Festa della Mamma 2020, indimenticabile per il coronavirus
La Festa della Mamma 2020 è il 10 maggio. Ma come possiamo vivere questo giorno in questo anno così difficile e in questo periodo in cui tante cose non si possono fare, oppresse e depresse dalle fatiche immani che si sono dovute sostenere in silenzio per amore della famiglia? Un buon suggerimento ci viene dal Papa: recitare insieme il rosario affinché la forza del buon Dio ci aiuti a superare le paure, le angosce, le disperazioni che ci provengono ancora dalla fase2.
Le origini della Festa della Mamma
A parlare della Festa della Mamma per la prima volta nel maggio del 1870 fu Julia Ward Howe, pacifista e abolizionista, che propose di fatto l'istituzione del Mother's Day for Peace (Giornata della madre per la pace), come momento di riflessione contro la guerra. Tuttavia la sua idea non fu accolta. Fu invece Anna Jarvis a celebrare per la prima volta la festa moderna Mother's Day (giornata della madre) nel 1908 per ricordare la mamma, un'attivista che lottava per la pace. I sostenitori della Jarvis proposero a ministri e uomini d'affari di trasformare la festa in una giornata nazionale da ricordare ogni anno, e già dal 1911 l'usanza si era diffusa in quasi tutti gli Stati americani. Nel 1914, il Presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson ufficializzò la festa come festività nazionale e da allora si diffuse l'usanza di regalare rose rosa alle mamme.
La Festa della Mamma nelle tradizioni più antiche era simbolo di un passaggio dal freddo invernale alla vita primaverile in cui tutto rinasce. E in quasi tutte le civiltà del passato c'è la presenza di una Grande Madre, divinità femminile venerata in quanto portatrice di vita. Per i Greci era la dea Rea, madre di tutti gli dei, per i romani Cibele. Tralasciando la storia del passato, non possiamo che ricordarci che la pietà popolare verso la Madre di Dio e madre nostra, a lei si rivolge per essere soccorsa e non esiste al mondo un solo paese che non possieda un santuario dedicato alla Vergine Maria. Veramente Maria è presente in tutti i continenti della terra, anche se alcuni di questi luoghi di preghiera mariana sono divenuti, per l’ampiezza del loro splendore, santuari conosciuti internazionalmente e frequentati da milioni di pellegrini ogni anno.
Questo è il caso, per esempio, della Madonna di Guadalupe, in America Latina, nel Messico, di Nostra Signora Aparecida in Brasile, o della Madonna di Fatima, in Portogallo, o della Madonna di Czestochowa in Polonia, della Madonna di Loreto, in Italia, quella di Vladimir, a Mosca, di Velankanni, in India, di Lavang, nel Vietnam, d’Akita, in Giappone, della Madonna della Pace a Yamoussoukro, in Costa d’Avorio, della Madonna d’Africa, ad Algeri, o quella di Altötting, in Germania, di Walsingham, in Inghilterra, di Lourdes, in Francia, e di altre ancora dove si incontrano folle di pellegrini per onorare e pregare Maria, la Vergine del Rosario e di tutte le intercessioni...
Tutto questo è iniziato, è chiaro, 2000 anni fa, a Nazareth di Galilea, piccolo villaggio della Terra Santa dove Maria ha ricevuto la visita dell’angelo Gabriele al momento dell’Annunciazione. Oggi, una grande Basilica si eleva a Nazareth sullo stesso luogo dove la Vergine Maria, ha pronunciato il suo “Sì” che le ha permesso di diventare la Madre del Messia annunciato alle nazioni, il Cristo Gesù. Ora che tutte le mamme della terra sono afflitte dall’orrore del coronavirus, preghiamola con forza, come fa il Papa, affinché ci liberi nel nome di Gesù dal flagello che pare non volerne sapere di scomparire e lasciare tutte le famiglie in pace, specie le mamme che palpitano per i loro figli.
Viva Maria, viva Gesù!