IMPUTATO ALLA SBARRA ASSENTE
A centinaia sopra e sotto le onde, a centinaia con gli occhi ribaltati indietro, a centinaia respinti e ammazzati come niente fosse, tanto i veri responsabili che non sono soltanto gli scafisti, tutt’altro, avranno deliri di onnipotenza sufficienti per non pagare mai il giusto dazio. C’è gara a stabilire se questa nuova tragedia è più miserabile delle precedenti, se tanti bambini imbullonati alla stiva del peschereccio son rimasti schiacciati dalle dimenticanze, indifferenze, dalla politica d’accatto che oramai non risparmia alcuno. Queste piccole vite azzerate dai soliti noti trafficanti, dagli altrettanti soliti noti del respingimento a prescindere, degli SoS volutamente non raccolti, mentre i bambini annegavano senza riuscire a destare un sussulto di dignità, di coscienza, di umanità. Lo scarica barile è iniziato, le accuse incrociate pure, nessuno che intende fare ammenda, tutti o quasi a nascondersi dietro il proprio strapotere dei ricatti e dei confini armati fino ai denti. La giustizia è costretta ad arrancare, a rimanere sconfitta e pure trafitta. Tutti i protagonisti di tanta innominabile scelleratezza sono bravissimi a recitare la preghierina di cordoglio, a declinare di rimbalzo e di sponda versioni bugiarde fino all’inverosimile, addirittura accusando i migranti poi tutti o quasi morti affogati di non avere accettato le offerte di accoglienza, di aiuto. Se Dio ha visto quello scempio, ha ascoltato il pianto di quei bimbi solitudinarizzati e cancellati, non potrà sottrarsi dall’espletare la più giusta delle riparazioni possibili. La più giusta. Bambini senza più respiro strozzato in gola, umanità presa a calci in bocca, dentro una metodologia che non è per niente inaspettata, dentro un mare contenitore di accadimenti efferati e colpevoli quanto questo ennesimo affondamento annunciato da giorni senza che nessuno prendesse la decisione più consona e soprattutto condivisa: salvare e accogliere vite in procinto di essere destinate al macero. I bambini dormivano quando la barcaccia è affondata, verrebbe da dire è stata fatta affondare dall’incuria e dalla troppa indifferenza, non si sono accorti di niente, quindi la coscienza e la dignità di qualcuno stanno in buone mani. Di fronte a tanta sfrontata viltà d’animo, c’è chi dall’alto del proprio scranno ammonisce, inveisce, badando bene però di non essere scortese nell’accusare chi si è voltato nuovamente dall’altra parte.
Vincenzo Andraous
============
NOSTRA NOTA
Adesso qualcuno ce l'ha con la Guardia Costiera greca e poi arriveranno altri possibili responsabili più o meno presunti. Eravamo alle Medie, ora di storia, quando abbiamo appreso, discettando in linguaggio comprensibile in merito allo scoppio della prima guerra mondiale, di doversi leggere gli eventi distinguendo fra cause prossime e cause remote. Solo un esempio per chiarezza di lettura. Siamo venuti a sapere che nei giorni scorsi sono stati 19 i viaggi a rischio morte tra Libia e Italia. Indiscutibile la causa remota per loro, per altri in precedenza, per quelli in preparazione: la sciagurata impresa bellica franco-inglese con aggiunte a sorpresa USA e persino, follia colpevole, Italia. Potremmo andare oltre però puntando un dito accusatore nei confronti di quella specie di Società delle Nazioni che ci sembra, appunto cosa da tale assemblea, sprovvedutamente dimentica che sul pianeta esiste anche un mare tra Gibilterra e i Dardanelli da tempo memorabile in attesa di attenzione. Avessimo titolo per farlo diremmo di approfittare di questa fragilità dell'ONU per usarne. Non in Consiglio di Sicurezza in permanente paralisi o quasi per via del diritto di veto che hanno i Grandi ma utilizzando taluni aspetti della Carta Costitutiva chiamando, "iniziativa remota", gli Stati interessati, arrivando al risultato in maniera che nelle Scuole Medie fra qualche anno si parli di "causa remota" portandone un esempio, quello del Mediterraneo. Non è un esercizio in chiave utopistica, basterebbe si trovassero per mettere a punto l'iniziativa tre Stati, poi logica scaccerebbe l'utopia.
(Non me ne voglia l'autore se abbiamo deciso di corredare il suo articolo anche con una nostra noticina. Ma pensando a quella stiva....)
a.f.