A Morbegno l'inaugurazione dell’anno scolastico
A un mese dall’inizio dell’anno scolastico 2021/2022, come di consueto, si è svolta questa mattina la Cerimonia d’Inaugurazione nella splendida cornice dell’Auditorium Sant’Antonio di Morbegno alla presenza delle massime autorità scolastiche e cittadine. Sotto la regia dell’Ufficio Scolastico Territoriale in collaborazione con la Questura di Sondrio e condotta da due studenti del Liceo Scientifico Donegani, Greta Negrini e Tommaso Motalli, la mattinata è trascorsa nel segno di musica, teatro e sport. In particolare, nell’ambito delle celebrazioni per i 700 anni dalla sua morte, Dante ha anche quest’oggi avuto un ruolo centrale sulla scena. Ad aprire l’evento sono state le note dell’Inno di Mameli suonate dall’orchestra formata dai ragazzi del Liceo Musicale Pinchetti di Tirano, i quali si sono poi esibiti in altri brani del loro repertorio sotto la direzione del professor Matteo Bertolina.
I saluti delle autorità
Non sono poi mancati i saluti istituzionali a cominciare dal viedomessaggio del Ministro all'Istruzione, Patrizio Bianchi, rivolto a tutti gli studenti di Valtellina e Valchiavenna. «Abbiamo ricominciato - ha detto il Ministro rivolgendosi ai ragazzi -. C’era molta voglia di tornare ad essere insieme e condividere momenti come questa cerimonia in cui tutti i ragazzi si ritrovano per dirsi reciprocamente “buon anno scolastico”. La pandemia ha dimostrato come tutto il mondo sia diventato più vulnerabile ma, il modo migliore per far fronte a tale fragilità, è rafforzarsi gli uni con gli altri e la scuola è il luogo in cui ci si sorregge reciprocamente, è il luogo in cui si costruisce una comunità».
Anche il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, Augusta Celada, ha voluto recapitare ai ragazzi il proprio saluto. «L’anno scolastico appena avviato rappresenta un nuovo inizio per tutti - ha fatto sapere tramite il proprio messaggio -. L’augurio è di intraprendere questo viaggio insieme, alunni e insegnanti, in una condivisione di tempi e spazi che sono il tessuto e la sostanza della crescita personale e dell’apprendimento. L’esperienza dei due anni trascorsi ha dimostrato che le connessioni virtuali non sono in grado di sostituire i rapporti tra le persone: possono forse aumentarli, sovvenire nell’emergenza, ma mai sostituirli. Senza interazione personale e senza confronto interpersonale non è possibile apprendere appieno; solo le relazioni tra le persone permettono di acquisire oltre alla conoscenza, la sapienza».
Sul palco poi il Sindaco di Morbegno, Alberto Gavazzi: «E’ un onore come sindaco accogliere l’inaugurazione dell’anno scolastico in questa scenografia ricca di arte e di storie. La pandemia ha messo alla prova una generazione di studenti e a tutti loro va l’augurio di una migliore ripresa possibile auspicando che l’esperienza trascorsa possa aiutarci a comprendere la straordinarietà di ciò che ogni giorno avviene all’interno delle aule scolastiche».
Quest’anno la cerimonia è stata organizzata in collaborazione con la Questura di Sondrio grazie alla quale, all’esterno dell’Auditorium, è stato possibile ammirare due auto d’epoca della Polizia di Stato. «Da figlio di due insegnanti ho sempre visto la scuola quale Istituzione primaria: se non abbiamo una buona scuola non avremo di certo una buona società», ha dichiarato il Questore di Sondrio, Angelo Re. Come lui anche il Vice Prefetto, dottor Umberto Sorrentino, ha portato il proprio saluto augurando a tutti buon anno scolastico, come pure il Presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti. «Sono felice di essere qui e mi complimento per la bravura di tutti i ragazzi che si sono esibiti stamattina – ha dichiarato Moretti –. Concordo con il Questore nel dire che la scuola è la prima istituzione ed oltretutto è un luogo estremamente inclusivo. Tutto quello che oggi voi ragazzi imparate sarà il vostro supporto per il futuro e migliorare la società in cui viviamo».
L’anno Dantesco e le Olimpiadi 2026
La mattinata è proseguita poi nel segno del teatro con un monologo dantesco “al femminile” volto a sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne recitato da Francesca Gusmeroli, estratto da uno spettacolo del FAI e diretto dal professore e regista Gianluca Moiser. Un video inedito prodotto dall’UST unendo storia locale, architettura e parole del primo Canto del Paradiso, ha preparato il terreno all’intervento del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Fabio Molinari: «Nel corso dell’anno sono state molte e pregevoli le iniziative dedicate al Sommo Poeta ma il nuovo anno scolastico sarà proiettato verso un altro sentiero un po’ più a lungo termine: le Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026. Abbiamo intenzione di metterci al lavoro sin da subito per arrivare pronti a tale scadenza. La scuola di questa provincia non può farsi da parte e mostrarsi indifferente ad un evento così importante e collettivo che ci vedrà protagonisti da vicino e ha intenzione quindi di investire sulla preparazione e la formazione degli studenti. Formare figure professionali e cittadini consapevoli del contributo che possono dare, vuol dire dimostrarsi parte attiva di una comunità che lavora in sinergia per il proprio territorio».
Lo sport per una “rinascita” della scuola
La Cerimonia è poi proseguita nel segno dello sport, inteso come strumento di educazione e di rinascita per la scuola. Sul palco è salita Carlotta Gilli, la nuotatrice campionessa paralimpica del gruppo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, vincitrice di 5 medaglie alle Olimpiadi di Tokyo fra cui due ori nelle specialità dei 100 farfalla e 200 misti. Carlotta, oltre a essere una campionessa, è anche una studentessa universitaria. «Conciliare la carriera scolastica con quella sportiva non è semplice ma si può fare - ha detto Carlotta lanciando a tutti il suo straordinario messaggio di tenacia e dedizione -. Ho sempre sognato di partecipare alle Olimpiadi e di studiare all’Università e sono molto felice di essere riuscita a realizzare i miei obiettivi. Per me lo sport rappresenta una filosofia di vita: ci insegna a vivere e a stare con gli altri, ci insegna a rispettare compagni ed allenatori. Ogni volta che mi pongo un obiettivo ci metto l’anima: bisogna trovare il modo per superare gli ostacoli che pure non mancano; occorrono forza e prontezza per combattere le avversità che ogni volta ci si parano davanti. Ciò che più mi ha fatto gioire è stato portare l’Italia sul gradino più alto del podio a Tokyo. Ed è anche per questo che, il messaggio che voglio dare ai ragazzi, è quello di credere sempre nei propri sogni: nella vita gli imprevisti sono tantissimi ma grazie all’impegno e alla costanza coronare i propri sogni è possibile. Auguro a tutti voi di provare grandi emozioni».
Ultimo ospite della giornata è stato poi Marco Bonalda, campione italiano di bike trial e autore di un progetto di potenziamento sportivo all’Istituto Comprensivo di Talamona, che ha regalato grandi emozioni con un’esibizione davvero mozzafiato. «Lo sport è fondamentala all’interno del percorso scolastico sia in termini di socialità, che di dedizione ad una passione, e ci insegna ad andare oltre ai nostri limiti», ha detto infine Bonalda ai ragazzi.