Conferenza UNESCO: Greenpeace scompare ogni anno un’area di foresta primaria pari a oltre un terzo dell’Italia

Un migliaio di scienziati si sono
riuniti fino al 28 gennaio a Parigi, nella sede dell'Unesco, per
la Conferenza internazionale sulla biodiversità, e hanno
rilanciato l’allarme sull’estinzione delle specie.

Secondo gli scienziati, era dal tempo della scomparsa dei
dinosauri, 65 milioni di anni fa, che la terra non attraversava
una crisi come quella attuale che potrebbe portare nel giro di
una cinquantina d'anni all'estinzione - dal 15% al 37% - di
specie animali e vegetali.

Greenpeace sottolinea come gran parte delle estinzioni sia
causata dalla perdita di habitat.

“Le foreste primarie rappresentano l'habitat di circa i tre
quarti della biodiversità vegetale e animale terrestre e la loro
distruzione gioca purtroppo un ruolo cruciale nell'attuale
catastrofe biologica.

La distruzione delle foreste primarie marcia a una velocità
superiore ai 10 milioni di ettari l'anno (una superficie pari a
oltre un terzo dell’Italia): se non riusciremo a fermare questa
distruzione, sarà inutile avviare costosi programmi per la
protezione delle specie” commenta Sergio Baffoni, della campagna
foreste di Greenpeace.

Greenpeace chiede al governo italiano, in occasione della
conferenza sulla biodiversità a Montecatini a luglio prossimo,
di predisporre e attuare misure concrete e urgenti volte a
fermare la massiccia importazione di legname abbattuto
illegalmente. Il nostro Paese è in testa nelle classifiche di
esportazione dei mobili e circa l'80% del legname che impiega e'
di importazione. L'Italia, per esempio, e' il primo importatore
di legname tropicale del Camerun, Paese le cui foreste,
assediate dall'industria del legno, sembrano avviate al declino.


“Le strade aperte dalle compagnie del legno sono intensamente
utilizzate da organizzate bande di bracconieri dotati di armi da
guerra e di protezioni altolocate, che stanno poco a poco
vuotando le foreste della fauna selvatica. Gorilla, scimpanzè,
elefanti di foresta sono sempre più a rischio, mentre si
continuano a organizzare conferenze sulla biodiversità e gli
impegni presi non vengono mantenuti” afferma Baffoni.
Gabriele Salari



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Gabriele Salari
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