Giro: niente Gavia, perchè
Giro d’Italia – 16^ tappa del 28 maggio 2019 Pericolo valanghe troppo elevato – Il Gavia non si fa
(Il Presidente della Provincia Elio Moretti) I giudizi degli esperti del Nucleo operativo valanghe provinciale, che nei giorni scorsi hanno valutato più volte l’evoluzione delle condizioni della neve sul passo Gavia, hanno confermato le condizioni di pericolo di caduta valanghe sul tracciato in cui era previsto il passaggio della tappa del Giro martedì 28 maggio. Nonostante gli sforzi profusi nei giorni scorsi per garantire la pulizia della strada che da Valfurva conduce al passo Gavia (2621 m slm), le condizioni del manto nevoso, che ancora ricopre abbondantemente i ripidi versanti che sovrastano la strada, non consentono di garantire le minime condizioni di sicurezza per il passaggio degli atleti. Le eccezionali condizioni meteorologiche di questa anomala primavera hanno infatti rallentato sia lo scioglimento della neve, sia il suo distacco dai versanti più ripidi, che di solito si manifesta nei primi giorni di maggio.
Costretti dunque ad alzare bandiera bianca gli organizzatori, che fino all’ultimo avevano sperato in un diverso epilogo, ma che comunque non si sono fatti cogliere impreparati, proponendo un tracciato alternativo che prevede un percorso più lungo in Valle Camonica e poi la salita al passo Aprica, con discesa a Tirano, per poi riprendere il percorso originario a Mazzo in Valtellina, dove si imboccherà la mitica salita del Mortirolo che, a questo punto, diverrà il piatto forte della tappa.
Le operazioni di pulizia della strada a cura dalla ditta incaricata dalla Provincia, si sono svolte con l’ausilio di frese e gatti delle nevi, per lo più nelle ore notturne, proprio per evitare il rischio valanghe che aumenta con l’innalzamento delle temperature.
Ringrazio il Prefetto, Paola Spena e tutti coloro che nei giorni scorsi si sono prodigati fino all’ultimo per consentire il passaggio sul Gavia, non lasciando nulla di intentato per provare a consentire il passaggio degli atleti su quello che sarebbe stato il passo più alto del giro.
Smentite dunque anche le polemiche girate nel fine settimana circa una presunta inadeguatezza dei mezzi messi in campo.
Precisa in proposito il Presidente della Provincia: “ sia sul versante valtellinese che su quello brescia no si sarebbe potuta garantire la pulizia della sede stra dale, il problema però rimane quello del pericolo v alanghe che si possono staccare dai versanti e su quello no n c’è nulla da fare. Abbiamo valutato anche la poss ibilità di causare un distacco controllato, ma gli esperti lo hanno sconsigliato perché sarebbe risultato inef ficace a causa delle caratteristiche di compattezza del mant o nevoso .”