Il protocollo di Kyoto é legge
Il “trattato climatico” di Kyoto è attivo ed esplica i suoi
effetti.
Dal 1997 ad oggi ha suscitato prese di posizione
nazionali ed internazionali, ma ora è definitivamente in vigore
nei Paesi che l'hanno sottoscritto: 141 fino ad ora (dei quali
39 industrializzati). Sono così scattati i complessi meccanismi
per la riduzione dei sei gas che surriscaldano l'atmosfera
alterandone il clima: anidride carbonica, metano, protossido
d'azoto, fluoroclorocarburi, perfluorocarburi e esafluoruro di
zolfo. I maggiori imputati dei gas serra restano ovviamente le
ciminiere, i tubi di scappamento, ma nella lista ci sono anche i
terreni agricoli e gli allevamenti zootecnici.
I 39 Paesi industrializzati dovranno abbassare le proprie
emissioni dei gas serra entro il 2012, di quote variabili
intorno al 5,2%.
I Paesi non-industrializzati sono ancora esentati. Le ricette di
miglioramento riguardano l'efficienza delle centrali elettriche
e dei motori, il risparmio energetico, la sostituzione di
idrocarburi con fonti rinnovabili e l'incremento delle superfici
forestali.
L'entrata in vigore del Protocollo, spiana la strada anche alla
cosiddetta “Borsa dell'Aria”, ovvero il mercato dei certificati
verdi che consentirà ai più inquinanti di comprare - in un certo
senso - il diritto a restare indietro sugli obblighi fissati da
Kyoto. Entro il 2012 chi non avrà raggiunto gli obiettivi di
riduzione, potrà coprire il proprio “debito di CO2”, comprando
quote di questo gas dai paesi più virtuosi.
L'Italia si era impegnata a ridurre del 6,5% le proprie
emissioni. Non avendo potuto garantire questo risultato, si
trova oggi a dover tagliare di circa il 13%. Lo stesso Ministro
dell'Ambiente, Altero Matteoli, ha stimato in un taglio di circa
100 milioni di tonnellate di CO2, il bisogno italiano di
riduzione, da conseguire con l'ammodernamento del parco
veicolare, con la diffusione delle minicentrali a cogenerazione
di elettricità e calore, con la produzione di energia dai
rifiuti, con l'incremento di efficienza degli impianti e con
l'aumento delle superfici forestali.
Quindici-Federgasacqua
GdS 28 II 05
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