Lupi e agricoltura eroica inconciliabili
Riceviamo dalla Federazione Italiana della Caccia, sezione provinciale:
Federcaccia Sondrio si schiera a fianco del Sindaco di Chiavenna e Consigliere Provinciale Luca Della Bitta.
E non lo facciamo come tanti diranno per aggraziarci la benevolenza della politica.
Lo facciamo perché tanti nostri associati prima di essere Cacciatori sono Agricoltori.
Vi sono sia agricoltori di professione ma anche chi l’agricoltura la vive come un integrazione al reddito, ma
lo spirito che tutti li accomuna è uno solo, l’amore per la propria terra e per le proprie tradizioni.
E se oggi possiamo godere di un paesaggio che tutti ci invidiano dobbiamo dire grazie a loro.
Però fino a quando c’è la faranno ?
Questo dipende dalle Istituzioni a tutti i livelli : Sindaci – Presidenti Comunità Montane – Consiglieri
Provinciali – Presidente della Provincia tutti devono lavorare (e in parte lo stanno già facendo) per aiutare
questi “eroi” moderni a combattere contro l’avanzata della cultura metropolitana alla quale piace pensare
che la Provincia sia una Parco Naturale per lupi ed orsi ma quando nei weekend arriva non tollera l’odore
del letame.
Le parole che ieri ho letto su un quotidiano locale a proposito dell’avanzata del lupo in Provincia a firma
della Dottoressa Ferloni mi fanno male, e devono far male a tutti coloro che sanno cosa sia l’agricoltura di
montagna, l’agricoltura eroica.
Sono "uno schiaffo verso l’intera civiltà rurale alpina".
Per questo ho apprezzato le parole del Consigliere e Sindaco Luca Della Bitta alle quali spero seguano anche
quelle di tanti altri amministratori.
Il funzionario mi aspetto che abbia il buon senso di dimettersi !!!
Se così non sarà sono certo che questa volta le istituzioni non potranno fare altro che intervenire in modo
deciso. Cordialmente
Il Presidente Provinciale Murada Emanuele
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Nostra osservazione doppia
In primis un'osservazione. Le 20 pecore, e il cervo, non sono state le vittime di un branco ma di un singolo lupo. E gli altri?
Il Sindaco di Chiavenna nonché consigliere provinciale è intervenuto nel migliore dei modi. Una sola aggiunta. Il tecnico faunistico della Provincia ha dichiarato di avere da tempo sostenuto che va cambiata la cultura dell'allevamento ovocaprini in quota. Ossia dovrebbe dunque essere l'uomo a dover cambiare modo di vita per compiacere alla presenza del lupo!!!
Nel merito si tratterebbe una scelta strategica e le scelte strategiche sono prerogativa, diritto-dovere degli amministratori. Non solo. I funzionari hanno un preciso ruolo secondo legge e quindi anche di proposta ma all'interno dell'Amministrazione, nei confronti degli organi dell'Ente.
GdS