La redazione de "La Provincia" resti qui. Lo stanno chiedendo in tanti
Il quotidiano "La Provincia" ha comunicato di voler chiudere le redazioni di Sondrio (a oltre 100 km e senza collegamenti diretti) e di Lecco (a circa 30 km - treno o bus) con spostamento dei giornalisti a Como e riduzione di compensi.
Questo è il momento della solidarietà, tra e dai colleghi ma non solo.
- Ci sono i lettori abituali.
- Ci sono anche quelli che il mattino regolano la propria lettura, e l'acquisto, obbedendo al richiamo della locandina base.
- C'è in definitiva la classe dirigente, politica, economica, sociale, anche sportiva per la quale il giornale è strumento. Il quotidiano e ancora quello a stampa.
Noi abbiamo pubblicato due articoli. Ne seguono in calce titolo e indirizzo. Ad oggi però non risultano novità all'orizzonte eppure parlandone, sentendo pareri da un capo all'altro della provincia c'è uno stato d'animo diffuso tra il dispiacere e la richiesta, l'auspicio, la speranza che una soluzione venga trovata.
Messaggi di solidarietà
Torneremo in argomento ma intanto fra i messaggi pervenuti cominciamo a scegliere quello che reca 41 firme dato che approfondisce l'argomento.
SOLIDARIETA’ ALLA REDAZIONE DE “LA PROVINCIA DI SONDRIO”
Quando va in crisi la redazione di uno strumento di informazione, come in questo momento la redazione locale del giornale quotidiano, “La Provincia di Sondrio”, di cui a quanto pare la proprietà vorrebbe chiudere la redazione di Sondrio, si crea un grande vuoto nel vissuto dell’area interessata alla diffusione.
Il giornale in questione da anni rappresenta uno strumento di informazione quotidiana importantissima. Nella sua redazione sono cresciuti molti giornalisti locali, con i quali è sempre stato possibile dialogare per proporre e diffondere notizie che interessano la provincia.
Un giornale quotidiano rappresenta il termometro che misura la vivacità di un territorio, specialmente per tutti coloro che non sono usi ad utilizzare i moderni mezzi di comunicazione. La “carta quotidiana” di un giornale è paragonabile alle pagine di un libro, anche se scritte a puntate. Hanno entrambe un sapore ed un valore ben diverso rispetto ad una notizia appresa dallo schermo di un telefonino o di un computer. Anche le notizie che vengono da una piccola realtà periferica creano connessione sociale. Queste non girano sui social ed è per questo che un giornale è molto più importante di un qualsiasi altro mezzo di informazione. Un giornale riporta anche le notizie felici, non solo quelle negative o tristi, al contrario di quanto avviene con i moderni sistemi.
La redazione di un giornale di provincia è anche una famiglia. Ogni redattore ne è un pezzo importante e con lui lavorano, senza essere conosciuti, decine e decine di informatori fedeli, diffusi sul territorio. I redattori veri non sono mai soli, fanno tessuto sociale con la collettività. Chiudere una redazione, l’abbiamo vissuta questa esperienza negli anni novanta quando tre settimanali locali sono stati costretti al silenzio (il Corriere della Valtellina, il Lavoratore Valtellinese e L’Eco delle Valli), vuol dire lasciare un vuoto, mortificando il dibattito e la discussione sui vari temi del momento.
Noi speriamo ancora che la proprietà del giornale rimediti la sua intenzione che penalizzerebbe una parte importante dell’informazione provinciale. Esprimiamo, come Centro Culturale OLTRE I MURI, tutta la nostra solidarietà alla redazione di Sondrio de La Provincia.
Centro Culturale “OLTRE I MURI”
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AVVERTENZA PER CHI MANDA IL SUO MESSAGGIO; INDIRIZZARE A QUESTA CASELLA (non alle altre caselle del giornale): segnala@gazzettadisondrio.it
Vedremo di pubblicarli.
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