Scuola. Ancora sull'irrisolto problema dei fuori-sede
Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in considerazione dei dati provenienti dagli Ambiti Territoriali del Sud d’Italia e delle segnalazioni ricevute sulle assegnazioni provvisorie interprovinciali, rileva quanto segue: nell’anno in corso a subire maggiormente le incomprensibili scelte di attribuzione dei posti disponibili, che vedono privilegiate le GPS, sono le categorie di docenti di ruolo fuorisede fragili con l.104/92 personali o di congiunti. Non vengono salvaguardati i diritti della persona, ma si colpisce la parte più debole del settore. Nell’anno scolastico imminente si riscontra. attraverso un confronto dei dati, il maggior numero di esclusi dai procedimenti di assegnazione provvisoria interprovinciale tra le fasce deboli; anche a causa delle lungaggini burocratiche che comporteranno l’assegnazione di molte cattedre da parte dei dirigenti scolastici, con la conseguenziale esclusione di molti docenti di ruolo fuorisede.
Il CNDDU, per tutelare la fascia menzionata, invita le parti sociali e il Ministero dell’Istruzione ad avviare un monitoraggio in materia ed ideare sistemi più snelli ed efficaci, onde modificare la grave situazione di stallo riscontrata in passato, a cui necessariamente andranno incontro anche adesso molti istituti, che, sicuramente, non avranno l’organico completo dal 1° di settembre.
Gli strumenti per far rientrare nella propria residenza i docenti fuorisede non mancherebbero; occorre principalmente la volontà politica di risolvere problemi che da quasi un decennio vengono inspiegabilmente accantonati, danneggiando chi attraversa maggiori difficoltà.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU