Ancora sulla manifestazione "della sopravvivenza" a Sondrio contro le misure dell'ultimo DPCM
Ne abbiamo già ampiamente scritto, ora aggiungiamo: In scena nel centro di Sondrio la vibrante protesta degli imprenditori del terziario di tutta la provincia coordinata dall’Unione del Commercio e del Turismo/Confcommercio Sondrio. Esercenti, ristoratori e ommercianti in piazza Garibaldi nel capoluogo. TANTE VOCI, UN UNICO CORO: «BASTA RESTRIZIONI, non fateci morire». La presidente Loretta Credaro: «I nostri operatori sono sull’orlo del baratro e chiedono solo di poter lavorare in tutta sicurezza»
28 ottobre 2020 – Pubblici esercenti e ristoratori, ma anche tanti albergatori e commercianti e altre categorie del mondo economico che si sono unite spontaneamente. Nel cuore di Sondrio tante voci in un unico coro e uno slogan su tutti: «Basta restrizioni, non fateci morire!». Una piazza compatta e solidale nell’esprimere la decisa contrarietà alle nuove restrizioni imposte dal Governo con il Dpcm in vigore dal 26 ottobre fino al 24 novembre. Una protesta coordinata dall’Unione del Commercio e del Turismo e andata in scena nel pieno rispetto delle norme anticovid e in modo civile, ma con forza, determinazione e, a tratti, anche con la voce rotta dalla commozione di chi sta attraversando un momento di difficoltà e disperazione.
La manifestazione, in forma ‘statica’ per le ovvie ragioni di sicurezza, è stata scandita da una molteplicità di interventi, a cui ha dato il via la presidente dell’Unione del Commercio e del Turismo Loretta Credaro, recentemente eletta nella rosa dei vicepresidenti di Confcommercio nazionale, con accanto il direttore Enzo Ceciliani e il vicedirettore Maurizio Canova. «Vedo tanti colleghi in piazza – ha detto la presidente Credaro - e questa presenza così forte e numerosa è purtroppo indice di un malessere diffuso. Questo malessere è provocato da una situazione drammatica e ormai insostenibile, che ci ha spinto a riempire questa piazza, per denunciare quanto siano pervasivi e distruttivi gli effetti della pandemia che sta minando giorno dopo giorno la tenuta delle nostre attività. Siamo qui per questo, per dare voce ai nostri operatori». A ruota hanno preso la parola i presidenti di varie categorie attive all’interno dell’associazione, accompagnati da esponenti dei loro direttivi e altri colleghi: insieme all’Associazione Pubblici Esercizi con il presidente Piero Ghisla, che è tra l’altro membro del Consiglio nazionale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi, e il vicepresidente vicario Pierpaolo Ciapponi, una rappresentanza di Ristoratori, di Albergatori, il Gruppo Agenzie Viaggio con il suo presidente Enrico Balestrieri, l’Associazione Agenti e Rappresentanti di Commercio con il presidente Guglielmo Salvagni, l’Associazione Autotrasportatori con il presidente Matteo Lorenzo De Campo, Stefano Scimè per l’Associazione Ambulanti Fiva, Elisa Montani per il Gruppo Rifugi, Claudio Angelini per il Gruppo Ottici, la presidente dell’Associazione Mandamentale di Sondrio e membro di Giunta dell’Unione Manuela Giambelli e Fabio Valli, anch’egli appartenente alla Giunta e presidente mandamentale di Tirano. Davide Moltoni, numero uno dei Dettaglianti Alimentari della provincia di Sondrio, è voluto intervenire per portare la solidarietà ai colleghi esercenti che sono i più colpiti dalle nuove restrizioni. Tante testimonianze rese attraverso gli interventi, le interviste rilasciate agli organi di stampa, la diretta facebook che ha ripreso in tempo reale l’accadimento e si può rivedere sulla pagina istituzionale dell’Unione del Commercio e del Turismo. E un succedersi di slogan scritti su cartelli e striscioni.
Nella centralissima piazza del capoluogo, scelta per la sua capienza, tutti gli operatori hanno avuto modo di dire la loro, di raccontare mesi, settimane, giorni di impegno per mettere i propri locali nelle condizioni di operare con l’adozione del protocollo di igiene e sicurezza e dei distanziamenti richiesti, per poi arrivare alla delusione e alla disperazione provocata dalle nuove restrizioni. Una situazione ormai giunta al limite del collasso per la tenuta dei settori dei pubblici esercizi, dei ristoratori e del turismo, i più colpiti dalle drammatiche ripercussioni economiche della pandemia. Settori vitali per tutto il paese e per l’economia di Valtellina e Valchiavenna, tenendo conto anche dell’indotto a essi legato, dell’effetto propulsivo sul commercio e del loro fondamentale ruolo nel tenere la comunità viva, garantendo indispensabili momenti di socializzazione in tutta sicurezza.
«La manifestazione – ha evidenziato il presidente dei Pubblici Esercizi Piero Ghisla - si è svolta all’insegna della civiltà, della democrazia e delle buone prassi anticovid, e ha messo in evidenza tutte le ragioni del comparto, andando in scena in contemporanea con la mobilitazione nazionale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi in oltre venti piazze italiane».
A coronamento della mattinata, un incontro in Prefettura, chiesto dall’Unione del Commercio e del Turismo e gentilmente concesso da Sua Eccellenza Salvatore Rosario Pasquariello, che ha accolto una delegazione dei manifestanti capitanata dalla presidente Credaro, manifestando loro solidarietà e accogliendone la richiesta di farsi parte attiva nel fare presenti le loro istanze al Governo.