PARCO STELVIO E MONDIALI DI SCI
"COMMISSARIAMO IL
PARCO"
L'assessore regionale Nicoli Cristiani ha minacciato nei giorni
scorsi di chiedere al Ministro di commissariare il Parco se non
si trova una soluzione equa per il problema della pista di S.
Caterina Valfurva per i mondiali di sci, in particolare
ricordando che già la precedente gestione del Parco - Presidente
Mottana - aveva dato il via libera.
Non entriamo in questo aspetto che, alla vigilia del rinnovo del
Direttivo del Parco sembra più un elemento dialettico, per
quanto forte, che una prospettiva reale. Anzi sembra una
indicazione per le scelte che potrebbero essere fatte per la
Presidenza e il Direttivo.
Ci interessano invece le tre novità sul piano dei contenuti.
1) Quanto alla proposta del piano che occorra una concertazione
operativa c'é la disponibilità della Regione.
2) Quanto alla proposta che un rappresentante del Parco entri nel
Comitato dei Mondiali c'é la disponibilità della Regione.
3) Quanto alla proposta di fare un piano di settore c'é la
disponibilità della Regione, pronta a farlo in sei mesi.
LE "NUOVE"
PROPOSTE ERANO LE NOSTRE!
Prendiamo con soddisfazione atto che le due proposte più
importanti sono esattamente quelle da noi sostenute da molto
tempo e leggibili da mesi su questo giornale (e la terza
proposta, quella del rappresentante nel Comitato dei Mondiali,
non ne é altro che una conseguenza logica).
Infatti riproduciamo tal quale un passo di quanto avevamo
scritto:
Si siedano attorno ad un tavolo Parco, Soprintendenza,
Provincia, Comunità Montana, Comuni.
(vedi sopra 1)
Si concordi sulla predisposizione di uno stralcio del Piano
concernente le zone dei domini sciabili, con soluzioni
definitive, sia in termini di perimetrazione che di norme di
attuazione. (vedi
sopra 2)
Poniamo che questo stralcio ci sia (senza sottovalutare le
difficoltà di approntamento, siamo dell'idea che basterebbero
sei mesi, con le persone giuste e senza bastoni fra le ruote).
Sappiamo benissimo che questo stralcio non sarebbe né il Piano
del Parco né il Piano Territoriale provinciale e quindi non
avrebbe valore legale.
Visto però che oggi il Parco e la Soprintendenza procedono con
discrezionalità assoluta, che la Provincia non ha alcun
strumento che vincoli destinazioni e aree, che ci sono i Piani
Regolatori Comunali, si assuma nelle more dell'approvazione
dei due piani, e quindi dell'inizio della loro validità legale,
questo come riferimento delle scelte.
CONCERTAZIONE E
STRUMENTO
1) La concertazione operativa appare essenziale evitando una
telenovela alla Capuleti e Montecchi che non risolve i problemi,
che li peggiora, che li fa diventare più difficili da risolvere,
che determina una reciprocamente improduttiva conflittualità
permanente, che esaspera le popolazioni interessate.
2) Lo strumento. Vediamo con ovvia soddisfazione che si
arriva proprio alla nostra proposta. Addirittura l'assessore
regionale definisce lo stesso tempo necessario per la
predisposizione di quello che avevamo indicato noi, e cioé sei
mesi. Che poi la priorità dell'idea non ci sia riconosciuta non
importa nulla. Quello che importa é che si proceda in questo
senso.
SI
MARCI. SENZA PERDERE ALTRO TEMPO
Ripetiamo quello che avevamo scritto:
Si concordi sulla predisposizione di uno stralcio del Piano
concernente le zone dei domini sciabili, con soluzioni
definitive, sia in termini di perimetrazione che di norme di
attuazione. .... Sappiamo benissimo che questo stralcio non sarebbe né il Piano
del Parco né il Piano Territoriale provinciale e quindi non
avrebbe valore legale.
Chiunque, a questo punto, saprebbe cosa si può fare e cosa non
si deve fare. Sapendolo chiunque può fare i suoi piani, i suoi
programmi, le sue valutazioni, e per giunta in tempi certi.
Dunque si marci. Senza perdere altro tempo.
Alberto Frizziero
OC-GdS11: altre. Perché farla fermare? Fate segno che passi. Voi passerete dopo).
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