuste verso gli altri.
Quelli che ci governano dovrebbero, emanare leggi aperte
ai cittadini del mondo, accoglienti, meno restrittive, e
più rispettose della dignità della persona. C'è grande
bisogno della loro preziosa manodopera, nel paese, nelle
nostre aziende, nei nostri servizi, sicuramente dentro
un progetto, di legalità di dialogo, e di solidarietà.
Se mai cari governanti va combattuta la mafia, gli
scafisti, gli sfruttatori di gente bisognosa. I governi
dei paesi cosiddetti ricchi e sviluppati, dovrebbero
pensare meno al potere e ai soldi e mettere al centro
delle loro scelte l'uomo, la dignità della persona, il
cittadino del mondo con i suoi bisogni psicofisici, e
con i suoi, diritti. Per aiutarli veramente anche nei
loro paesi di origine, l'occidente i paesi ricchi,
devono azzerare il debito, che i paesi poveri hanno nei
loro confronti, e facciano aiuti concreti nei loro paesi
di origine, portare loro macchine agricole, attrezzature
per fare pozzi e per irrigazione, costruire ospedali,
scuole, mandare finanziamenti e farmaci, per combattere
la fame e nella prevenzione e cura delle malattie
infettive. Poi bisogna favorire la diffusione di una
cultura di pace, in tutte le parti del mondo, favorire
anche le adozioni a distanza, con campagne di
sensibilizzazione dei cittadini, aiutarli anche ad
investire le tante loro risorse che hanno in materie
prime, in attrezzature che favorisca lo sviluppo della
loro economia, e a non comperare più armi.
E i paesi sviluppati la smettano di vendere loro armi,
che servono solo per uccidere, uomini, donne, bambini.
Se ci daremo da subito tutti da fare , impegnandosi di
più nella società civile, nel volontariato,nelle
istituzioni, in ogni luogo, daremo sicuramente un grande
contributo, per far fare passi avanti alla civiltà e ai
diritti umani. Ogni tanto prendiamoci un po' di tempo
per andare a vedere i bambini quando escono dalle scuole
che ospitano bambini di tanti colori diversi, fermiamoci
a guardarli, e ad osservarli bene, come giocano bene
insieme, come si divertono bene insieme, come sognano
bene insieme, con quella loro spontaneità, semplicità e
naturalezza, e allora capiremo molte cose, ci daranno
tutti gli spunti e suggerimenti per prendere coscienza e
a trovare soluzioni politiche e governative, più giuste,
e ad emanare normative meno restrittive, meno
egoistiche, e a governare meglio, i problemi degli
immigranti e di tutti i cittadini, i bambini ci possono
aiutare anche come fare per costruire una società, in
cui si possa vivere serenamente bene tutti insieme, in
una società, più equa, più accogliente, più solidale,
più rispettosa dell'altro, una società migliore e più
giusta per tutti, piena di valori umani veri, che ci
faccia sentire ed essere tutti cittadini di questo mondo
con gli stessi diritti.
GdS 20 XII 2005 - www.gazzettadisondrio.it