La Rete degli orti botanici della Lombardia ha una nuova presidente
Daniela Praolini “Insieme abbiamo molto da fare per ritornare a vivere i nostri orti e giardini vegetali”
Milano, 21 settembre 2021 – È Daniela Praolini, Coordinatrice del Servizio di promozione e qualificazione dei servizi del Parco nazionale dello Stelvio – ERSAF Lombardia, la neo-eletta Presidente della Rete degli orti botanici della Lombardia per i prossimi tre anni. Daniela Praolini succede a Martin Kater, Direttore dell’Orto botanico di Brera, già Presidente della Rete da settembre 2018 e attuale vicepresidente dell’Associazione.
“È per me un onore – afferma Daniela Praolini, Presidente della Rete degli orti botanici della Lombardia – poter guidare i nostri Giardini botanici per il prossimo triennio, nel percorso comune di coinvolgimento e di avvicinamento al mondo vegetale di pubblici diversi. Gli Orti botanici sono luoghi privilegiati per la comunicazione della scienza, per l’educazione ambientale, per la divulgazione e per il loro ruolo sociale. L’Associazione riunisce da quasi vent’anni realtà molto differenti tra loro e “fare rete” rappresenta un importante strumento di forza e supporto per ciascuno dei suoi nodi. Ringrazio Martin Kater per l’ottimo lavoro svolto durante la sua presidenza e ringrazio i Soci della Rete degli orti botanici della Lombardia per la fiducia accordatami e per l’opportunità che la Presidenza rappresenta per il Giardino Alpino Rezia, ma un grosso grazie va anche a tutti coloro che lavorano negli orti, educatori, ricercatori, giardinieri, volontari, curatori, tutti coloro che dei nostri orti si prendono cura. Sono certa che insieme abbiamo ancora molto da costruire.”
Dichiara Martin Kater, ora Vicepresidente della Rete degli orti botanici della Lombardia: “Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti perché nonostante le chiusure imposte dalla pandemia da Covid-19, i singoli Orti hanno saputo reagire alle difficoltà, offrendo ai visitatori diverse opportunità di evasione, sempre garantendo sicurezza e distanziamento, al fine ultimo di far ritrovare il contatto con la natura. Infatti, le attività della Rete – tra cui i progetti e le strategie di conservazione, la condivisione delle conoscenze e delle tecniche di coltivazione, la gestione e la presentazione delle collezioni, la didattica e la divulgazione botanica e ambientale, la formazione e l’aggiornamento del personale – hanno proseguito anche nell’ultimo anno e mezzo, da remoto e online quando non si poteva in presenza, dando continuità all’operato dell’Associazione.”