No al decreto salva-calcio
 No al decreto salva calcio.
 Io dico un no secco al decreto salva calcio con i soldi della 
 collettività, con i soldi pubblici, se mai il calcio a bisogno 
 di, dimagrimento, di trasparenza, di moralizzazione.
 Dico si a decreti mirati salva lavoro, salva stato sociale, 
 salva vita per le persone più deboli, salva sanità ,previdenza, 
 assistenza, scuola.
 Con tanti settori produttivi e aziende in crisi in Italia, il 
 governo pensa al decreto salva calcio, e secondo me fa molto 
 poco per salvaguardare i posti di lavoro di tanti cittadini e 
 per garantire uno stipendio dignitoso a chi il posto di lavoro 
 c'è là. Ancora meno viene fatto per dare un lavoro ai 
 disoccupati, quando ci vorrebbe una politica di investimenti e 
 di sviluppo per creare nuovi posti di lavoro, e che il diritto 
 al lavoro sia garantito a tutti.
 Sullo stato sociale in Italia il governo a me sembra che 
 continui con la politica dello smaltellamento, dei tagli, sulla 
 sanità pubblica, sulla previdenza, sull'assistenza, sulla 
 scuola, sulla ricerca, tagli anche ai finanziamenti agli enti 
 locali e di conseguenza sui servizi ai cittadini.
 Secondo me ci sarebbe bisogno di decreti, normative, di 
 provvedimenti, di una politica onesta seria e di grande impegno, 
 perché la sanità pubblica sia migliorata, e il servizio 
 sanitario nazionale mantenga i suoi principi di unità, principi 
 universalistici, di solidarietà, e il diritto alla salute sia 
 veramente garantito a tutti i cittadini in uguale misura .
 Fra qualche mese arriverà l'estate 2004, mi chiedo e chiedo 
 quanti investimenti, quanti decreti, quante normative sono state 
 fatte per mettere in atto una politica di attenzione alla 
 persona debole, di prevenzione, di riabilitazione, di ricupero, 
 per cercare di potenziare migliorare,qualificare, i servizi 
 sociali sul territorio? Per salvare vite umane? Anziani, malati, 
 disabili i più deboli? Ci siamo già scordati la morte di 8 mila 
 anziani del 2003, per caldo torrido, ma anche per la carenza e 
 l'incuria dei servizi sociali sul
 territorio.
 Io sono una persona onesta e sono fiero di esserlo, sento il 
 dovere di pagare le tasse nella giusta misura, e vorrei che 
 tutti i cittadini lo facessero, però vorrei anzi voglio che le 
 mie tasse vengano appunto adoperate per avere dei servizi 
 sociali pubblici, ed efficienti, una rete di servizi sul 
 territorio migliori, e per tutti i cittadini, in particolare e 
 sopratutto per i più deboli, per farli stare meglio, per salvare 
 vite umane, perché per me il valore della vita deve essere messo 
 al primo posto nella scala dei valori. Perciò dico con forza che 
 vorrei decreti salva vita, non salva calcio, decreti per avere 
 una società più solidale,più giusta, una società che faccia 
 stare meglio i più deboli.
Francesco Lena
 GdS 30 III 2004 - www.gazzettadisondrio.it
