LE VITTIME DELLO SPIRITISMO NEW AGE
La visita pastorale del
Papa al Santuario della Madonna di Pompei (7 ottobre
2003) ci offre lo spunto per parlare di un tema di
grande attualità: la rinascita dello spiritismo,
rilanciato da certa non-cultura New Age.
La storia dello splendido Santuario di Pompei si lega a
quella del suo fondatore, il Beato Bartolo Longo, una
meravigliosa figura di laico che dedicò tutta la sua
vita alla diffusione del culto mariano.
Non tutti sanno che l'avvocato Bartolo Longo, prima
della sua conversione, praticò lo spiritismo e ne fu un
accanito sostenitore. Ma poi, comprese i rischi di
questa pratica e la abbandonò completamente, offrendo la
sua intera vita alla Chiesa.
L'esempio di Bartolo Longo può rappresentare un grande
segno di speranza per tutte le persone che hanno avuto
la sfortuna di cadere nella trappola dello spiritismo.
Oggi, purtroppo, con l'avvento del New Age, stiamo
assistendo ad una vera e propria esplosione di questa
triste pratica, che si basa sulla strumentalizzazione
del dolore.
Gli spiritisti, per fare soldi, approfittano dei momenti
di debolezza di chi soffre per la perdita di una persona
cara. Dicono di poter comunicare con i morti e di
riuscire a creare un ponte con il mondo dell'aldilà.
Propongono una strada che, inizialmente, sembra donare
sollievo. Ma poi, con il tempo, conduce sul terreno
della dipendenza e dell'alienazione.
Gli spiritisti si presentano con il volto sorridente e
amichevole di chi finge di alleviare il dolore delle
persone. Ma non sono altro che lupi travestiti da
agnelli.
Oggi lo spiritismo si manifesta attraverso diverse
maschere: dai presunti medium che si esibiscono in
televisione alle più classiche sedute per parlare con i
morti. Tra le pratiche più diffuse c'è la cosiddetta
scrittura automatica, tramite la quale i defunti
detterebbero parole o frasi al sensitivo di turno.
Ci sono anche squadre di acchiappafantasmi, che
sostengono di liberare le case dagli spiriti,
registrando le voci dei morti o scattando fotografie di
misteriose entità. Infine, non mancano assurdi gruppi di
spiritisti cristiani, i quali pretendono di conciliare
certe pratiche esoteriche con la Bibbia (che, in realtà,
le ha sempre sconsigliate).
E' necessario smascherare questi inganni. La visita del
Papa al Santuario di Pompei può rappresentare
l'occasione per ricordarci, nelle nostre preghiere, di
chi sta attraversando un momento di dolore ed è finito
nel tunnel dello spiritismo.
Lo splendido esempio di vita del Beato Bartolo Longo ci
fa capire che è possibile uscire dall'oscurità di certe
rischiose pratiche e recuperare l'autentica luce della
fede.
Carlo
Climati
Sito:
www.carloclimati.com - E-mail: md3416@mclink.it
GdS - 8 X 2003 -
www.gazzettadisondrio.it