Contributi esterni: argomento proposto da Franco Rabbiosi: Risposta a provera (E ALTRO)
RISPOSTA A PROVERA: Dovevamo una risposta all'On.
Provera fin dalla fine di Luglio per il "botta e
risposta" che ha intavolato con noi tramite le colonne
della "Provincia di Sondrio". Provera dice che <<la
moratoria non serve perchè si limita a differire i tempi
delle decisioni senza risolvere alcun problema>>.
Rispondiamo che la moratoria serve eccome -se non è già
troppo tardi-. Innanzitutto blocca le innumerevoli
richieste giacenti, secondariamente da il tempo
sufficiente per creare una legislazione ad Hoc per
risolvere il problema in maniera definitiva. Forse è
proprio questo impegno che Provera non vuole prendersi.
Poi Provera accenna all'unico provvedimento che a suo
dire avrebbe senso: <<valutazione con calma di ogni
singola richiesta, in relazione alla zona interessata,
utilizzando un criterio restrittivo>>. Quale sarebbe
questo fantomatico criterio restrittivo? E qui si
innesta la discussione sul Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale -anch'esso fantomatico-.
<<Attraverso di esso saranno individuate delle aree che
per le loro caratteristiche ambientali risulteranno
assolutamente intangibili e quindi al riparo da
richieste di concessione, mentre ci saranno altre zone
dove sarà possibile procedere con le derivazioni>>.
Provera conclude citando le note compatibilità tra la
tutela dell'ambiente che deve essere compatibile con la
richiesta di energia che viene da un paese trasformatore
di materie prime qual'è l'Italia. Nessun cenno alla
pochezza dell'incremento di energia portato da questo
tipo di concessioni, nessun cenno alla necessità di
ricorrere al risparmio energetico e all'incremento delle
energie alternative in valle: niente di niente. Ci siamo
presi la briga di confrontare la bozza originaria del
PTCP fatta da Tarabini con l'ultima disponibile edita
già nel 2004. Delle novità stellari invocate da Provera
non esiste traccia, le due versioni, per quanto concerne
la tutela delle acque, risultano assolutamente
identiche. Dov'è la carta delle aree intangibili e di
quelle tangibili tanto sbandierata da Provera? Nessuna
traccia come non esiste nessuna programmazione dei tempi
di approvazione del PTCP. La realtà è che il Presidente
Provera sta gettando fumo negli occhi in attesa che i
buoi escano dalla stalla da soli ovvero che le richieste
di concessioni giacenti vengano smaltite ovvero
autorizzate.
X GRUPPO VALMALENCO
Rabbiosi Franco
E' noto a tutti, e quindi anche al
giornale, che il PTCP sta andando avanti alla massima
velocità possibile e anche che il PTCP non può fare
miracoli. Ci riferiamo in particolare al problema delle
acque a proposito del quale é noto al Gruppo Valmalenco
che la legislazione vigente é quella che é e quindi
anche i poteri degli Enti Locali, Provincia in primis...
(NdR)
Tra gli aggiornamenti del sito vi presentiamo:
CONCESSIONE SUL REZZALASCO: Già sul Burl n.16 del 20
Aprile -serie Inserzioni era apparsa la pubblicazione
del Decreto di Concessione che riguarda il Rezzalasco,
importante torrente del Comune di Sondalo. Il Comune ci
ha invitati ad un confronto assieme a maggioranza e
opposizione. Dalla discussione e dai documenti risulta
che qualche spazio di manovra esiste ancora. Dal canto
suo la ditta Energia Ambiente ha già presentato una
bozza di convenzione che "incastra" il Comune a fare il
suo dovere dietro un contributo una tantum da
realizzarsi in opere pubbliche del valore di 450.000
Euro più un contributo annuo del valore di 0,516
centesimi di Euro per 4 anni (0,310 in contanti e 0,206
in opere), dal quinto anno fino al decimo 0,310
centesimi di Euro in contanti. Dall'undicesimo in poi
0,310 centesimi di Euro + aggiornamento ISTAT La
produzione prevista è di 22 Milioni di Kwh. A conti
fatti risulta un totale di 682.000 Euro in contanti e
631.000 Euro in opere nell'arco temporale di 10 anni:
131.000 Euro/anno circa (68.000 in contanti e 63.000 in
opere). Basta notare che il ricavo LORDO della ditta
nello stesso periodo può ammontare da un minimo di
28.600.000 a un massimo di 39.000.000 più un patrimonio
immobiliare e tecnico di 3.000.000-5.000.000 di Euro. Se
siamo cauti e stimiamo un utile di impresa del 20%
minimo l'utile NETTO annuo potrebbe oscillare da 572.000
a 780.000 Euro. Cosa ricaverebbe il Comune? In contanti
dal 8 al 11 per cento dell'utile netto della ditta; in
opere dal 8 al 12 per cento dell'utile netto della ditta
- SENZA CONTARE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE E TECNICO e
senza calcolare L'IVA + utili d'impresa delle opere
eseguite da sottrarre all'importo dei lavori. Tanto o
poco per non vedere scorrere più acqua nel torrente ?
Giudicate Voi ma vi diamo una dritta: ai fini della
concessione la ditta è obbligata a produrre tra la molta
documentazione anche la convenzione con il Comune! E se
il Comune non firma cosa succede? La concessione è
ancora valida?
Alla Pagina Documenti/Rezzalasco riportiamo tutta la
documentazione acquisita.
CASTIONE E POSTALESIO DICONO NO: Il 28 Luglio si è
svolta la conferenza di servizi in merito alla
realizzazione della centralina di Energia Ambiente sul
torrente Bocco. La società ha già in mano la concessione
idroelettrica e questa conferenza dovrebbe servire per
raccogliere in un solo colpo tutti i pareri mancanti per
la realizzazione: concessioni edilizie, deroghe al piano
regolatore ecc. Conferenza rinviata in quanto si è
richiesto integrazioni al progetto prima di
pronunciarsi. Il Comune di Castione non ha mai dato la
deroga al Piano Regolatore e in questo modo, in base al
decreto 387 che ha introdotto procedure semplificate
quali la conferenza di servizi, si tenta di averlo con
un autentico blitz. Nel frattempo la ditta non sta con
le mani in mano e ha già spedito una lettere con annesso
assegno a tutti i proprietari dei terreni interessati
dai lavori, chiedendo loro di accettare la cessione
amichevole dei beni ad un prezzo "interessante". La
Provincia cosa fa? Naturalmente è d'accordo ma
naturalmente non appare. Il torrente Bocco sarà o non
sarà compreso nel fatidico elenco dei torrenti da
salvare? Bella domanda. Aspettiamo di sapere. Il giorno
14 Settembre ci sarà il Rush Finale, ultimo atto della
conferenza di servizi che vedrà i Comuni soccombere.
PROVERA DICE CHE LA MORATORIA NON SERVE: <<E' troppo
facile dire che bisogna bloccare tutte le derivazioni...
Facile ma non realizzabile>>. E' proprio qui il punto,
perchè non ce lo spiega. Perchè in Valtellina non si
riesce ad andare un pò più in là con i ragionamenti? Ci
pare ovvio ribadire che la moratoria è un' atto
momentaneo, dettato dall'emergenza, che serve a
tamponare una situazione che sta sfuggendo di mano viste
le decine e decine di domande in corso. Ribadiamo il
concetto che per noi la moratoria è assolutamente
improrogabile al momento attuale e tende a dimostrare la
buona volontà della Provincia di assecondare il
malcontento crescente e di optare per una netta scelta
di campo in tema di piccoli salti. Naturalmente dopo
aver ottenuto la moratoria bisognerà adoperarsi per far
comprendere a tutti, parlamento in primis che non sempre
il prelievo idroelettrico deve avere dei limiti e
modificare alcune leggi dello stato. Provera non fa una
piega, ribadisce che la sua linea è giusta: zonizzazione
delle aree dove sarà permesso il prelievo idroelettrico
e dove no. Il tutto è pronto e inserito nel nuovo Piano
Territoriale Provinciale che si presenterà a settembre.
Peccato che nessuno ancora lo conosce, eccetto le
Comunità Montane con cui è stato condiviso. Provera non
dice niente in merito a risparmio energetico e impiego
di fondi per il recupero energetico. E' un vero peccato
e una bella occasione persa.
LETTERE A PROVERA E AI SINDACI VALTELLINESI: Abbiamo
rinnovato l'invito a Provera di impegnarsi per una
moratoria e per destinare risorse al risparmio
energetico ed alla promozione di energie alternative in
Valtellina. Abbiamo deciso anche di sensibilizzare tutti
i sindaci valtellinesi sul tema della moratoria delle
concessioni. In particolare pensiamo che sia giunto il
momento di aggregare tutte le forze di opposizione
espresse fino a questo momento: popolazione, sindaci e
consigli comunali compresi per tentare di quagliare
risultati concreti e urgenti a favore di tutta la
Provincia e non solo, come pensa qualcuno, a favore di
alcune zone di particolare interesse a discapito di
altre considerate meno interessanti. Se di difesa del
patrimonio "acqua" si sta parlando essa va allargata a
tutta la provincia; altrimenti che senso avrebbe? Il
problema è la temuta mancanza di acqua innanzitutto!. Fa
male chi pensa di difendere il suo orticello e di non
considerare il problema nel suo complesso. Su questo
problema o si vince tutti assieme o si perde tutti
assieme. Quando si perde è solo una questione di tempo.
Meglio del riassunto parlano le lettere: <leggi lettera
a Provera>
La lettera ai Sindaci è stata pubblicizzata tramite
questo comunicato:Abbiamo spedito una lettera a tutti i
Sindaci della Provincia di Sondrio in data 26 Luglio
2005 che trovate in allegato.Il senso di questo atto sta
nel riconoscere che il problema dello sfruttamento delle
acque a fini idroelettrici ha raggiunto uno stato di
maturazione tale per cui c'è bisogno di un salto di
qualità. Fino ad ora, tranne poche eccezioni, i grandi
assenti nella battaglia sono stati proprio loro: i
sindaci. Eppure è su di loro, sul proprio consiglio
comunale e sul proprio territorio che insistono e
incombono le richieste di sfruttamento. Fino ad ora ogni
sindaco ha fatto per conto suo, senza strumenti, senza
assistenza adeguata, spesso d'accordo con lo
sfruttamento, certamente la maggior parte contrari. I
sindaci hanno avuto molte volte come controparte proprio
la Provincia di Sondrio che certamente non li ha aiutati
e assistiti (non ha voluto o non ha saputo assistere?) e
molte volte ha addirittura agito come propulsore per
spingere i sindaci ad accettare supinamente il prelievo
idroelettrico in cambio di un piatto di lenticchie
secondo la nota cantilena: "Se ti opponi l'impianto lo
fanno lo stesso e non prendi neanche i minimi benefici".
La lettera vuole sollecitare una presa di posizione
collettiva dei sindaci che dica basta ai prelievi, che
solleciti presso la Provincia di Sondrio una moratoria
urgente delle richieste di sfruttamento dei piccoli
salti idroelettrici.<leggi lettera ai Comuni>
VISITA SOPRALLUOGO TORREGGIO: Leggete il verbale redatto
dall'Istruttore della Regione Lombardia. Nel frattempo
il comitato spontaneo non ha trovato di meglio, leggiamo
dai giornali, di chiedere a Provera di stralciare l'area
del Torreggio dal territorio potenzialmente sfruttabile.
Inoltre ha chiesto a Bertolaso di interessarsi
personalmente del problema. Abbiamo chiesto da tempo
un'incontro con il comitato, lo rinnoviamo in questa
occasione all'insegna che "two is meglio che one!"<leggi
verbale>
RINNOVATA LA CONCESSIONE DELL' IMPIANTO DI ARDENNO: E'
la prima grande concessione storica ad essere
formalizzata in nuovi termini e seguire l'iter imposto
dal PTUA regionale. Impianto di Ardenno con prese ai
Bagni, Mello, Bisolo e rilasci DMV ricalcolati in
aumento su tutte le prese dove già c'erano: Bagni e
Mello e nuovi a Bisolo (NOVITA'). Ora l'enel ha un pò di
tempo per presentare i progetti esecutivi di modifica
delle prese ed il tutto dovrà andare a regime al
1/1/2007. Occhio!
<Leggi concessione e disciplinare>
SERATE A CATAEGGIO E PONTE: Abbiamo partecipato a due
assemblee; una in qualità di ospiti a Cataeggio, si
trattava di fare il punto della situazione delle domande
e dare un pò di fiato ad un'opposizione popolare che
stenta a comprendere il ruolo fondamentale che può avere
in questa storia. A Ponte invece l'iniziativa è stata
proposta dal Sindaco per spiegare alla popolazione il
punto sul Valfontana. In tutte e due le occasioni
abbiamo rinnovato ai sindaci presenti quanto abbiamo
scritto nella lettera ai sindaci
GdS 10 IX 2005 - www.gazzettadisondrio.it