Il ponte di Traona non piace proprio
L’Unione del Commercio e del Turismo condivide le preoccupazioni di fronte ai pesanti ritardi nei lavori di consolidamento del ponte di Traona. Gli imprenditori della Bassa Valle: «Dal ponte delle assurdità pesanti e inaccettabili danni alle imprese».
19 maggio 2021 – Gli imprenditori della Bassa Valle vivono una situazione di forte disagio perché da quasi un anno il ponte di collegamento da Traona a Cosio Valtellino e svincolo della nuova ss. 38, importante infrastruttura viaria per la zona, è chiuso per lavori di consolidamento. Oltre a ciò, le promesse di realizzazione di un ponte nuovo, ormai datate di qualche anno, non trovano riscontro, tant’è che ad oggi non c’è ancora il progetto esecutivo. Questa situazione ha creato un notevole danno economico alle imprese del territorio, che vedono fortemente penalizzati i loro introiti. Da qui è nata l’iniziativa del Comitato ‘Il ponte dell’assurdità’, di cui sono referenti Roberta Benedetti, Ermes Baraiolo, Raffaele Conforti e Iseo Bonini, che ha organizzato la manifestazione di protesta e sensibilizzazione in programma per sabato 22 maggio, alle ore 10, in via della Stazione a Traona. Una mobilitazione pacifica per chiedere di concludere al più presto i lavori di messa in sicurezza del vecchio ponte, chiarendo nel dettaglio gli interventi che si intendono mettere in campo da qui in avanti, ma soprattutto la data della riapertura. Questo solo per tamponare l’emergenza nell’immediato, con in prospettiva, però, un altro fondamentale intervento: la progettazione e la messa in opera di un nuovo ponte e una strada adeguata alla viabilità odierna, opera ritenuta imprescindibile per risolvere una volta per tutte gli attuali problemi viabilistici legati all’inadeguatezza di un manufatto che, anche una volta messo in sicurezza con dispendio di risorse e di tempo, risulterà comunque superato e pericoloso nel contesto dell’assetto viario della nuova SS. 38.
«La manifestazione di sabato 22 maggio - afferma Roberta Benedetti - è organizzata dal Comitato ‘Il ponte dell’assurdità’ che raggruppa 40 attività aderenti. L’obiettivo è accendere i riflettori, facendo sentire la nostra voce in modo ordinato e pacifico, sul grave disagio causato a tutti i cittadini, imprenditori compresi, di Traona e di parte della Bassa Valle, che da oltre un anno stanno vivendo una situazione assurda, con problemi quotidiani negli spostamenti. A carico delle attività, infatti, vi sono le pesanti conseguenze economiche dovute alla perdita sia dei clienti di passaggio sulla nuova SS. 38 sia di quelli residenti sulla sponda opposta dell’Adda, cosa che ha costretto alcuni operatori addirittura a non riaprire e che, comunque, mette a rischio la sopravvivenza delle aziende della zona, che stanno registrando importanti perdite di fatturato».
«Nella serata di ieri ci siamo riuniti per definire tutti i dettagli operativi di questa mobilitazione pacifica che è stata organizzata - precisa Ermes Baraiolo - informando le autorità di pubblica sicurezza e istituzionali, e che verrà realizzata rispettando le norme vigenti in materia di sicurezza sanitaria, con postazioni fisse in luoghi prestabiliti. Abbiamo interpellato i sindaci della Bassa Valle, le associazioni di categoria e le organizzazioni dei lavoratori, che in gran numero ci hanno dato il loro appoggio. L’evento avrà un importante risvolto mediatico, con il coinvolgimento delle redazioni locali e anche di emittenti nazionali. Nell’occasione - conclude Baraiolo - avremo modo di sensibilizzare l’opinione pubblica. Infatti, non tutti sanno – spiega Baraiolo - che il primo progetto, finanziato e appaltato per l’abbattimento e la costruzione di un nuovo ponte, risale al 1999. Un altro progetto, con soldi già stanziati, è del 2017 ed è stato anch’esso abbandonato». Si deve anche notare che dal dicembre 2018 a ogni allerta meteo la Provincia dispone la chiusura del ponte. I lavori per la messa in sicurezza sono iniziati il 7 maggio 2020, mentre al 30 giugno dello stesso anno risale la chiusura alla circolazione per realizzare i pali di sottofondazione. Il 30 settembre, però, la ditta appaltatrice ha accertato un abbassamento del ponte e il cantiere ha subìto uno stop durato per mesi.
Resta il fatto che a distanza di un anno dal loro avvio i lavori sono ancora in corso. «Siamo preoccupati - sottolineano Benedetti e Baraiolo – per il protrarsi dei cantieri, senza contare che, quando il ripristino sarà compiuto, avremo comunque un ponte non adeguato: la carreggiata rimarrà stretta, con senso di marcia alternato per i veicoli al di sopra delle 3,5 tonnellate e gestito da un semaforo intelligente, e l’accesso resterà pericoloso perché preceduto da una curva a 90 gradi, per non parlare dell’impatto visivo. Tutto questo all’uscita di una superstrada! Vogliamo, comunque, avere fiducia nell’operatività delle istituzioni e guardare alle importanti risorse che verranno messe a disposizione per la ripresa economica, parte delle quali saranno destinate all’ammodernamento delle infrastrutture, con la possibilità di porre riparo a 20 anni di errori. La nostra richiesta è quella che quindi venga finalmente realizzato un ponte nuovo, opera che consideriamo necessaria e imprescindibile».
Anche l’Unione del Commercio e del Turismo manifesta preoccupazione rispetto alla situazione che si è venuta a creare. «Il ponte di Traona - sottolinea il presidente dell’Associazione Mandamentale di Morbegno Mario Rovagnati - è un’arteria fondamentale e vitale per tutta l’economia della Bassa Valtellina, compresi il commercio, il turismo e i servizi, che stanno soffrendo tantissimo. La sua chiusura continua a provocare disagi alla popolazione, agli imprenditori, ai mezzi di pubblici, di soccorso, di trasporto delle merci, ai visitatori, con un danno di immagine per l’intero nostro comprensorio della Bassa Valle. Non possiamo accettare che il nostro Mandamento venga così poco considerato, dopo essere già stato depauperato di importanti servizi. Per questa ragione, esprimo la completa vicinanza dell’Associazione Mandamentale ai colleghi imprenditori di Traona e accolgo con favore la richiesta che ci è stata rivolta dal Comitato di invitare tutti gli operatori della Bassa Valle a partecipare alla manifestazione di sabato 22 maggio».
Il presidente della Provincia Elio Moretti, interpellato dall’Unione del Commercio e del Turismo in merito alla prosecuzione dei cantieri, dichiara che «Al momento risultano completati i lavori di palificazione per il rinforzo delle fondazioni delle pile del ponte, lavori che peraltro sono stati molto complessi. Sono attualmente in corso di esecuzione i cordoli di collegamento, che consentiranno di concludere il consolidamento delle pile di fondazione. Quindi, si potrà procedere con il sollevamento e la rimessa in quota per fasi successive dell'impalcato e al suo contestuale rinforzo strutturale. Infine, l'intervento sarà completato con le opere di risanamento della piattaforma stradale: impermeabilizzazione, rifacimento dei giunti e del sistema di raccolta e smaltimento acque e nuova pavimentazione». Riguardo all’apertura del ponte «Ad oggi – chiarisce il presidente Moretti - ipotizziamo di completare i lavori per la fine del mese di luglio. Pertanto, possiamo affermare di riaprire il ponte alla circolazione del traffico entro tale data».
Paola Gugiatti
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La posizione dei Sindacati
In merito alle questioni poste dal comitato promotore “il ponte delle assurdità” CGIL, CISL e UIL di Sondrio, pur non aderendo alla manifestazione, nel rispetto anche futuro dell’autonomia del comitato promotore, vogliono rimarcare alcune questioni. Riteniamo che il tema della “viabilità” debba essere affrontato e gestito con una visione complessiva, più ampia ed organica, soprattutto alla vigilia delle Olimpiadi invernali che il territorio ospiterà. In merito al ponte riteniamo prioritaria la messa in sicurezza, fondamentale è che sullo stesso possano anche circolare carichi importanti, vista la vicinanza ad aree industriali, ipotizzando anche soluzioni di rafforzamento delle infrastrutture per consentire un agevole accesso alla statale 38. La tempistica della sua riapertura è fondamentale per la qualità della vita delle famiglie, dei lavoratori e delle aziende fruitrici. I cittadini della provincia ed i turisti devono poter raggiungere agevolmente, per la via più breve, la tangenziale riducendo i tempi di percorrenza e soprattutto decongestionando i centri abitati limitrofi dai quali oggi sono costretti a transitare. Il ponte in questione serve l’unico collegamento tra SS38 ed il versante retico della valle e che, in caso di un incidente o qualsiasi altro evento che causi una chiusura imprevista di quel tratto di tangenziale, risulta fondamentale per lo smaltimento del traffico nelle direzioni più corrette, evitando code e situazioni critiche a monte e a valle dell’uscita. Pertanto chiediamo all’Amministrazione Provinciale di dare risposte incisive a questi disagi e soprattutto di dimostrare di avere una visione organica del tema viabilità che superi le differenti competenze per tratti spesso fonte di criticità. LE SEGRETERIE TERRITORIALI CGIL – CISL - UIL