L'addio di Maria de Falco Marotta
La scomparsa di Maria de Falco Marotta, un ‘unicum’: giornalista, scrittrice, donna di grande cultura, ‘colonna’ del nostro giornale che ha appreso, con tantissima malinconia e con affettuosa tristezza, la notizia portata dal figlio Enrico: “mia mamma ha raggiunto mio papà in cielo. Con eleganza e grinta seguirà la mostra del cinema quest’anno dal Paradiso dove sarà accolta a braccia aperte. La mostra è iniziata per la stampa ieri e ufficialmente questa mattina. Ebbene mia madre ha voluto fino alla fine onorare il suo impegno con la mostra del cinema lasciando la vita terrena in questo periodo che amava di più. Nel mio ultimo saluto a mia mamma ancora cosciente ho messo una tessera di un suo accredito per portarlo con sé.’
Seguiamo nel pensiero il figlio Enrico: ‘Si è chiuso il portone d'ingresso, quello verso e con noi e in coincidenza temporale significativa con l'apertura della Biennale. Si è aperto un diverso panorama reso dolcissimo a Maria nel vedere pronto ad accoglierla, lassù, il suo Peppino, 'tanto suo' in questi impegnativi ultimi anni’. Il nostro sentitissimo cordoglio si scioglie in un abbraccio ai familiari
L’accenno a ‘Peppino’. Sì. Perché entra in gioco la Valtellina con qualcuno che forse dai reconditi recessi della memoria riuscirà a trarre alcune immagini sondriesi. Quelle, ad esempio, di un Viceprefetto “con i baffi” quanto a qualità professionali che però poi, chiusa la porta del suo abituale ufficio, prendeva quelll'arco, spesso a Tirano, da cui partivano eccellenti frecce, alcune anche ufficialmente premiate. O, altro esempio, il tandem. In una città come la nostra che di tandem non ne ha forse mai visti faceva simpatica corrispondenza il vedere “quei due”, Viceprefetto e consorte, Peppino e Maria, pedalare insieme. Insieme persino sulle due ruote.Si erano ambientati benissimo e, all’inverso l’ambiente locale aveva accolto con grande apertura questa originale coppia. I funzionari pubblici hanno però una campana virtuale, quella della mobilità. Quando suona bisogna fare le valige. Loro e generalmente familiari. Passaggi non facili, si pensi ad esempio i ragazzi, la loro crescita quando si interrompe per proseguire altrove. Toccò al dr. Marotta che però non dovette fare una scala a gradini, e quindi più sedi per la carriera ma fu il Ministero dell’Interno che gli fece fare un salto vistoso e promettente: Viceprefetto addirittura a Venezia. Prestigio, impegno, esperienze nuove in continuazione. Lui, e lei? In coppia, naturalmente e quindi una serie di relazioni che trovavano nella donna di cultura piena rispondenza. Un significativo esempio: termina la Biennale di diversi anni fa. In tarda serata viene assegnato il Leone d’Oro. Passano poche ore e nel pomeriggio arriva per fax – di e-mail non se ne parlava ancora – un’ampia e approfond apapprofondita intervista con il vincitore, forse ma a memoria, un cinese, comunque straniero.
Sempre lei. Se la Biennale era il sogno appagato di ogni anno, eclettica era la sua attività come del resto dimostra l’intervista a Gorbaciov di 16 anni fa che abbiamo scelto di ripubblicare. La si legga e si rifletta su quelle anticipazioni…
E poi i suoi libri, ne diamo i titoli.
E poi il Premio in quel Concorso giornalistico nazionale di eccellenza avendo competitori su giornali, riviste, radio, TV. Gli dedichiamo la parte finale di questo nostro scritto.
Se il marito meritava la consorte non restava certo indietro. Donna di cultura, anzi di grande cultura, sfornava un libro dopo l'altro in particolare su religioni e loro storia e con un suo stile basato sulla oggettività.
A Sondrio aveva trovato un approdo significativo nelle colonne allora di Centro Valle finchè il sottoscritto ne fu alla direzione per poi riprendere la collaborazione quando fondammo 'La Gazzetta di Sondrio' qui senza più sottostare al vincolo dello spazio reso tiranno dal dilagare invece della pubblicità attirata dalla straordinaria diffusione di “Centro Valle”
I SUOI LIBRI
Il motore di ricerca interno de “La Gazzetta di Sondrio” al tempo del Premio faceva riferimento 351 volte a Maria de Falco Marotta, tanti o quasi sono i suoi articoli, alcuni in partnership con il suo team, pubblicati dal nostro giornale. Vanno ricordati ai lettori i titoli di alcuni suoi libri così come la sua partecipazione vincente ------vincente al Concorso nazionale di cui si dice più avanti.
1. Religioni culture dialogo
di Maria De Falco Marotta - Edusc - 2003
2. Il Dio della festa. Con espansione online. Per la 1ª, 2ª e 3ª classe elementare
di Giuseppe Cionchi, Cristina Bortoluz, Maria De Falco Marotta - Elledici - 2007
3. Il Dio della festa. Testo di Irc. Per il 2° ciclo
di Giuseppe Cionchi, Maria De Falco Marotta, Cristina Bortoluz - Elledici - 2008
4. Verso una globalizzazione etica?. Conoscere, capire e valutare il più importante fenomeno del nostro tempo
di Maria De Falco Marotta - Elledici
5. Incontri. Cinema, scienza, cultura e fede per costruire il futuro (brossura)
di Maria De Falco Marotta - Paoline Editoriale Libri - 2007
6. Il Dio della festa. Con espansione online. Per la 4ª e 5ª classe elementare
di Giuseppe Cionchi, Cristina Bortoluz, Maria De Falco Marotta - Elledici - 2008
7. Dossier cristianesimo. Schede d'informazione sulla più sorprendente vicenda religiosa vissuta dall'umanità
di Maria De Falco Marotta - Elledici - 1990
8. Confronto con la cultura contemporanea. Sussidio per l'ora di religione e le attività alternative
di Maria De Falco Marotta - Elledici - 1987
9. Le grandi religioni oggi (illustrato)
di Maria De Falco Marotta - Elledici - 1989
10. Cieli nuovi e terra nuova. Religione per la Scuola media vol.1 (illustrato)
di Giuseppe Cionchi, Maria De Falco Marotta - San Paolo Edizioni
11. Cieli nuovi e terra nuova. Religione per la Scuola media vol.2 (illustrato)
di Giuseppe Cionchi, Maria De Falco Marotta - San Paolo Edizioni
12. Cieli nuovi e terra nuova. Religione per la Scuola media vol.3 (illustrato)
di Giuseppe Cionchi, Maria De Falco Marotta - San Paolo Edizioni
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PREMIO NAZIONALE
Impossibile non ricordare il 30 giugno del 2006. Al Circolo della Stampa di Milano quel fausto giorno vi fu la premiazione del Premio Giornalistico Benedetta D'Intino, III edizione, “riservato agli articoli e alle trasmissioni radiofoniche e televisive che affrontano il tema del disagio di bambini e adolescenti. Nella Giuria il Gotha del giornalismo italiano e dell'editoria, nel Comitato Tecnico persone di elevatissimo livello. Premio promosso dalla Fondazione Benedetta D’Intino con, come detto dianzi,
IL TERZO PREMIO così come comunicato da “Il Sole 24 Ore” – "A MARIA DE FALCO MAROTTA CHE, SUL SITO DELLA GAZZETTA DI SONDRIO HA DESCRITTO LA DIFFICILE VITA DI UN BAMBINO BRASILIANO” . (in calce i personaggi della Giuria e del Comitato Tecnico
Va ovviamente sottolineato questo prestigioso riconoscimento ottenuto da Maria de Falco Marotta al Premio Giornalistico nazionale Benedetta D'Intino, III edizione come detto 'riservato agli articoli e alle trasmissioni radiofoniche e televisive che affrontano il tema del disagio di bambini e adolescenti',
Tre elementi vanno considerati a ulteriore riconoscimento.
- Il primo è certamente quello del merito, delicato e complesso.
- Il secondo è quello del confronto con molti e validi competitori.
- Il terzo, aggiungiamo, quello di chi ha ospitato i premiati. I premi sono venuti da una selezione compiuta tra quotidiani, settimanali, periodici, riviste, radio, TV, ebbene l’affermazione di Maria ha avuto in un certo senso come corollario anche un’affermazione de “La Gazzetta di Sondrio”, giornale di provincia che può oggi, settembre 2022, festeggiare l’imminente ‘genetliaco’ d’argento. In proposito da sottolineare che la strada percorsa dal 27.11.1997 (autorizzazione Tribunale, seguita il 21.1.2001 dall’avvio in rete) ci ha visto insieme con Maria, come peraltro insieme eravamo stati prima, anche con Arnaldo Bortolotti, su Centro Valle
COSI’ GIURIA E COMITATO TECNICO
La decisione della Giuria dopo avere esaminato numerosissime opere:
- Vince Emanuela Zuccalà per un servizio su “Io Donna”
- Segue Maurizio Dalla Palma per una intervista su “Donna Moderna”
- e, terzo posto – riprendiamo testuale da “Il Sole 24 Ore” – A MARIA DE FALCO MAROTTA CHE, SUL SITO
DELLA GAZZETTA DI SONDRIO HA DESCRITTO LA DIFFICILE VITA DI UN BAMBINO BRASILIANO”. L’articolo premiato, era pubblicato il 30.11.2005 era leggibile all’indirizzo http://www.gazzettadisondrio.it/societa/01032006/chissa-se-saro-ancora-v…
LA COMPOSIZIONE D’ECCELLENZA DELLA GIURIA (IL GOTHA DEL GIORNALISMO NAZIONALE)
La Giuria del premio era composta da:
Riccardo Bonacina, Direttore Editoriale Vita,
Giancarlo d’Adda, Vicedirettrice Donna Moderna,
Ferruccio De Bortoli, Direttore Il Sole 24 Ore,
Serena Foglia, Scrittrice,
Mattia Formenton, Amministratore Delegato Gruppo Il Saggiatore,
Claudio Lovato, Presidente Gruppo Sfera,
Kicca Menoni, Direttrice di Repubblica delle Donne,
Vittorio Moccagatta, Moccagatta associati,
Piero Ostellino, Editorialista del Corriere della Sera,
Fiorenza Vallino, Direttrice Io Donna,
Carla Vanni, Direttrice Grazia.
IL COMITATO TECNICO DI ECCELLENZA
Il Comitato Tecnico era composto da:
Marco Griffini,Presidente Associazione Amici dei Bambini,
Alba Marcoli, Psicologa clinica di formazione analitica,
Carla Marzani, Neuropsichiatra Infantile, Consigliere Centro Benedetta D’Intino,
Cristina Mondadori, Presidente Fondazione Benedetta D’Intino,
Livia Pomodoro, Presidente Tribunale per i Minorenni di Milano,
Aurelia Rivarola, Neuropsichiatra Infantile, Centro Benedetta D’Intino,
Silvia Vegetti Finzi, Psicologa clinica e scrittrice.
Abbiamo premesso Giuria e Comitato Tecnico per una valutazione adeguata del valore di questo Premio.
Con particolare soddisfazione – numerosissimi i concorrenti - registriamo l’esito:
PREMIATI (ripetiamo)
- Vince Emanuela Zuccalà per un servizio su “Io Donna”
- Seguono Maurizio Dalla Palma per una intervista su “Donna Moderna”
- e – riprendiamo testuale da “Il Sole 24 Ore” – MARIA DE FALCO MAROTTA CHE, SUL SITO DELLA GAZZETTA DI SONDRIO HA DESCRITTO LA DIFFICILE VITA DI UN BAMBINO BRASILIANO” (terzo premio)
Oltre ad esprimere all’amica Maria calorosissimi complimenti, Direzione e Redazione rivolgono il loro apprezzamento per avere lei con il suo ingegno onorato il nostro giornale (Giuria e Comitato tecnico ne sono eloquente tetimonianza).
LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE
Ufficiale: "Si è tenuta presso il Circolo della Stampa di Milano, la premiazione della Terza Edizione del Premio Giornalistico Benedetta D’Intino. riservato agli articoli e alle trasmissioni radiofoniche e televisive che affrontano il tema del disagio di bambini e adolescenti. Il Premio è promosso dalla Fondazione Benedetta d'Intino. Ha ppresentato Gian Giacomo Schiavi, giornalista del Corriere della Sera e conoscitore sensibile e attento della metropoli, dei suoi cittadini e delle problematiche che stanno loro più a cuore.
Hanno preso parte all'incontro molti componenti sia della Giuria che del Comitato Tecnico.
Il fenomeno del disagio infantile e adolescenziale
E' di difficile definizione. In primo luogo, il termine “disagio” ha assunto connotazioni diverse e indefinite, divenendo col tempo un concetto sempre più esteso e poco chiaro. Del resto, non è facilmente circoscrivibile perché al suo interno trovano posto sia patologie cliniche sia fenomeni meno gravi come ansia, depressione, disabilità, disturbi alimentari e del comportamento, dipendenze. Inoltre, i dati a disposizione sono frammentari e incompleti; non riescono a dare ragione della complessità del fenomeno e non sono in grado di definirne le dimensioni reali, perché rispecchiano la disomogeneità della diffusione dei servizi pubblici sul territorio e non tengono conto del “disagio sommerso” che sfugge ad ogni possibile censimento. Non tengono conto cioè di quei bambini e adolescenti il cui disagio non viene alla luce, perché figli di clandestini o perché non hanno accesso ai centri specializzati.
A tutt’oggi, quindi, non si può contare su ricerche epidemiologiche propriamente dette. Tuttavia sono rintracciabili alcune informazioni legate al mondo della scuola che ci permettono di dare una prima lettura della disabilità. Nelle scuole milanesi, su una popolazione scolastica di 406.285 alunni (dai 3 ai 19 anni circa), si contano 10.205 bambini e ragazzi portatori di handicap psichico o sensoriale (dove per sensoriale si intendono ipovedenti e sordi): circa il 2,5 %.
A livello nazionale il suicidio è la terza causa di morte per i ragazzi tra i 15 e 24 anni e la quarta tra i 10 e 14 anni (dati Eurispes) e la Lombardia detiene un triste primato. Sono oltre 2 milioni gli adolescenti tra i 12 e i 25 anni che soffrono di disturbi alimentari. Il consumo abituale di alcool fra i giovani è in costante crescita, arrivando per le ragazze al 13,8 % e per i ragazzi al 17,1%.
“Il nostro impegno per la città”, ha concluso la dott. Cristina Mondadori, medico psicoterapeuta, “è dedicarci, attraverso il Centro Benedetta D’Intino onlus, a tutti quei bambini per cui la vita è un cammino in salita a causa di differenti forme di disagio”
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Inconsueto ampio scritto in onore di Maria ma, con il poeta, "A egregie cose il forte animo accendono l’urne de’ forti, o Pindemonte; e bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta....."
Alberto Frizziero
www.gazzettadsondrio.it - 30.6.2006