Rimandare le vacanze sulla neve?
(Maria de falco Marotta) In Europa prosegue la polemica sulla chiusura degli impianti sciistici sulle Alpi da quando il presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte ha proposto la chiusura fino al 10 gennaio. Un’ipotesi accolta con freddezza dall’Austria e rifiutata dalla Svizzera, ma guardata con interesse dalla Germania. Le Alpi attirano il 43 per cento degli sciatori e turisti per un giro di affari di almeno 28 miliardi di euro all’anno. Il ministro delle finanze austriaco ha affermato che la chiusura degli impianti costerebbe fino a due milioni di euro al paese. Ma Conte ha annunciato che se l’Austria dovesse aprire le sue stazioni sciistiche il governo italiano non escluderebbe la possibilità di chiudere i confini tra i due paesi fino alla fine delle vacanze. Mentre il presidente svizzero ha affermato che, indipendentemente dalla decisione dell’Unione europea, la Svizzera non chiuderà i suoi impianti sciistici.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato il prolungamento delle restrizioni in vigore almeno fino al 20 dicembre. Per alcuni casi nelle scuole è stato imposto l’obbligo della mascherina, mentre le vacanze di Natale cominceranno due giorni prima del solito; potranno incontrarsi due nuclei familiari alla volta con un massimo di cinque partecipanti (che diventeranno dieci tra il 23 dicembre e il 1 gennaio), sono fortemente sconsigliati i viaggi all’estero, e soprattutto le settimane bianche. Le misure sono state decise alla luce dell’aumento dei contagi giornalieri che in Germania hanno raggiunto quota 18mila, portando il totale dall’inizio della pandemia a più di un milione. Nel Regno Unito l’attuale confinamento finisce il 3 dicembre, ma sarà sostituito da una divisione geografica in tre fasce di rischio: nella due e nella tre, dove le restrizioni saranno mantenute, vivono 23 milioni di persone. La decisione ha fatto scattare le proteste dei conservatori del premier Johnson e quelle di commercianti e di gestori di pub e ristoranti delle zone chiuse preoccupati di un ulteriore calo delle vendite e dei clienti.
La Croazia chiude i bar, vieta le feste di matrimonio, limita gli incontri all’aperto a 25 persone e a dieci persone in casa. Le restrizioni dureranno almeno fino al 21 dicembre ha detto il primo ministro Andrej Plenkovic. La Croazia ha quattro milioni di abitanti, il 26 novembre ha riportato 4.009 nuovi casi e 51 decessi, su un totale di 21.725 contagi attivi.
Confinamento esteso fino al 7 dicembre in Grecia, dove è critica la situazione nelle terapie intensive, che attualmente hanno 596 persone ricoverate e sono quasi sature. L’ha annunciato il portavoce del governo, Stelios Petsas, a tre settimane dall’entrata in vigore delle nuove restrizioni.
In Brasile continua la disputa sul vaccino tra il presidente brasiliano Jair Bolsonaro e il governatore di São Paulo, Joao Dario, che pensa di introdurre l’uso del vaccino cinese Sinovac anche se non ha ottenuto l’approvazione dell’ente regolatore sanitario Anvisa. Mentre Bolsonaro ha affermato che non prenderà il vaccino.
La Malaysia ha firmato un contratto d’acquisto di 12,8 milioni di dosi del vaccino Pfizer/Biontech, scrive l’agenzia di stampa statale Bernama. Il primo ministro, Muhyiddin Yassin, ha dichiarato che il primo milione di dosi sarà distribuito nel primo trimestre del 2021, e il resto nei mesi successivi.
L’agenzia di intelligence della Corea del Sud avrebbe sventato dei tentativi della Corea del Nord di hackerare le aziende sudcoreane che sviluppano vaccini contro il coronavirus. Seoul ha registrato 583 casi il 26 novembre, e teme l’arrivo della terza ondata. La Corea del Nord ufficialmente non ha registrato contagi, ma il paese ha chiuso da gennaio il confine con la Cina, principale fornitrice di aiuti economici e alimentari, ha un servizio sanitario poco funzionante, e subisce le sanzioni economiche statunitensi.
A Hong Kong, il 26 novembre le autorità sanitarie hanno rivelato un errore tecnico nella consegna tramite sms dei risultati del test per il covid-19. Quasi tremila cittadini hanno ricevuto risultati sbagliati da luglio e tra questi sei persone sono state erroneamente informate di essere negative al covid-19. Il governo, inoltre, ha imposto nuove restrizioni per impedire una quarta ondata di contagi. Dal 26 novembre bar, pub, karaoke e discoteche saranno chiusi per almeno sette giorni. Resterà in vigore il divieto per i raduni di più di quattro persone e l’obbligo di indossare la mascherina. Inoltre, il Leisure and cultural services department (Lcsd) ha annunciato l’obbligo di indossare mascherine nelle palestre e ha vietato tutte le attività nelle sale da ballo gestite dal dipartimento. La decisione è stata presa dopo che le autorità hanno registrato diversi focolai collegati a queste attività. Nelle ultime 24 ore a Hong Kong è stato registrato il numero più alto di nuovi casi giornalieri da agosto con 92 contagi, tra questi 72 sono collegati allo stesso focolaio.
La Banca asiatica di sviluppo (Adb) ha approvato un prestito da 250 milioni di dollari per aiutare a finanziare la risposta del governo della Papua Nuova Guinea al covid-19. I fondi dell’Adb aiuteranno il governo ad attuare il piano da 769 milioni di dollari ideato per rafforzare il sistema sanitario nazionale e contenere l’impatto economico del covid-19 attraverso un pacchetto di stimoli che garantisca l’uguaglianza di genere. In Cambogia gli aiuti economici forniti dal governo alle famiglie povere più vulnerabili al covid-19 continueranno fino al 24 dicembre e coinvolgeranno 703.592 famiglie per 31,93 milioni di dollari. L’ha annunciato Chhour Sopanha, direttore del dipartimento di previdenza sociale. Dal 25 ottobre al 24 novembre il governo ha distribuito 200 milioni di dollari tra 670mila famiglie.
Negli Stati Uniti i casi di covid-19 hanno raggiunto livelli record la scorsa settimana con una media di oltre 176mila casi al giorno. Il 24 e il 25 novembre il paese ha registrato più di 2.200 decessi: è il numero più alto dagli inizi di maggio. In totale nel paese i contagi sono quasi 13 milioni, mentre le vittime sono state più di 263mila dall’inizio della pandemia. Le autorità sanitarie temono che i festeggiamenti del 26 novembre per il giorno del ringraziamento possano peggiorare la situazione. Ma secondo il New York Times, i dati arriveranno in ritardo e potrebbero segnare numeri molto alti visto che almeno 14 stati hanno annunciato che non forniranno i numeri dei nuovi casi durante il giorno di festa. Nel frattempo la Delta Airlines, una delle maggiori compagnie aeree degli Stati Uniti, ha annunciato un programma per garantire voli esenti da quarantena da Atlanta a Roma per un numero limitato di passeggeri. Il programma partirà dal 19 dicembre e si baserà su un protocollo di test molto rigido per garantire voli in totale sicurezza.
Siamo sinceri: non troppi anni fa, le vacanze sulla neve le facevano solo i ricchi, ma nessuno si turbava, né pretendeva altro. Oggi c’è il finimondo, per le restrizioni, dovute al maledetto Covid. Cerchiamo di essere ragionevoli per la salute di tutti/e e di non perdere quel poco di allegria che ci è rimasta. Siamo felici e sani non solo per Natale, ma per moltissimi altri anni ancora!