VIRUS (15.5) MORELLI Da lunedì 11 un decesso, 11 ricoveri, 15 dimissioni

Dal 2 marzo ricoverati 667 pazienti, 391 uomini e 276 donne, oggi 106, 41 uomini e 65 donne

L'attività al Morelli ospedale covid-19 registra negli ultimi giorni, nel confronto tra i dati resi noti lunedì scorso e quelli aggiornati alle 10 di questa mattina, un solo decesso, una donna, 15 dimissioni e 11 ricoveri. Una situazione ancora difficile, nonostante il progressivo aumento dei pazienti dimessi, considerato che i ricoveri continuano, seppure al ritmo di due o tre al giorno, molti meno rispetto alle scorse settimane. In terapia intensiva vengono curate attualmente due persone, due donne, e nelle ultime settimane non ci sono più stati ricoveri. I pazienti che superano la fase acuta e lasciano il reparto covid-19 ormai guariti ma ancora positivi possono scegliere se trascorrere il periodo di isolamento obbligatorio a casa, avendo a disposizione una camera e un bagno ad uso esclusivo, oppure rimanere al Morelli nel reparto di Degenza di sorveglianza appositamente allestito nel quarto padiglione. I 20 posti letto messi a disposizione si sono rivelati sin qui sufficienti, oggi ne sono occupati sei, e non è stato necessario aprire i due piani del sesto padiglione predisposti nelle scorse settimane, con altri 40 posti.

Dal 2 marzo scorso sono stati ricoverati al Morelli 667 pazienti, 391 uomini e 276 donne, ma attualmente sono in netta maggioranza le donne: 65 a 41. I dimessi sono in totale 407, 239 uomini e 168 donne, i deceduti 148, 108 uomini e 40 donne. Per quanto riguarda i tamponi, a ieri ne risultano effettuati poco più di 5700, di cui 1587 positivi, più donne che uomini. Negli ultimi quattro giorni i test con esito positivo sono 29 in totale, su oltre 400 effettuati

≪I numeri continuano a scendere ma non mancano i nuovi positivi e i ricoveri, a conferma dell'alto rischio di contagio tuttora presente - sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito -. Per questo motivo, il ritorno alla normalità da tutti auspicato si deve accompagnare a una grande prudenza, sia nel numero e nelle modalità delle uscite da casa sia per quanto concerne l'utilizzo dei dispositivi individuali di protezione. Auspichiamo che contagiati e ricoverati diminuiscano ulteriormente ma questo potrà avvenire soltanto con l'impegno di tutti: come sistema sanitario facciamo appello al senso di responsabilità dei cittadini≫.

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