Addio Vincenzo Cornaggia, con tanto rimpianto
La Valtellina perde un allevatore appassionato del suo lavoro, un imprenditore capace che si è dedicato con impegno allo sviluppo del settore zootecnico
La Latteria Sociale Valtellina piange Vincenzo Cornaggia, socio e amministratore di lungo corso, scomparso a
causa di un male incurabile che negli ultimi mesi lo aveva minato nel fisico ma non nel morale. È il presidente
Armando Acquistapace ad esprimere il cordoglio dei soci e dei dipendenti che lo avevano conosciuto e
apprezzato. ≪La Valtellina perde un allevatore appassionato del suo lavoro, un imprenditore capace che si è
dedicato con impegno allo sviluppo del settore zootecnico. Noi perdiamo un caro amico, un uomo serio e
affidabile, di una bontà infinita, che con la sua pacatezza e il suo equilibrio riusciva ad affrontare i problemi nella
giusta maniera e a trovare le soluzioni. Per oltre trent'anni Vincenzo è stato una presenza fondamentale per
tutta la cooperativa, una figura di riferimento, una persona con la quale era piacevole lavorare, sempre pronto a
mettersi a disposizione dei soci. Nonostante la lunga malattia e le cure che lo avevano debilitato non mancava
di far sentire la sua presenza, esprimendo pareri e dando suggerimenti. Sarà difficile continuare senza di lui ma
a sostenerci sarà lui stesso, il ricordo che ha lasciato in tutte le persone che hanno avuto la fortuna di
conoscerlo≫.
Nativo di Samolaco, dove ha sede la sua azienda zootecnica, Vincenzo Cornaggia è morto ieri nella sua
abitazione, dove ha trascorso le ultime settimane assistito dalla moglie Roberta Vener e dai figli Samantha e
Mattia. Aveva 62 anni. Socio della Latteria Sociale Valtellina dal dicembre del 1990, ne era diventato da subito
un membro attivo, mettendo a disposizione le sue energie e le sue capacità in anni cruciali per la crescita della
cooperativa. Componente del Collegio sindacale a partire dal 1993, prima come sindaco supplente quindi
effettivo, ha fatto parte del Consiglio di amministrazione ininterrottamente dal 29 aprile 1999 fino alla sua
scomparsa. All'impegno nella cooperativa ha unito quello nel Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera
e Bitto, di cui è stato presidente per 12 anni. A lui si devono importanti iniziative per lo sviluppo del settore
zootecnico e per la promozione dei prodotti lattiero-caseari