Save the Children, sgomento per l’ennesimo naufragio e nostra nota
Nel Mediterraneo centrale morti quasi TRIPLICATI nel 2021 sul 2020. Troppi bambini pagano lo scotto di una politica che si ostina a non prevedere un sistema efficace di ricerca e soccorso in mare. (in mare ma anche prima - nostra nota in calce)
“La notizia dell’ultimo naufragio, che avrebbe tra le vittime anche dei bambini, ci lascia sgomenti. Non possiamo non chiederci quante persone ancora debbano sacrificare la propria vita, prima che l’Europa e l’Italia si rendano conto di quanto sia indispensabile e urgente un impegno diretto degli Stati membri e dell’Unione Europea per l’attivazione di un sistema strutturato, coordinato ed efficace di ricerca e soccorso e per la definizione di canali d’ingresso sicuri affinché cessi questa catastrofe. Il Mediterraneo centrale si conferma ancora una volta tra le rotte più pericolose al mondo e non ci si può limitare al cordoglio di fronte a questa ennesima tragedia” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, commentando le notizie dei naufragi degli ultimi giorni.
Basti pensare che secondo i dati delle Nazioni Unite, nei primi sei mesi del 2021 il numero delle persone morte nel Mediterraneo Centrale è quasi triplicato rispetto all’anno precedente[1].
“Non ci si può abituare a vedere morire uomini, donne e bambini in mare. Quei bambini, che continuano a perdere la vita in quella che ormai è diventata un’enorme fossa comune, meritano di poter vivere e crescere sicuri. E’ indispensabile una presa di posizione strutturata e coordinata delle istituzioni italiane ed europee che consenta da un lato l’attivazione di un sistema di ricerca e soccorso per salvare vite umane nel Mediterraneo, dall’altro la messa in campo di evacuazioni di emergenza e corridoi umanitari di accesso all’Unione Europea, con una particolare attenzione verso i più vulnerabili, tra i quali i minori soli” ha concluso Raffaela Milano.
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Nostra nota
Da anni tutti o quasi insistono a dire che è l'Europa a dover fare la sua parte
Da anni gli altri Stati europei insistono a fregarsene lasciando il pallino a noi
A Malta l'accordo per la ridistribuzione dei migranti (anche se in piccola parte) è rimasto sulla carta
Siamo quasi soli a recuperare naufraghi che, - lo dice Save... - però sono il TRIPLO rispetto al 2020
Inevitabile in questa situazione l'incremento continuo dei viaggi e, purtroppo, delle carneficine
Bisogna cercare di salvare chi sta affogando ma non basta
Bisogna cercare di arginare e poi ridurre quelli che si imbarcano
A parte la grande politica che guardi al Sael e oltre occorrono misure operative
Bisogna cercare di informare ai migranti cosa li attende arrivati sul bagnasciuga
In più occasioni abbiamo sottolineato una cosa concreta che andrebbe fatta e cioè un grande bombardamento delle zone da cui provengono. Non bombe ovviamente ma miliardi di volantini che smentiscano il quadro che loro fanno i gestori schiavisti, che documentino invece come non vi sia una via di speranza ma una via di morte. Ore in TV. Ogni altra informazione.
Almeno questo bombardamento l'Europa, recalcicrante nel resto, potrebbe farlo
(GdS)