Finalmente una discussione approfondita, generale, sul Piano Territoriale e concrete proposte per risolvere i problemi
 Finalmente una discussione approfondita, generale, sul 
 Piano Territoriale e concrete proposte per risolvere i 
 problemi come da comunicato emesso dalla DC e che 
 integralmente pubblichiamo senza modifiche:
 "Si è tenuto infatti al Policampus di Sondrio il preannunciato incontro 
 sul Piano Territoriale organizzato dalla ricostituita Democrazia 
 Cristiana, relatori Flaminio Benetti e Alberto Frizziero, 
 entrambi ex Sindaci di Sondrio, ex Presidenti della Comunità 
 Montana unica di Valtellina al tempo dei Piani, ex Segretari 
 provinciali DC nonché Gianni Lisignoli ex Sindaco di Piuro ed ex 
 assessore provinciale.
 L’incontro pubblico verteva infatti sulla presentazione del 
 Piano predisposto dalla Provincia e definito “occasione per 
 definire il futuro assetto della provincia di Sondrio dal quale 
 conseguiranno scelte politiche, economiche ed amministrative 
 destinate ad orientare il futuro di tutta la popolazione della 
 Valtellina e della Valchiavenna”. Ed effettivamente si è 
 trattato di una analisi approfondita dei contenuti del Piano in 
 termini operativi con la indicazione di soluzioni per i diversi 
 problemi aperti.
 Pruneri
 Tema introdotto dal Segretario provinciale DC Cardelio Pruneri, 
 già Sindaco di Grosio ed assessore nella Comunità Montana unica 
 di Valtellina, che sottolineata l’importanza del Piano ha 
 precisato che con l’incontro la DC si ripropone di entrare nel 
 vivo dei problemi, lasciando da parte le polemiche partitiche, 
 per cercare le soluzioni migliori per la nostra gente e la 
 nostra terra. Una linea, ha continuato, che caratterizzerà la 
 presenza della DC nelle prossime elezioni. Vi sarà una posizione 
 autonoma con un candidato-Presidente e candidati nei 24 Collegi 
 nell’intento di cercare di riportare al centro del dibattito i 
 contenuti, la sostanza dei problemi perché è solo discutendo e 
 approfondendo che si trovano le soluzioni migliori.
 Patelli
 Una posizione sostenuta anche dal Segretario organizzativo della 
 Democrazia Cristiana Lombarda Patelli venuto a Sondrio in 
 occasione di questa prima uscita pubblica della DC di Valtellina 
 e Valchiavenna.
 Frizziero
 Alberto Frizziero, che era stato anche responsabile nazionale 
 dell’ANCI e della DC per i problemi del territorio, ha 
 contrapposto alla logica vincolistica, largamente presente nel 
 Piano, una logica di sviluppo con esempi concreti anche di 
 normativa.
 D’indubbio rilievo il suo richiamo all’evento storico che si 
 produrrà per la provincia nell’arco di validità del Piano: la 
 Valtellina sarà “catapultata in Europa”, anzi nel cuore 
 dell’Europa rispetto alla posizione marginale attuale. Ciò 
 avverrà con la caduta dei confini europei oggi a Castasegna, 
 Campocologno e Montespluga con l’ingresso della Svizzera nella 
 Comunità. A quel punto Engadina-Valtellina-Alto Lario sarà la 
 regione turistica potenzialmente più forte del continente.
 Di qui l’invito a muoversi in questa prospettiva e quindi a 
 tenerne conto nel Piano.
 Fra gli altri richiami concreti da citare quello sugli 
 elettrodotti per la razionalizzaione della rete ed eliminazione 
 di gran parte delle attuali linee, per i piani di risanamento e 
 per recupero urbanistico, oltre alla necessaria rimozione di una 
 sorta di oppressione vincolistica nei confronti dei Comuni, 
 persino con l’indicazione di cosa fare casa per casa nei centri 
 e nuclei storici della provincia.
 Benetti
 Flaminio Benetti, anche professionalmente impegnato sui temi del 
 territorio, ha sottolineato innanzitutto i due aspetti positivi, 
 peraltro condivisi da tutti i presenti: d’un lato il fatto che 
 finalmente vi sia una proposta sul tavolo, da notevolmente 
 modificare ma intanto c’è; in secondo luogo il fatto che 
 l’ambiente viene ad essere considerato per quello che 
 rappresenta per la provincia. Anche qui molte cose da modificare 
 perché l’ambiente, specie quello di mezza e alta montagna, non 
 deve servire per i turisti che arrivano nel week-end ma per chi 
 vi abita 365 giorni all’anno.
 Ha poi rilevato alcune contraddizioni fra i principi enunciati e 
 le proposte concrete. Ad esempio per i Comuni si parla di 
 principio di sussidiarietà ma poi in concreto a loro si lascia 
 fare quello …che il Piano ha già deciso come si deve fare. 
 Troppo vincoliamo. Lo si potrebbe capire solo se esso fosse 
 utilizzato come salvaguardia in attesa dell’adeguamento dei 
 Piani Regolatori da parte dei Comuni, ma non certo come 
 imposizione delle modalità di intervento. Il Piano deve restare 
 sul suo livello, provinciale, con indicazioni e non interferendo 
 minutamente, comìé ora, con il livello comunale. Con l’ausilio 
 di una proiezione mobile sulle tavole di Piano ha inoltre 
 evidenziato i contenuti del Piano.
 Lisignoli 
 Gianni Lisignoli, già Sindaco di Piuro, assessore provinciale e 
 con altri incarichi svolti, ha posto il problema, in termini di 
 obiettivi strategici, dello sviluppo. Dobbiamo assicurare un 
 futuro alle giovani generazioni e quindi, appunto, occasioni di 
 sviluppo. Ha citato alcuni casi, come ad esempio quello della 
 Val di Lei che per un verso si cerca di lanciare con 
 interessanti progetti di collegamento diretto che non trovano 
 però nel piano adeguata considerazione per renderli 
 effettivamente fattibili quasi che la mano destra non sappia 
 quel che fa la mano sinistra.
 Anche lui si è soffermato sull’eccesso di dirigismo e di 
 vincolistica di questa proposta di piano. Piano che deve essere 
 sì approvato perché di un Piano c’è bisogno, ma solo dopo avere 
 provveduto a correggere e modificare una serie di norme e ad 
 integrare con gli aspetti mancanti, quali quelli dello sviluppo, 
 oltre ad eliminare tutta la serie di prescrizioni minute che non 
 competono ad un Piano di livello provinciale ma ai Comuni. 
 Elemento, trattato anche dagli altri relatori e da qualche 
 intervenuto nel dibattito, l’esigenza della partecipazione alla 
 preparazione del Piano. La partecipazione è mancata sinora, si 
 veda di recuperarla perché essenziale.
 Conclusione di Pruneri
 Dopo una serie di interventi ha concluso i lavori il segretario 
 Pruneri annunciando in particolare che prossimamente vi sarà la 
 diffusione di un documento operativo della DC su questa proposta 
 di piano.
Red
 GdS 20 III 04  
www.gazzettadisondrio.it
