SONDRIO INAUGURATO CAST CAstello delle STorie di montagna

Un museo “narrante” dedicato alla Montagna è già una storia da raccontare.  La storia dello stretto rapporto tra Sondrio, città alpina per vocazione e per necessità topografica, e lo scenario montano con tutti i suoi significati, alcuni dei quali decisamente simbolici. Significati, anche quelli, tutti da narrare... “Sondrio si connoterà sempre più come parte integrante di quella “macro-regione alpina” che rappresenta un'opportunità importantissima per le aree montane, e la collocazione di CAST a Castello Masegra non è casuale, perchè rientra in un più ampio progetto di ristrutturazione di un punto strategico per la città di Sondrio, in termini di promozione turistica e di volontà di valorizzare un patrimonio storico e culturale che ha tutte le carte in regola per aprirsi al futuro”, sottolinea Marco Scaramellini, sindaco della città che ospita il polo espositivo. Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo ci tiene a sottolineare che “CAST avvicina le persone alla montagna, proponendosi anche di conquistare un pubblico nuovo, soprattutto giovane. La tecnologia, la capacità immersiva del museo, sono un potente strumento capace di affascinare e di trasferire l’esperienza e le emozioni che la montagna può donare, perché le persone si avvicinino poi concretamente alla montagna, frequentandola. CAST è un luogo fisico che custodisce, cura e valorizza oggetti della tradizione e delle cultura locale, ma al tempo stesso li proietta nel futuro. E’ questo doppio registro che devono avere le iniziative culturali oggi per stare al passo coi tempi, e realizzare quella che in Fondazione Cariplo chiamiamo capacità inclusiva, in grado di avvicinare un nuovo pubblico. L’offerta culturale per Fondazione Cariplo è un potente strumento di coesione sociale, è energia per la crescita personale di ciascuno e rappresenta un volano per l’economia di un territorio; obiettivi che si ritrovano nel museo che inauguriamo oggi. Amo la montagna, amo questi luoghi, perciò per me è davvero un piacere essere qui oggi, nel vedere realizzata un’opera in cui la Fondazione Cariplo ha creduto molto e da cui ci aspettiamo molto”. Allestito all'interno dello storico e bellissimo Castello Masegra, che già di per sé vale la visita, CAST, che apre ufficialmente al pubblico Domenica 6 Ottobre, racconta le proprie radici e racconta il desiderio dell'uomo di superare i propri limiti attraverso le scalate. Lo fa con un linguaggio pensato in forma esperienziale, quindi nuovo, contemporaneo, ricco di suggestioni e proposte di approfondimento. Storie nate con la modernità, quelle degli uomini che hanno amato e affrontato la montagna e la natura selvaggia, qui rievocate attraverso videoproiezioni, schermi touch e dispositivi interattivi che portano dentro al museo il mondo esterno, eliminando idealmente il confine tra la città e la natura che, alle sue spalle, si fa Alpi... Perchè, come chiarisce Alessandra Baruta, Direttrice del polo museale, "Dieci secoli di Storia ci guardano da Castello Masegra, dieci secoli in cui il colle è stato abitato da uomini, donne, famiglie, militari che hanno inconsapevolmente segnato anche il nostro destino. L'apertura di CAST, il CAstello delle STorie di Montagna è un invito a conoscere  la cultura alpina, attraverso un percorso in costante evoluzione. Un'esperienza interattiva in un contenitore straordinario, punto di partenza per scoprire una città incastonata tra le Alpi".

Entrando al CAST, tre “A” accolgono i visitatori e li accompagnano attraverso mille narrazioni:  la A di ARRAMPICATA, la A di ALPINISMO e la A di AMBIENTE. Un polo multimediale a cura di Marco Albino Ferrari, ideato e realizzato dal collettivo artistico Studio Azzurro con speciali installazioni sui tre livelli del percorso museale, collocati nel corpo centrale di Castello Masegra. Il percorso, volendo, può essere personalizzato. Prima di cominciare serve infatti porsi una domanda: “mi sento più arrampicatore o esploratore dell’ambiente?”. Sarà la risposta a determinare in quale direzione intraprendere la visita: iniziando dal basso, con un itinerario “in salita”, oppure partendo dall’alto, dall' “osservatorio sull’ambiente” per poi esplorare il museo al contrario, fino a raggiungere il piano terra. “CAST rappresenta una narrazione espositiva di come la montagna sia stata descritta e vissuta nel corso dei secoli, a partire dall'Illuminismo, quando venne finalmente “scoperta” come topos narrativo e terreno di sfida, e raccoglie una serie di testimonianze “paradigmatiche” del rapporto tra l'uomo, la storia, la cultura del suo tempo, e la verticalità”, spiega Marco Albino Ferrari, curatore di CAST e autore di “Nel Castello delle Storie” (Ulrico Hoepli Editore, Ottobre 2019), un libro-novità “indissolubilmente legato al nuovo museo perchè rappresenta lo sviluppo ideale di quelle storie emblematiche che lo animano e lo rendono vivo. Protagonisti sono camminatori, alpinisti, scopritori di universi calati nelle loro avventure, ognuna delle quali permette di risalire al particolare clima che l’ha generata. A ritroso, lungo la linea del tempo, fino ad arrivare allo stupore da cui tutto ha avuto inizio. Si avrà così conferma, in fine, come scalare, o perdersi tra ghiacci e foreste, rientri a pieno titolo nella storia delle culture. Perché le imprese più estreme chiamano in causa tutti, gli esperti, i neofiti, gli ignari, ponendoli di fronte alla domanda ultima: perché? Cosa ci spinge ad andare?”, conclude Albino Ferrari.
CAST
Un’esperienza interattiva, dunque, in cui cultura alpina e tecnologia vanno di pari passo per identificare modalità innovative di fruizione dell'universo “montagne”. E un'occasione per scoprire qualcosa in più di noi stessi, proprio a partire da una semplice, innocua prima domanda...

Ecco,  allora... inizia il racconto... da quale “A” preferiamo partire??

“A” COME ARRAMPICATA.. Il primo livello, situato al piano terra, è dedicato all’ARRAMPICATA, e si apre sulla meravigliosa Camera Picta, decorata con affreschi di epoca rinascimentale. Il percorso è scandito da installazioni materiche, che celebrano i luoghi più significativi in cui si è scritta la storia di questa grande avventura sportiva. La sala ospita un masso e tre monoliti che salgono da terra come “schegge di montagna”. Pietre granitiche, calcari e stalattiti di ghiaccio costituiscono le superfici di questi volumi protesi verso l’alto e invitano ad un primo approccio tattile e visivo con il terreno di gioco e di sfida dello scalatore. Dietro le “schegge”, monitor touch-screen restituiscono una visuale onnicomprensiva sulle montagne, le falesie, le cascate glaciali più importanti del mondo, evidenziando vie famose, tecniche di salita, passaggi celebri. Il tasto di navigazione “Per saperne di più” apre un secondo piano di approfondimenti, con descrizioni, racconti, ritratti di personaggi.

“A” COME ALPINISMO... Il secondo livello, situato al primo piano, racconta l’ALPINISMO e con esso il desiderio dell’uomo di spingersi in alta montagna. Dalle origini dell’interesse per le altezze in età illuministica, al mito romantico dell’ascesa nella natura ostile, fino all’epoca d’oro del sesto grado e alle ultime prodigiose realizzazioni su pareti un tempo giudicate impossibili. Un viaggio vertiginoso sulle Alpi, sui colossi himalaiani e del Karakorum, sui picchi della Patagonia, sui ghiacci dell’Alaska e dell’Antartide: le grandi imprese, i libri che le hanno raccontate, i film, la fotografia, i momenti chiave della storia delle scalate. Il visitatore, utilizzando e integrando tecniche e strumenti diversi, segue così un percorso “verticale” lungo il tavolo-leggio che attraversa interamente gli spazi espositivi del piano. Un cammino in crescendo, come un’unica grande scalata, che culmina in un tributo a tre icone della storia dell’alpinismo e dell’esplorazione, che per diverse ragioni sono state anche particolarmente vicine alle montagne della Valtellina.  Alfonso Vinci, Carlo Mauri e Walter Bonatti: non potevano che essere loro i migliori custodi dello spirito di CAST.

“A” COME AMBIENTE. Il terzo livello, allestito al secondo piano, è dedicato all’AMBIENTE NATURALE. Il focus è tutto sulla natura delle montagne e sui temi della conservazione ambientale. Cos’è la wilderness? Quali sono le peculiarità ecologiche delle alte quote? Chi sono i padri fondatori delle aree protette? Per trovare risposte a queste domande, il visitatore inizia il suo percorso attraverso un racconto visivo dalla nascita delle aree protette, per poi approfondire la conoscenza di alcuni dei protagonisti della storia della protezione della natura, a partire dai fautori dei grandi parchi del Nord America. Da Yellowstone verrà poi indirizzato alle aree protette della provincia di Sondrio: un itinerario virtuale fra le diverse specie e gli habitat delle nostre montagne. La sala del castello che ospita questo scenario è circondata da finestre, che contribuiscono ad arricchirlo di ulteriori punti di vista, anche grazie a speciali “occhi” posti all’esterno. Al centro, le tre “camere chiare” offrono prospettive sulle aree protette delle Alpi Retiche e Orobie, con approfondimenti e consigli utili per chi volesse uscire da CAST e partire alla scoperta di nuovi itinerari naturalistici. A partire da Gennaio 2020, oltre al percorso espositivo permanente, CAST ospiterà Mostre ed Eventi a tema all'interno dell'ala Est situata al primo piano, che attualmente raccoglie testimonianza del backstage di realizzazione di CAST.

LA LOCATION, Castello Masegra. Unico rimasto dei tre fortilizi che dominavano il borgo di Sondrio, il Castello Masegra, di origini medievali, si erge in cima all’omonima rupe sulla sponda sinistra del fiume Mallero, baricentro del sistema forticato che anticamente vedeva da una parte il castello dei Santi Giorgio e Lorenzo, poi trasformato in convento, e dall’altra la torre di Moncucco, da tempo demolita. Il luogo ideale per ospitare un museo dedicato alle Storie della Montagna, vista la posizione “dominante” del Castello e viste le sue origini, radicate al territorio e dunque indissolubilmente legate a quell'ambiente alpino che lo circonda. Molti siti, in posizione elevata e dominanti su ampie porzioni della valle, avevano attirato l’attenzione dell’uomo già in epoca preistorica... Ed in effetti Masegra potrebbe significare “podere” (da massa), ma anche “luogo ingombro e coperto da sassi” (da masseto). La costruzione attuale a pianta trapezoidale, con il lato maggiore rivolto a sud verso la città, a picco sulle rocce ora coperte da vigne e folta vegetazione, è il risultato di una complessa vicenda architettonica che attraversa dieci secoli. Se ne conserva memoria nei suoi elementi costruttivi e decorativi, e in antichi documenti di alcune tra le più importanti famiglie valligiane.

INFO PRATICHE: Sede: CAST Presso Castello Masegra - Via De' Capitani di Masegra – Sondrio Costo biglietto ingresso: Euro 7,00 (Ingresso  Singolo), Euro 5,00 (Ridotto), Euro 2,00 (Ragazzi dai 14 ai 25 anni). Sconti per famiglie e gruppi. Tariffa unica CAST+ Castello Masegra in caso di visita guidata (solo su prenotazione)
Orari: A partire da domenica 6 ottobre 2019 CAST sarà aperto ai visitatori dal giovedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 18:00
Info: www.visitasondrio.it/site/home/vivi/cast-a-castello-masegra.html cast@comune.sondrio.it  - Tel. 333 6177209 Proposte didattiche, visite guidate e biglietti su: - www.coopculture.it

Sondrio 5 ottobre 2019

Cultura e spettacoli