In ricordo di Sorella Anna
Purtroppo ho conosciuto tardi Sorella Anna, ma ho subito colto il suo grande amore per la Chiesa e per il Signore, uniti ad un amore più terreno, per le persone in difficoltà, per tutti coloro che la società odierna considera un peso, un ostacolo, un errore. Di fronte a questa piccola suora dal tratto così dolce mi sono sentito profondamente inadeguato, perché, dopo aver scambiato qualche parola con lei, comprendevo quanto poco io facessi per il mio prossimo, rispetto al tanto che lei faceva nel riserbo più assoluto. Ci siamo sentiti l’ultima volta per gli auguri natalizi ed io non sapevo assolutamente che Lei stesse male. Purtroppo non ho fatto in tempo ad adempiere la promessa, formulata dopo il mio arrivo a Sondrio, di visitare la realtà della Piccola Opera di Traona. E di questo mi sento profondamente responsabile! Ma ora ci andrò con ancora maggiore urgenza, per cogliere lo spirito di Sorella Anna che sicuramente continua ad aleggiare in quella Comunità che Lei ha tanto voluto e che continuerà a proteggere dal cielo. Credo che tutti noi che l’abbiamo conosciuta, anche solo di sfuggita, oggi ci sentiamo un po’ orfani. Ma, se da un lato non possiamo mascherare la tristezza, dall’altro possiamo gioire pensando che il Signore chiama accanto a sé le anime belle e le fa risplendere di una luce ancora più radiosa. Io voglio ricordare Sorella Anna in questo modo: come una luce che ha brevemente ma intensamente illuminato la mia vita, che mi ha conquistato con il suo sorriso e la sua umiltà ed alla quale devo una promessa che mi impegno a mantenere quanto prima. Se la carità, di cui San Paolo ci scrive in modo così splendido, ha un volto, penso che sia quello di Sorella Anna. Cara Suora, continui a pregare per noi ed a proteggerci in questo cammino terreno perché ne abbiamo davvero tanto bisogno. Con affetto Fabio Molinari