Da 7 giorni stop alle sostanze pericolose nell'acqua
Il Ministero dell'Ambiente dice basta alle sostanze
pericolose nelle acque. Dal 23 gennaio sono entrati in
vigore i nuovi standard di qualità nell'ambiente acquatico
stabiliti dal regolamento predisposto di concerto con il
Ministero della Salute. Il provvedimento dà attuazione al
dettato del decreto legislativo che recepisce una direttiva
quadro in materia di tutela delle acque, del Parlamento e
del Consiglio per la riduzione e la graduale eliminazione
dell'inquinamento provocato dallo scarico, dalle emissioni e
dal rilascio di sostanze prioritarie, che istituisce un
elenco di inquinanti e dispone che gli standard di qualità
ambientale necessari siano definiti sulla base dei criteri
di tossicità ed ecotossicità. Proprio per questo il
regolamento ha vistoli concorso dei due dicasteri che hanno
tenuto conto dei possibili rischi derivanti alla salute dal
consumo di acqua potabile e dal trasferimento dei
contaminanti attraverso i processi di bioaccumulo nella
catena alimentare, ma anche dei potenziali danni nel tempo
all'intero ciclo della risorsa idrica. Nel mirino quindi
delle regioni, responsabili delle attività di controllo, gli
scarichi delle industrie, lo scorretto trattamento delle
acque reflue urbane e la gestione degli scarichi provenienti
da fonti agricole, allo scopo di conseguire due traguardi di
qualità uniformi su tutto il territorio nazionale: uno
intermedio entro il 2008 per garantire la tutela della
salute umana, e uno più avanzato, entro il 2015, per la
tutela dell'intero ecosistema acquatico.
Il provvedimento, che nasce anche dalla necessità di dare
esecuzione alla sentenza della corte di giustizia europea
che ha condannato lo Stato italiano per non aver adottato
entro la scadenza prevista, il 1998, i programmi di
riduzione dell'inquinamento idrico, regola la presenza di
inquinanti pericolosi nelle acque interne superficiali ma
anche nelle acque marine e costiere, lagunari e degli
stagni, oltre che quelle destinate all'acquacoltura.
Quindici-Federgasacqua
GdS 30 I 2004 www.gazzettadisondrio.it