DAL 2.11 LA RIORGANIZZAZIONE DEI PUNTI NASCITA IN PROVINCIA
Con l'obiettivo di garantire la più qualificata assistenza alle donne in dolce attesa, allo scopo di non esporle a rischi, con l'aggravarsi dell'emergenza sanitaria, l'Azienda, come già avvenuto la primavera scorsa, ha disposto la temporanea sospensione dell'attività del Punto nascita di Sondalo a partire da lunedì 2 novembre. Oltre al rafforzamento dei servizi territoriali, alle future mamme residenti in Alta Valtellina, presso l'Ospedale di Sondrio verrà offerta l'opportunità di un ricovero cautelativo, nei giorni che precedono il parto, per evitare loro spostamenti in condizioni di difficoltà. In questo modo potranno attendere con tranquillità l'arrivo delle doglie nel Punto nascita di Sondrio con medici, ostetriche e infermieri pronti a intervenire. Un servizio ulteriore istituito in considerazione dell'approssimarsi della stagione invernale che potrebbe causare problemi nei collegamenti. ≪Vogliamo essere vicini alle partorienti che risiedono in Alta Valtellina - sottolinea Lorella Rossi, direttore del Dipartimento materno infantile -, alleviando loro ogni possibile disagio affinché vivano il periodo che precede il parto in assoluta tranquillità, certe di avere la migliore assistenza, sia garantendo gli interventi in urgenza 24 ore su 24 presso il Punto nascita di Sondalo sia offrendo la possibilità di un ricovero cautelativo a Sondrio, oltre ai servizi territoriali durante la gravidanza e dopo il parto≫. Verrà inoltre istituito un numero telefonico, attivo 24 ore su 24, che le future mamme potranno chiamare per avere informazioni e assistenza legate alla gravidanza e al parto. In caso di urgenza, chi si presenterà all'Ospedale di Sondalo, così come avvenuto tra marzo e giugno, troverà un'équipe ostetrica, ginecologica e pediatrica per l'assistenza e l'eventuale parto.
Nulla cambia per la presa in carico delle gravidanze fisiologiche, ovvero non a rischio, con una data presunta del parto vicina, che continueranno ad essere assistite dalle ostetriche di riferimento, mentre per le donne poste in isolamento domiciliare o positive al covid-19 sono stati definiti una serie di servizi specifici come le visite domiciliari e i teleconsulti. Una volta nato il bambino, le neo mamme dell'Alta Valtellina potranno contare su regolari visite domiciliari per verificare il recupero post parto e per l'affiancamento nel delicato momento dell'avvio all'allattamento. ≪Vogliamo rassicurare le future mamme - afferma il direttore sociosanitario Paolo Formigoni -: anche in questo momento difficile, caratterizzato dall'acuirsi dell'emergenza sanitaria, potranno contare sul medesimo servizio di prima e con gli stessi medici, ostetriche, puericultrici e infermieri a curarle e ad assisterle, durante la gravidanza, prima e dopo il parto. L'obiettivo di questa riorganizzazione, che ha comportato l'attivazione di nuovi servizi, è quello di salvaguardare mamme e neonati, di garantire il percorso dalla presa in carico alla nascita del bambino attraverso un supporto costante≫. Sia a Sondalo che in tutti i presidi territoriali vengono garantite le attività ambulatoriali per le donne in gravidanza. Al sopraggiungere dei primi segnali, la partoriente potrà contare sul servizio di trasporto, in ambulanza o in elicottero, e sull'assistenza di un ginecologo o di un'ostetrica che sarà al suo fianco durante il tragitto: i parti imminenti, i cui tempi sconsigliano il trasferimento, si effettueranno al Morelli, mentre per tutti gli altri sarà organizzato il trasporto a Sondrio.
Nei prossimi mesi, fino a quando la situazione non tornerà alla normalità, i bambini delle future mamme di Valtellina e Valchiavenna nasceranno a Sondrio, ospedale "covid free", a Sondalo nei soli casi di urgenza o negli ospedali di fuori provincia indicati dalla Regione Lombardia dove verranno trasferite se positive al coronavirus. In tutti i casi avranno la migliore assistenza sia per gravidanze fisiologiche che a rischio, poiché presso l'Ospedale di Sondrio l'équipe del dottor Ciro Sportelli, primario di Ostetricia e Ginecologia, è in grado di intervenire anche nei casi di parti gemellari o prematuri con complicazioni e la Neonatologia è attrezzata per accogliere neonati a partire dalla 34esima settimana di gestazione.