Lavoro domestico in Lombardia in calo. Più badanti
Le donne sono in netta prevalenza (87,9%), una su tre proviene dai paesi dell’Europa dell’Est. Valore aggiunto del settore nel 2019: 3,7 miliardi di euro
Nel 2019 i lavoratori domestici regolari in Lombardia erano 155.063, valore in netto calo dal 2012 (-20%). I dati INPS mostrano una maggiore presenza di colf (59%) rispetto alle badanti, nonostante queste due tipologie di lavoratori stiano seguendo due trend differenti: le badanti sono in costante crescita, mentre le colf sono in graduale discesa dal 2012. Sono otre 47mila le regolarizzazioni richieste in Lombardia, in occasione della sanatoria 2020; il 55% delle domande sono state effettuate nella provincia di Milano.
Sono alcuni dei principali dati che fotografano il settore, raccolti ed elaborati nel Rapporto annuale sul lavoro domestico 2020, realizzato dall’Osservatorio nazionale DOMINA, con la collaborazione della Fondazione Leone Moressa di Mestre.
Il 33,5% dei domestici proviene dall’Est Europa, le donne sono in netta prevalenza (87,9%) e hanno in media 48,8 anni. L’incidenza degli italiani è maggiore tra i lavoratori domestici che non convivono con gli assistiti (15%).
Spesa delle famiglie e impatto economico. Complessivamente, nel 2019, le famiglie della Regione hanno speso 1,48 miliardi di euro per la retribuzione dei lavoratori domestici; la cifra comprende stipendio, contributi e TFR. Il valore aggiunto si aggira attorno a 3,7 miliardi di euro.
Distribuzione territoriale e incentivi. A livello provinciale, Milano è in termini sia assoluti che relativi il centro principale. Nel capoluogo si concentrano il 64% delle colf (14, 2 ogni mille abitanti) e il 50% delle badanti (10,8 ogni cento anziani) del totale regionale. La Regione finanzia diversi incentivi per l’assistenza domestica di persone non autosufficienti, come le cosiddette Misure B1 e B2 e i voucher mensili.
Prospettive demografiche. Nel 2050 il numero di badanti è destinato ad aumentare. In Lombardia vivranno 683mila anziani in più (ultra-ottantenni), a fronte di 5mila bambini in meno (0-14 anni): la componente anziana sarà più numerosa di quella infantile (13,4% della popolazione contro 12,9%).
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Fonte: https://www.osservatoriolavorodomestico.it/
Rapporto annuale: https://www.osservatoriolavorodomestico.it/rapporto-annuale-lavoro-domes...
Schede regionali: https://www.osservatoriolavorodomestico.it/prova-regionale