RECENSIONI: LA BANDA DEI BROCCHI di JONATHAN COE - EDIZIONI FELTRINELLI
La banda dei brocchi” di Jonathan Coe. Edizioni
Feltrinelli. 376 pagine, € 15
L’ultimo romanzo del giovane scrittore inglese
(Birmingham 1961) è stato concepito con l’intento di
ricostruire la vita della società inglese negli anni
settanta. La storia non segue un nucleo narrativo
principale, ma racconta episodi della vita dei
personaggi che ruotano attorno ad un gruppo di giovani
studenti di Birmingham. Il problema dei sindacati e
della conquista del governo da parte di Mrs Thatcher è
ricostruito attraverso le vicissitudini professionali ed
amorose del padre di uno degli studenti; quello dell’IRA
con il racconto del dramma di Lois, una ragazza che ha
visto morire il proprio fidanzato a seguito di un
attentato. La questione dell’integrazione razziale trova
spazio con la storia di un giovane immigrato che,
nonostante gli ottimi voti, si ritrova alla fine della
scuola, a fare il commesso in una friggitoria. I sogni,
le paure, i desideri e le aspirazioni della generazione
“post 1968” trovano espressione nel racconto degli
episodi della vita del gruppo di studenti che forma
appunto la banda dei brocchi. Nel complesso, il romanzo
è un po’ confuso e superficiale. Forse Coe avrebbe fatto
meglio a concentrarsi su uno solo dei tanti aspetti
della vita di quegli anni. Tutto il libro sembra una
sorta di “vorrei ma non posso”, sempre alla ricerca di
soluzioni narrative originali che si rivelano poi piatte
e scontate. Piatta e scontata anche la conclusione del
racconto: un happy end come direbbero gli inglesi o,
come si direbbe in Itali,“finisce tutto a tarallucci e
vino”
Massimo Bardea
GdS 18 IV 2002