VIRUS, NOTA UFFICIALE: Quello che non si può fare nelle zone gialle (come la provincia di Sondrio)

VIRUS numero verde Lombardia per informazioni 800894545 - 112 solo emergenze sanitarie

Chiarimenti relativi all’applicazione dell’Ordinanza del Ministero della Salute di intesa con il Presidente di Regione Lombardia del 23 febbraio 2020.

L’obiettivo dell’ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del Coronavirus nelle aree regionali
classificate come ‘gialle' (ovvero valide su tutto il territorio regionale ad eccezione della zona cosiddetta
rossa) è quello di limitare le situazioni di affollamento di più persone in un unico luogo. L’amministrazione
sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione può dettagliare ulteriormente l’ordinanza in
coerenza con l’obiettivo della stessa.

I COMUNI E GLI UFFICI PUBBLICI SONO APERTI?
Le istituzioni (ad es. Comuni, Catasto, Inps, Inail, CAF, Poste, Camere di Commercio, etc.) e i relativi uffici
sono aperti al pubblico rispettando le norme di igiene adottate dal Ministero della Salute (link al decalogo).
L’amministrazione sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione può valutare modalità
organizzative di riduzione dell’afflusso e dello stazionamento di utenti fino ad arrivare alla sospensione dei
servizi che valuta differibili.

COME SI DEVONO COMPORTARE I COMUNI RISPETTO AI MERCATI RIONALI E COMUNALI ALL’APERTO?
Per i mercati rionali e comunali all’aperto sono previste le restrizioni indicate per i centri commerciali.
Pertanto, i mercati comunali e rionali sono aperti dal lunedì al venerdì. Restano chiusi il sabato e la
domenica ad eccezione dei commercianti che esercitano la vendita di generi alimentari. Il sindaco, qualora
ritenga che possano esserci casi in cui si favoriscono assembramenti a rischio, può valutare ulteriori
restrizioni a livello territoriale.

MANIFESTAZIONI FIERISTICHE, SAGRE E FIERE POSSONO ESSERE REGOLARMENTE SVOLTE?
Per le manifestazioni fieristiche, le sagre e le fiere ed ogni evento che preveda assembramento di persone
si dispone la chiusura.

I CONSIGLI E LE GIUNTE COMUNALI POSSONO SVOLGERSI REGOLARMENTE?
Si, si possono svolgere Giunte e Consigli Comunali (questi ultimi purché a porte chiuse) garantendo la
pubblicità attraverso canali di comunicazione differiti quali ad esempio le dirette streaming. È comunque
fatta salva la facoltà del sindaco di disporre diversamente.

CHE RESTRIZIONI DEVONO ADOTTARE GLI ESERCIZI COMMERCIALI CHE SVOLGONO PIU’ TIPOLOGIE DI
ATTIVITÀ NELLA STESSA SEDE?

I gestori di esercizi commerciali che prevedono al proprio interno più attività (ad esempio hotel con bar,
ristorante con bar, locali da ballo con ristorante etc…) devono seguire le regole previste per le singole
attività commerciali ovvero, bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al
pubblico sono chiusi tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 6. È fatta eccezione per i bar all’interno di hotel che
restano comunque aperti per garantire il servizio ai soli ospiti della struttura. Altresì i bar dei ristoranti
restano attivi per il solo servizio di supporto alla ristorazione.
In linea generale si invitano i gestori delle attività commerciali a mettere in atto tutte le misure necessarie
per evitare nei propri locali gli assembramenti a rischio.
Gli autogrill non sono soggetti alle restrizioni attualmente disposte dall’Ordinanza del 23 febbraio 2020.
CI SONO DELLE RESTRIZIONI PER I RISTORANTI?
Per lo svolgimento delle attività dei ristoranti non sono previste restrizioni fino ad eventuali nuove
disposizioni. I gestori sono comunque invitati a mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare nei
propri locali gli assembramenti a rischio.

LE CASE DI RIPOSO/RSA RESTANO APERTE A VISITE DI PARENTI ?
Si, i parenti dei pazienti ricoverati devono attenersi alla regola di accesso alla struttura in numero non
superiore ad 1 visitatore per paziente.

CHI PUO’ CHIUDERE IL PRONTO SOCCORSO E LE STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE TERRITORIALI?
L’autorità preposta è Regione Lombardia.

COSA È PREVISTO PER LE ATTIVITÀ LUDICO-SPORTIVE?
Tutti gli eventi, le riunioni e le attività ludico-sportive sono da ritenersi sospesi in base all’ordinanza lettera
C “la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in
luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi
chiusi aperti al pubblico”. Sono compresi fra questi luoghi quali palestre, centri sportivi, piscine e centri
natatori, centri benessere, centri termali. Le attività all’aperto possono essere svolte ad eccezione
dell’utilizzo degli spogliatoi. È consentito l’accesso e l’utilizzo delle strutture sportive ai soli atleti
professionisti.
Si conferma inoltre che le attività di centri culturali, centri sociali, circoli ricreativi, restano chiuse.

COSA È PREVISTO PER LE CERIMONIE CIVILI E RELIGIOSE?
Per le cerimonie religiose, i matrimoni civili, le unioni civili non rinviabili è previsto lo svolgimento in forma
privata e con un numero di partecipanti limitato.
Per quanto riguarda le cerimonie funebri devono svolgersi in forma privata e con un numero di partecipanti
limitato.

LE SCUOLE SI INTENDONO CHIUSE ANCHE PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E TECNICO?
Si.

QUALI SONO GLI ISTITUTI E I LUOGHI DELLA CULTURA DI CUI ALL’ART.101 DEL CODICE DEI BENI
CULTURALI E DEL PAESAGGIO?

All’interno di questa categoria sono ricompresi anche i musei, le biblioteche, gli archivi, le aree e i parchi
archeologici, i complessi monumentali. Sono inoltre compresi i parchi divertimento

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Milano, 24 febbraio 2020 - Attenzione al rischio da infodemia, il fenomeno della disinformazione legata alla nuova epidemia da coronavirus esploso in questi giorni in Lombardia.

L’allarme viene dalla presidente del Corecom Lombardia Marianna Sala, che mette in guardia dai pericoli del contagio di informazioni incontrollate e contraddittorie, diffuse prevalentemente tramite i social network.

“In questi giorni siamo bombardati da un numero incontrollato di informazioni contraddittorie – avverte la presidente del Comitato regionale per la Comunicazione lombardo–.  Si va dai suggerimenti sulle misure preventive sino a quelli sulle prime cure, dalla svalutazione degli effetti del virus alla loro amplificazione in grado di creare l’effetto “panico” e indurre le persone a svuotare gli scaffali dei supermercati. Si tratta di vere e proprie fake news, estremamente insidiose in quanto verosimili e capaci di seminare confusione tra i cittadini”.

Per evitare la diffusione di questo contagio informativo, il CORECOM rinnova l’invito ad attenersi ad alcune  regole-base, semplici ma efficaci:

·         prima di condividere, verifica: quando si condivide una notizia su un account social o la si diffonde attraverso chat e app di instant messaging, bisogna prestare molta attenzione; a volte, infatti, nella fretta di condividere o fidandosi di chi ci ha inviato un contenuto, diffondiamo anche inavvertitamente notizie false. E ogni notizia falsa che condividiamo si potrà diffondere capillarmente tra i nostri amici e gli amici dei nostri amici: una lunga catena che può causare confusione, nei casi peggiori rischi e pericoli per la società, influenzando scelte importanti come quelle in materia di salute e di politica, istigare odio, distruggere la reputazione di persone;

·         controlla l’URL, ossia l'indirizzo della pagina: spesso capita che siti di fake news utilizzino come escamotage l'avvalersi di url simili a quelli conosciuti dagli utenti;

·         controlla l’autore: occorre sempre verificare l’attendibilità dell’autore che ha scritto il post, controllare se ha firmato altri articoli che possono accreditarlo come “conoscitore” del tema; non diffondiamo notizie  di autore sconosciuto (o catalogato tra gli “amici degli amici”), neppure se il messaggio ci è stato inviato da un amico o da una persona fidata;

·         controlla la fonte: le fonti non sono tutte uguali ed è importante fare riferimento sempre a quelle attendibili e accreditate.

“Per evitare di trasformare l’allarme sanitario in allarmismo incontrollato -  conclude la Presidente Sala - è quindi importante non lasciarsi contagiare da questa epidemia cognitiva, ma, consapevoli che l’epidemia biologica è efficacemente monitorata, affidarsi alle notizie ufficiali fornite dalle nostre istituzioni, primo tra tutti, il sito di Regione Lombardia, costantemente aggiornato sull’evoluzione del virus”.

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