Befana a Gerola ha lasciato tanti doni e niente carbone

Tanta animazione a Gerola Alta, Valtellina domenica per l’Epifania 2020. La destinazione turistica aveva realizzato nel centro storico un itinerario di intrattenimento e gioco dedicato ai bambini. Grande successo per il “Selfie con la Befana”

Si è chiuso con il botto l’articolato cartellone festivo che ha scandito il Natale e l’avvio del 2020 a Gerola Alta, Valtellina. Domenica 5 gennaio, vigilia di Epifania, la stazione alpina ha attirato centinaia di persone e famiglie nel centro storico per l’arrivo della befana. L’Ecomuseo della Valgerola con i suoi animatori, insieme al gruppo folcloristico I Giaroi, alla Pro loco avevano allestito un percorso a tappe con diverse caratterizzazioni dedicate alla figura folcloristica magica protagonista delle Epifanie.

In una antica cascina contadina addobbata, tra caldere per lo zucchero filato e antichi barattoli ricolmi di caramelle, una giovane befana insieme al suo “staff” accoglieva i bambini nella propria dimora, gli chiedeva se fossero stati buoni. Dispensava simpatia e omaggi dolci. A fianco, in un altro locale storico si proponeva il “Selfie con la Befana”. Le mamme entravano, si vestivano di antiche sottane, scialli, prendevano la ramazza di rami, il sacco con il carbone, si mascheravano e si presentavano irriconoscibili ai propri figli e nipoti per una particolare foto ricordo. In piazza dell’antico municipio, era attivo un servizio carrozze con cavallo per un viaggio turistico rivolto a famiglie e bambini.

Sempre per le caratterizzazioni e per i luoghi animati, alla Casa del Tempo, spazio di esposizioni etnografiche, altri educatori di Ecomuseo raccontavano ai più piccoli le «Storie della befana». All’Aula didattica, in municipio, sempre con animatori ci si poteva dedicare ai lavoretti e «costruire la propria befana».

Nel polifunzionale in serata si proponevano tombolate e giochi e alle 21.30 alla chiesa, gli uomini del Soccorso alpino si esibivano nella sempre classica «Discesa delle befane dalla torre campanaria». Moschettoni, imbragature, discensori, corde da montagna, nasi finti, altri scialli e sacchi pieni di caramelle. All’arrivo, ad attenderli tra una pioggia di dolcetti, centinaia di bambini divertiti. La festa è proseguita con offerta di tè caldo e vin brulè sul sagrato della parrocchiale.

«Tutte le iniziative anche in questa circostanza – è stato ribadito dalla amministrazione comunale – sono state gratuite. Gratuiti i servizi, le consumazioni di bevande calde e i dolcetti. In sostanza, i turisti e i residenti, chi arriva, trova un paese allestito, con tanto personale che si occupa di loro, della loro giornata e del loro tempo libero». 
Ecomuseo Valgerola

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Storicamente la Befana porta doni ai  bambini bravi, carbone a quelli cattivi. Il niostro giornale si è piazzato a Morbegno a vedere quando scendeva da Gerola la Befana cosa aveva nel sacco. Bene, era strapieno di carbone il che ci fa dire che tutti i bambini lassù erano stati giudicati bravi! (Red)

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