"rimo segnale di apertura dalla Regione per l’ospedale di Sondalo"
A nome dei Sindaci dell'Alta Vale trasmetto comunicato a seguito della nota diramata, poco fa, dagli Assessori di Regione Lombardia e relativo all'attuale situazione del presidio Morelli.
Per i Sindaci dell'Alta Valle: Ilaria Peraldini Sindaco di Sondalo:
Il comunicato
A seguito della nota trasmessa ai vertici di Regione Lombardia e alla Direzione Generale dell’ASST
Valtellina e Alto Lario, in data 15 settembre 2020, in cui, in sintesi, si richiedeva il ripristino
immediato di tutte le attività e specialità pre-covid all’ospedale Morelli di Sondalo, i Sindaci dell’Alta
Valle sono stati ricevuti il 21 settembre, nella Sede di Regione Lombardia, dagli Assessori al Welfare,
Giulio Gallera e alla Montagna, Massimo Sertori.
In quella circostanza i Sindaci hanno fortemente ribadito, all’unanimità, la loro posizione circa la
necessità di ripristinare tutte le funzioni del Morelli, compreso il dipartimento di Emergenza/Urgenza
per le ragioni già ampiamente espresse in tutte le sedi e durante la manifestazione pubblica del 9
agosto, dinnanzi a migliaia di cittadini.
Negli ultimi giorni, alla luce delle tesi sostenute dai Sindaci in occasione del citato incontro, Regione
Lombardia, grazie all’interessamento dell’Assessore Sertori, al fine di “avviare un tavolo di confronto
per individuare pienamente la vocazione del “Morelli” e le attività sanitarie da svolgere nel Presidio
di Sondalo”- così come si evince dal comunicato di Regione Lombardia - ha dato la disponibilità a
ripristinare per sei mesi le 3 alte specialità (chirurgia toracica, vascolare e neurochirurgia - trasferite
a Sondrio, all’indomani della riconversione del Morelli in presidio Covid e oggetto delle discussioni
che da mesi si trascinano sul delicato tema della sanità) compreso il Centro Trauma di Zona.
Tale disponibilità ci mette nelle condizioni di accettare la nostra partecipazione a un tavolo di
confronto con Regione Lombardia sul futuro del Morelli.
Pur permanendo considerevoli divergenze di vedute, tra la posizione dei Sindaci, che hanno da
sempre richiesto - a gran voce - il ripristino della Alte Specialità, la riattivazione per
l’emergenza/urgenza del DEA di II livello (fondamentale anche per il mantenimento dell’Unità
Spinale Unipolare) e la designazione del VI Padiglione per la gestione dei pazienti Covid positivi, e
la decisione manifestata da Regione Lombardia negli scorsi giorni, i Sindaci prendono atto di questo
primo segnale che sancisce il provvisorio congelamento delle disposizioni del Piano del Politecnico
relative al Morelli.
Gli stessi confidano nell’impegno di Regione, di tutte le istituzioni e enti preposti, affinché si possa,
nei prossimi mesi, intavolare un dialogo, con l’unico intento di costruire per l’ospedale Morelli un
progetto a lungo termine che gli sappia garantire il giusto ruolo all’interno del sistema sanitario,
prendendo in considerazione anche la possibilità di individuare forme di gestione autonoma.
Una discussione indispensabile e necessaria, a fronte della volontà di Regione Lombardia, emersa
nelle ultime ore, di rivedere l’impianto della legge n. 23 del 2015 relativa al sistema socio sanitario
lombardo e della maggiore consapevolezza maturata da molte istituzioni, negli ultimi mesi, circa la
complessità del delicato tema della Sanità di Montagna che nelle sue declinazioni non può prescindere
dal mantenimento dell’Ospedale Morelli con le sue storiche eccellenze e vocazioni.