Ferry, consegnamo ai giovani verità e non nebbie”
Per non dimenticare……
A vent’anni dalla morte del Ferry (Ferruccio Scala), verrà posta una targa sul muro della Shoah, al Parco delle rimembranze, per ricordare il suo impegno nella ricerca dei nominativi degli ebrei residenti in Provincia e deportati prima al carcere di San Vittore a Milano e poi al binario 21 per quello che per molti fu il loro ultimo viaggio. Questa ricerca che aveva gli albori nella sua mente di bambino, cresciuto poco distante da quello stesso parco, che immagazzinava ciò che vedeva e gli veniva raccontato, pensieri elaborati negli anni e poi, dopo la pensione liberi di poter avere forma. Nelle sue ricerche è stato coadiuvato dalla Professoressa Fausta Messa, che continua tuttora l’operato. Il muro della memoria è un treno simbolico, sulla “locomotiva” il pensiero di un sopravvissuto e a seguire quei vagoni con i nomi di chi aveva la “colpa” di essere diverso, e come ben sappiamo l’etichetta di diverso non fu solo per gli ebrei ….. Questi nomi, cercati negli anni e impressi su quella pietra nera devono essere un monito a che non succeda mai più, non solo ricordare ma lottare perché la libertà sia più forte dei regimi. Caro zio Ferry, la tua impronta ora sarà indelebile come le tue parole: “consegnamo ai giovani verità e non nebbie”. Grazie per la tua tenacia.
Tiziana Gatti