Le CC.MM. e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Riunione dei 23 Presidenti - Il punto del Presidente UNCEM lombardo Maffezzini

I presidenti delle 23 comunità montane lombarde hanno partecipato ieri ad una riunione
virtuale, in cui hanno discusso a 360 gradi di montagna e futuro, partendo da una analisi del
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il programma di investimenti che l'Italia deve
presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next Generation EU, lo strumento per
rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19, recentemente pubblicato dal Consiglio
dei Ministri. L’attenzione alle prospettive di sviluppo delle aree montane del nostro Paese è
crescente e gli enti che amministrano questi territori devono farsi trovare pronti davanti alla
sfida della ripartenza post pandemia. La delegazione regionale della Lombardia di Uncem, su
proposta del Presidente Tiziano Maffezzini, ha voluto quindi fare il punto sulla situazione
attuale e sulle tematiche sulle quali concentrare il proprio operato futuro.
Secondo Maffezzini, è strategica la collaborazione tra la Regione Lombardia e gli enti locali:
“l’amministrazione regionale, grazie anche all’impegno dell’Assessore Massimo Sertori,
dimostra di avere in grande considerazione la montagna lombarda con interventi concreti. La
nostra associazione deve ora puntare sul coinvolgimento di tutti i comuni montani: veri
protagonisti di una strategia di sviluppo davvero efficacie. Le tematiche – prosegue il Presidente
– sono moltissime: digital divide, sanità, scuola, trasporto pubblico, agricoltura,
imprenditorialità, dissesto idrogeologico, agricoltura, turismo, pianificazione urbanistica e
patrimonio storico e culturale. La nostra visione e la nostra strategia di sviluppo si devono
concentrare su tutti questi aspetti. Le amministrazioni locali – conclude Maffezzini – hanno un
ruolo importantissimo, che deve essere riconosciuto con provvedimenti normativi specifici”.
Alla riunione hanno partecipato anche Marco Bussone e Alberto Mazzoleni, rispettivamente
presidente e membro della giunta direttiva di UNCEM nazionale.
Secondo Bussone “UNCEM ha svolto un lavoro molto importante nella fase di stesura e
revisione del P.N.R.R., sottolineando la necessità di colmare il divario tra le aree montane e 
quelle urbane. Molte Regioni, la Lombardia è tra queste, hanno lavorato in questa direzione,
ma la il percorso è ancora lungo. I territori montani si devono mobilitare in maniera coordinata
per avere risposte su temi molto importanti come un piano di assunzioni di personale per gli
enti, spesso in sofferenza da questo punto di vista, le green community, la tutela dai rischi
idrogeologici e la filiera bosco legno”.
Anche Mazzoleni sottolinea il ruolo di UNCEM nella definizione di un P.N.R.R. favorevole alla
montagna: “la versione precedente del piano, redatta dal secondo governo “Conte”, è stata
certamente migliorata, anche se molti aspetti potrebbero essere ulteriormente approfonditi: le
aree interne, su cui si è riusciti a prevedere risorse per 830 milioni di euro; le zone economiche
speciali, su cui invece c’è ancora molto da fare. Il ruolo di Uncem – conclude Mazzoleni – è ora
quello di aiutare le amministrazioni dei territori montani ad accedere alle risorse previste dal
piano su tematiche trasversali a tutti i territori”.
Proprio per approfondire temi importanti come la digitalizzazione degli enti locali, il welfare
nelle aree montane, il turismo, le risorse energetiche, le olimpiadi invernali e l’agricoltura,
l’associazione guidata da Tiziano Maffezzini proporrà, nelle prossime settimane, un calendario
di webinar rivolti a tutti gli amministratori lombardi.

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