Canaletto, un pittorE di “larghe vedute”
PITTURA
VENETA AL TOP
Dal Seicento in poi, tra le varie accademie di pittura emerge
fra tutte quella veneta, per una particolare tendenza
coloristica.
Di fatto, a Venezia sono molte le personalità di rilievo nella
pittura (Tiepolo, Giandomenico, Giovan Battista Piazzetta,
Pietro Longhi, Alessandro Longhi …) tra cui un pittore,
originale interprete della cultura e della sensibilità della
città , Antonio Canal detto il Canaletto. Egli realizza sulla
tela, con pennellate luminose, le più belle vedute di Venezia, i
suoi canali, le sue piazze sempre affollate di personaggi in
festa, le sue architetture rese con grande cura del dettaglio.
Attraverso colori brillanti, quasi fossero impastati di luce,
con rapide pennellate crea una straordinaria unità tra figure e
ambiente, staccandosi decisamente dalla tradizione precedente.
Le sue vedute non sono documentarie, ma interpretazioni di tipo
fantastico e gli elementi del dipinto perdono la loro
consistenza in un’atmosfera scintillante, che diventa la
caratteristica predominante del suo linguaggio espressivo.
La mostra “Canaletto. Il trionfo della veduta”
E’ un’iniziativa del Senato della Repubblica, realizzata in
collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, oltre che con il contributo di numerose altre
istituzioni sociali.
Il percorso comprende un’accurata scelta delle opere più
significative, una quarantina di dipinti e altrettanti disegni,
qualche album di stampe , per presentare e approfondire gli
aspetti più interessanti dello svolgimento dello stile e del
gusto di Canaletto, come del collezionismo delle opere
dell’artista, nel periodo centrale della sua attività, con una
particolare attenzione al rapporto con Roma. Un accento speciale
è posto sui disegni, studiati per la loro funzione significativa
e per il ruolo nei suoi processi creativi.
Antonio Canal detto Canaletto (1697-1768) rappresenta un caso
eccezionale nella cultura figurativa del Settecento: non inventa
il genere della veduta, ma lo ricrea, superando gli esempi
dell’olandese Gaspar van Wittel e del friulano Luca Carlevarijs.
Il suo genio pittorico profondamente radicato nella tradizione
veneziana eleva il vedutismo a una corrente di gusto
rappresentativa dell’illuminismo europeo, rivale e concorrente
di successo della pittura di storia e di figura che, fino al suo
arrivo, domina il panorama pittorico italiano.
Egli si formò alla bottega del padre, dove collaborò alla
creazione di scenografie teatrali. Ma presto iniziò a dipingere
vedute raffiguranti paesaggi urbani, che furono principalmente
quelli della sua città natale.
Il successo gli consentì di assicurarsi la collaborazione di una
bottega, come è possibile notare da numerose sue opere. Alcune
vedute tuttavia appaiono più personali, come per esempio Chiesa
della Carità dal laboratorio dei marmi di San Vitale,
considerata il suo capolavoro (National Gallery, Londra)
La sua clientela fu essenzialmente inglese. Il console John
Smith fu il suo «impresario» presso i collezionisti interessati
alle vedute veneziane, spesso come ricordo di un viaggio.
L'artista ebbe rapporti ancor più stretti con l'Inghilterra,
dopo avervi soggiornato a lungo per tre volte, nel periodo tra
il 1746 e il 1755. Rappresentò la campagna inglese con la stessa
minuziosità e il senso dello spazio dimostrati a Venezia; seppe
rendere, con l'impasto trasparente dei colori, la luminosità
diffusa dei paesaggi. Dipinse anche vedute di Londra, di Oxford,
di Cambridge, di Windsor, ecc., che si trovano in numerose
collezioni inglesi. Le acqueforti, che costituiscono una
raccolta di vedute di Venezia e dintorni, commissionategli da
John Smith, rivelano, più di ogni altra opera, la sua
sensibilità artistica. Una Venezia scenografica e affascinante,
riflessa nell'acqua che si muove di continuo dando alla città
una sensazione di perenne movimento e che, durante il Settecento
attirava viaggiatori da ogni parte d'Europa desiderosi di
ammirare le vestigia del passato e di portare con sé ricordi di
quanto avevano veduto. Già gli artisti italiani dell'epoca erano
famosi all'estero per la loro abilità quali decoratori di
interni, per gli stucchi e gli affreschi capaci di trasformare
qualunque salone in un ambiente fastoso.
A Venezia, in particolare, nella scuola di pittura divenuta
famosa tra i visitatori stranieri. Canaletto, ebbe il grande
merito di inserire il «vedutismo» veneziano nel cuore della
cultura illuministica, della ragione che trionfa sul secolo
delle ciprie e delle parrucche. Certo, il fascino di Canaletto,
il suo nome e la sua opera sono indissolubilmente legati alla
città natale, al punto da potersi chiedere se egli sarebbe stato
altrettanto grande qualora non avesse mai potuto conoscere
Venezia.
Scheda informativa
MOSTRA: Canaletto, Il trionfo della veduta
SEDE: Roma, Palazzo Giustiniani, Via dei Giustiniani, 11
PERIODO: 12 marzo - 19 giugno 2005
ENTE PROMOTORE: Senato della Repubblica
IN COLLABORAZIONE CON: Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, Compagnia di San Paolo, Fondazione di Venezia.
CON IL SOSTEGNO DI: Regione Veneto, Fondazione Cariplo, Banca
Nazionale del Lavoro, Fondazione Italiana Accenture, Poste
Italiane, Vodafone Italia.
CON IL CONTRIBUTO TECNICO DI: Alitalia, Assicurazioni Generali,
Daikin Air Conditioning Italy
SITO INTERNET: www.canaletto.it
COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO: CIVITA
CATALOGO: Silvana Editoriale
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI 199.112.112
PRENOTAZIONI GRUPPI E SCUOLE: 0639967350 - 0243353522
ORARIO : tutti i giorni
Dalla domenica al mercoledì dalle 9.30 alle 19.30 (ultimo
ingresso ore 18.30)
Dal giovedì al sabato dalle 9.30 alle 21.00 (ultimo ingresso
alle ore 20.00)
La mostra rimarrà aperta anche nei giorni 28 marzo, 25 aprile, 1
maggio, 2 giugno
MODALITÀ DI VISITA. L’accesso alla mostra è programmato per
fasce orarie e consentito per un numero massimo di visitatori,
in armonia con la fruibilità della mostra e la capienza delle
sale espositive.
BIGLIETTI: (comprensivi di guardaroba e audio- guide)
Intero: €uro 9,00
Ridotto: e 8,00 per gruppi di almeno 16 persone, minori di 18 e
maggiori
di 65 anni, titolari di apposite convenzioni.
Ridotto: e 5,00 per le scuole
Omaggio: per minori di 6 anni, disabili con accompagnatore, due
insegnanti
accompagnatori per classe, giornalisti con tesserino.
Maria & Enrico Marotta
GdS 20 III 2005 - www.gazzettadisondrio.it