Testimoni di Geova: non è d’accordo con le critiche
Gentile
Redazione Gazzetta di Sondrio
Dopo avere letto alcuni interventi nella vostra rubrica online
“Fatti dello Spirito” riguardanti i Testimoni di Geova ho deciso
di scrivervi nuovamente per sottolineare come molte delle cose
riportate siano inesatte o vere e proprie invenzioni.
Sinceramente non so quali sino le fonti di tali malevole
informazioni ma, se come mi pare di capire sono conseguenza di
ciò che alcuni ex testimoni di Geova narrano, consiglio di
prendere molto con le pinze certe affermazioni.
Infatti a questo proposito B. Wilson, professore di sociologia
all'università di Oxford scrive: “I delusi e gli apostati, in
particolare modo, sono informatori le cui prove sono da usare
con circospezione. Il fuoriuscito ha in genere bisogno di
autogiustificarsi. Cerca di ricostruire il proprio passato, di
scusare la sua ex affiliazione e di screditare coloro che una
volta erano i suoi compagni più intimi. Non è raro che impari a
crearsi una ‘storia di atrocità' così da spiegare come mai -
manipolato, coercito, o frodato - sia stato spinto ad unirsi a,
o a restare all'interno di, un'organizzazione che ora rinnega e
condanna. I fuoriusciti, le cui narrative sono sensazionalizzate
dalla stampa, hanno cercato talora di trarre profitto dalle loro
esperienze vendendo i loro racconti a giornali o pubblicando
libri”. ( The Social Dimensions of Sectarianism. Sect and New
Religious Movements in Contemporary Society, Oxford , 1992, p.19)
Credo che l’ italianissimo caso di Enzo Tortora, condannato solo
in base alle accuse di ex mafiosi, ci debba insegnare qualcosa.
Distinti saluti
Matteo Vicini
GdS - 10 XII 2004 -
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