Scherzo non da prete ma da Papa a chi non ha voluto le radici cristiane nella Costituzione Europea
Le radici,
volenti o nolenti, ci sono.
I leaders europei hanno firmato quella Carta Costituzionale
che ha rifiutato di citare le radici cristiane dell'Europa
proprio, nella sala degli Orazi e Curiazi, sotto
l'imponente statua bronzea di un papa benedicente, opera
dell'Algardi. Si tratta del romano Innocenzo X (1644-1655) della
nobile famiglia Pamphilj.
Proprio quel papa si misurò con la pace di Westfalia (1648) che
poneva fine alla guerra dei Trent'anni, mentre dava avvio a un
nuovo equilibrio europeo. Riconobbe il principio
dell'appartenenza dei sudditi alla confessione religiosa
(cattolica o protestante) del proprio sovrano. Ma, esclusa dalle
trattative, la Santa Sede protestò contro l'assolutismo dello
Stato.
La firma dei primi Trattati di Roma nel 1957 era avvenuta nella
stessa sala ma non sotto il Papa. I capi di governo e
i ministri degli esteri Antonio Segni con il ministro degli
esteri Gaetano Martino, Adenauer, Pineau, Faure, Spaak, Luns e
gli altri restarono seduti e lì firmarono.
Stavolta i rappresentanti dei 25 Stati europei sono stati
chiamati due alla volta a firmare al tavolo quasi schiacciato da
quella statua immensa. Una beffa, quasi una pasquinata.
Così l'Agenzia ASCA il 29 ottobre: Anche se nel preambolo
alla Costituzione europea manca il riferimento alle radici
cristiane dell'Europa, la firma del trattato costituzionale
europeo si sta svolgendo sotto la grande statua in bronzo del
papa Innocenzo X...
La Velina Azzurra va giù piatta. Il colpo di mano del
Vaticano nella sala degli Orazi e Curiazi è stato perpetrato con
l’aiuto (consapevole? ndr) di Walter Veltroni e del cerimoniale della Repubblica,
forse d’accordo con qualcuno a Palazzo Chigi o alla Farnesina.
Alcuni leader stranieri ne hanno chiesto notizia ai loro
ambasciatori: ma che c’entra quella statua, chi è quel Papa in
bronzo? ll sindaco di Roma ha sistemato il tavolo delle firme
proprio sotto l’imponente statua di Papa Innocenzo X, una scelta
dal fortissimo e inequivocabile valore simbolico, davanti alle
pretese della nuova Europa laica, anti-cristiana e paladina dei
diritti dei diversi. Un fascio di bandiere europee è stato
collocato davanti alla mano alzata del Pontefice. Un gesto di
possesso.
Innocenzo X e reggitori di oggi. -
Il birichino dito della storia. Così
Andrea Riccardi, su Avvenire del 29 ottobre 2004
Due tribune laterali, lungo le pareti della sala, per le
delegazioni dei firmatari. In fondo, sotto la statua di Papa
Innocenzo X, opera dell'Algardi, il tavolo in cui i capi di
Stato e di governo e i ministri degli esteri dei 25 Paesi, più i
quattro entranti, si alternano nella firma. La data prefissata
di mezzogiorno per la storica firma è da considerarsi simbolica.
È stato come se la sede scelta per lo storico atto entrasse essa
stessa in qualche modo nel solenne testo. Ne esaltasse la
scrittura, ne esplicitasse i significati più reconditi. Tale è
risultata ieri la cornice offerta dal Campidoglio romano
all'evento della firma della Costituzione europea da parte dei
capi di Stato e di governo dei 25 Paesi membri...
La morale della storia: Don Ferrante
Vengono a fagiolo i Promessi Sposi.
Don Ferrante discettava di filosofia ricorrendo ad Aristotele.
La peste non era sostanza. La peste non era accidente. Quindi la
peste non poteva esistere.
La peste, digiuna di filosofia, non sapeva di non esistere e
così si prese il Don Ferrante lasciando vedova Donna Prassede.
Le radici, ripetiamo, volenti o nolenti ci sono, anche senza la
citazione scritta nel testo costituzionale!
Amarilli
GdS - 20 XI 2004 -
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