NO AL SATANISMO
Pazienza i decibel che rompono i timpani, ma sentire
degli «heil Hitler» tra un brano e l'altro e una canzone
stile Manson inneggiante alla morte e dedicata a Desirée,
la ragazzina trucidata, e ai suoi aguzzini durante il
concerto dei gruppi metal ha fatto prendere una
decisione immediata all'assessore di Montebelluna Loris
Poloni: l'espulsione del gruppo autore della sgradevole
performance.
Sul palco si alternavano i complessi Ad mortem, Bleeding
eyes, Timothy, Imposer. Suoni a palla, ruggiti, messaggi
duri, rock satanico alla Marilyn Manson, una miscela che
ha fatto protestare la gente e che ha raggiunto l'apice
alla fine, con quei messaggi che hanno fatto infuriare
l'assessore. «Il gruppo autore di simili messaggi sarà
cacciato dalla sala prove - annuncia l'assessore alle
politiche giovanili Loris Poloni - Hanno inneggiato a
Hitler e hanno dedicato una canzone a Desirée e ai
ragazzi che l'hanno uccisa e, quali che fossero le loro
intenzioni, il messaggio che è stato recepito era di un
appoggio al branco. Tutto si può accettare, ma non gli
inneggiamenti a cose abominevoli, e quindi prenderemo
provvedimenti: questo gruppo non metterà più piede in
sala prove. Era tardi, erano le 23,30 quando sono stati
lanciati simili messaggi, probabilmente erano rimasti in
pochi ad ascoltare, ma questo non diminuisce certo la
gravità di quanto è stato fatto e perciò, per loro, le
porte della sala prove d'ora in poi saranno chiuse. Ci
sono parecchi gruppi in lista d'attesa per utilizzarla,
ora ci sarà un posto libero».
Quello di sabato è stato un concerto che già aveva
provocato qualche protesta prima del fattaccio. Già poco
dopo le 22 i vigili urbani erano intervenuti per far
abbassare l'audio perchè era giunta in comando più di
qualche protesta. Poi era arrivato anche l'assessore
alla Cultura a far calare ulteriormente i decibel.
«Sentivo arrivare autentici boati - spiega l'assessore
alla Cultura Lucio De Bortoli - c'era questo concerto
che creava malessere tra la gente che si trovava in
centro». «Era la serata dei gruppi metal - spiega
l'assessore Poloni - quindi del rock più duro. Sono dei
concerti autogestiti ma evidentemente il luogo non è
adatto a esibizioni di questo tipo: nelle prossime
occasioni vedremo di trovare un luogo che non arrechi
disturbo. Questo è un discorso che riguarderà però gli
altri gruppi, non quello che si è messo a inneggiare a
Hitler e alla ragazza trucidata». Non ne possiamo più, è
veramente l'ora di farla finita!
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GdS - 8 VII 2003 -
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