Il referendum per l’abrogazione della legge 40 sulla fecondazione assistita
In questi
giorni il “popolo dell’eugenetica” sta esultando perché il
referendum per l’abrogazione della legge 40 sulla fecondazione
assistita, si farà. A parte il capitolo sulle tecniche di
fecondazione, l’intento della legge voleva solo impedire
probabili manipolazioni genetiche sulla natura umana. Il
Ministro Giovanardi ha però sbagliato facendo affiggere dei
manifesti che paragonavano i promotori del referendum a dei
nazisti. I nazisti, dopotutto, mitizzavano la razza ariana per
motivi nazionalistici e la selezione della specie era
finalizzata alla preservazione e alla perpetuazione di tale
superiorità. Il “problema”invece, di chi ha firmato per il
referendum, è di altra natura: il terrore del dolore. Non
occorre vestire i panni di Frate Indovino per scorgere che
dietro il paravento della ricerca medica e della cura di
malattie oggi difficilmente curabili, si nasconde il delirio di
costruire un paradiso dell’Eden su questa terra. Tutti belli,
intelligenti, sani, e magari immortali. Ma che altro aspettarsi
da una società che vive a velocità pazzesca e che non trova
spazio per riflettere sulla profondità della vita? Ma
l’illusoria bacchetta magica dello scientismo a cui una società
grassa e annoiata ha affidato le sue pene e le sue paure, avrà
il solo effetto di moltiplicare l’esercito dei sognatori. Una
volta svegliati, le lacrime saranno molto amare.
Gianni Toffali
Gianni.Toffali@inwind.it
GdS - 10 X 2004 -
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