Giovani, non si vaccinano: al Morelli c'è posto (anche in terapia intensiva)
La variante delta è più contagiosa: i tamponi positivi sono il 16% del totale. Ebbene per giovani, e qualche altro, che non vogliono vaccinarsi: al Morelli, che vogliano o meno, c'è posto. Il virus non può con i vaccinati e se la prende con i non vaccinati
La situazione continua ad essere attentamente monitorata all'Ospedale Morelli dove è aperto un reparto covid-19 nel primo padiglione: i numeri, grazie al forte impulso della campagna vaccinale massiva, non sono più quelli dei mesi scorsi, ma i ricoveri continuano. Sono stati complessivamente 31 nel mese di agosto e oggi sono in cura 10 pazienti, tutti non vaccinati, perlopiù giovani o giovanissimi. La disparità nell'evoluzione della malattia a partire dal contagio è resa evidente da due casi trattati a Sondalo: un 35enne di fuori provincia, non vaccinato, in condizioni molto serie la settimana scorsa è stato trasferito all'Ospedale di Bergamo per essere ricoverato in Terapia intensiva; nei giorni scorsi, una persona residente in Alta Valle, già vaccinata con entrambe le dosi, è stata ricoverata in via precauzionale per un leggero stato febbrile dal quale si è ripresa in un paio di giorni senza che insorgessero complicazioni di natura polmonare. Protetta dal vaccino, nonostante il contagio, non ha sviluppato la malattia.
I contagi sono frequenti a causa della variante delta, ormai predominante anche in provincia di Sondrio: la percentuale di tamponi positivi sul totale, dopo essere scesa fino al 5% intorno al 20 luglio è risalita fino al 16%, ai livelli di metà giugno. Per fermare il diffondersi del contagio è quindi fondamentale continuare ad adottare le misure di sicurezza, ma chi è vaccinato è protetto, mentre i problemi insorgono per coloro i quali non lo sono. Il rischio riguarda le persone di tutte le età e aumenta a partire dai 60 anni. L'Asst è operativa sul territorio provinciale con cinque centri vaccinali a Sondalo, Villa di Tirano, Sondrio, Morbegno e Chiavenna: prenotando sul portale della Regione Lombardia si ottiene l'appuntamento per la somministrazione della prima dose in pochissimi giorni, entro 48 ore se si è studenti, mentre gli ultrasessantenni, il personale docente e non docente delle scuole di ogni ordine e grado e gli operatori sanitari e sociosanitari possono accedere liberamente senza prenotazione.