Questione Crocifisso: Adel Smith mosso dallo Spirito Santo
Questione Crocifisso: Adel Smith non è affatto da
crocifiggere come taluni pensano è scrivere. Per la
saggezza popolare “ambasciator non porta pena”. Grave
delitto è prendersela con il messaggero che è latore di
sgraditi messaggi.
Se questo vale in assoluto vale molto, molto di più in
questo caso perché Adel Smith è stato inconsapevole,
utilissimo
strumento.
Di chi? Dello Spirito Santo.
Chi ha letto l'articolo per i 25 anni di Papato
di Giovanni Paolo II (leggere l'articolo "Il Papa 25
anni dopo", editoriale del nostro Direttore pubblicato sul n. 29
del 18 ottobre scorso) avrà notato l’accenno
all’intervento dello Spirito Santo nella sua elezione, e
magari anche nella attuale continuazione della sua
missione.
Abbiamo l’impressione che il disegno si sia ripetuto.
Prima lo sprone su quel tale, Adel Smth, e poi
l'incoraggiamento a quel magistrato dell'Aquila che non
riteniamo si sia dimostrato, con la sua sentenza, un'aquila e
neppure nella saggezza quello che indica il suo cognome,
Montanaro.
Diciamo questo per le reazioni che ci sono state dopo
l'illuministica ma non illuminata sentenza che ha scosso le
coscienze, attraversato i confini che passano tra credenti,
credenti praticanti e non, agnostici, "laici".
Imperscrutabili i disegni della Provvidenza e le sue vie.
Amarilli
GdS - 8 XI 2003 -
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